Frammenti di un'amicizia senza confini - madonna della neve
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(40)<br />
Sorella Maria a Pietro Ubal<strong>di</strong><br />
Poggiochiaro, 21 febbraio 1938<br />
.<br />
(41)<br />
Eremo, 24 ottobre 1938<br />
Caro Bapu,<br />
vorrei sempre fare penitenza e purificarmi prima <strong>di</strong> scrivere a te, prima <strong>di</strong> avvicinarmi<br />
all’uomo <strong>di</strong> Dio. Tale io ti credo.<br />
E tu fa <strong>di</strong> essere come sei creduto, e avrai sempre più potere <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione su noi che ti<br />
amiamo, su tutti quelli che soffrono, sull’In<strong>di</strong>a cara e sul mondo. Così sia.<br />
Ieri sera quando eravamo riunite alla veglia che chiude la giornata operosa e intensa,<br />
ascoltavamo insieme la lettura dell’Harijan (settembre 1924).<br />
È una grande pena per noi, una vera pena <strong>di</strong> partecipazione, sapere Mahadev Desai<br />
ammalato, fuori possibilità <strong>di</strong> servizio, per ora. Che Dio gli conceda guarigione, e lo aiuti a rifiorire<br />
presto, nel corpo affaticato e nello spirito!<br />
Com’è bello, com’è giusto ciò che tu scrivi, parlando del dominio che dobbiamo avere su noi<br />
stessi per impe<strong>di</strong>re alla nostra salute <strong>di</strong> affievolirsi! Saper vegliare su <strong>di</strong> ni in questo senso è<br />
<strong>di</strong>fficile quanto necessario. Occorre una volontà sempre desta e tenace,occorre un grano <strong>di</strong> sale,<br />
occorre umiltà semplice e <strong>di</strong>ritta.<br />
La tua cara voce è stata un richiamo e io ti ringrazio e ti bene<strong>di</strong>co per me stessa che ho<br />
tanto bisogno <strong>di</strong> imparare da te, per le mie compagne, per i nostri fratelli e amici, e per tutti quelli<br />
che nel mondo pensano a te come ad una lucerna accesa sul monte.<br />
Vorrei pregarti <strong>di</strong> trasmettere un nostro saluto e augurio vivo, fraterno, rispettoso a quel<br />
caro Mahadev Desai, che tanto apprezziamo. Questo periodo > lo riveste <strong>di</strong><br />
un’armatura <strong>di</strong> Dio.<br />
Quanto mi ha fatto bene la parola con cui chiu<strong>di</strong> il tuo articolo: >.<br />
Ho anche raccolto molto <strong>della</strong> nota sul silenzio. Io pure considero il silenzio una delle più<br />
gran<strong>di</strong> forze del mondo, e le ore del silenzio nella nostra giornata mi sono sacre. (dalle 10 <strong>di</strong> sera<br />
alle 9 e un quarto del mattino. Poi l’ora che precede il tramonto e che lo segue). Ma ho tanto<br />
bisogno <strong>di</strong> imparare da te! Mi rendo conto che debbo ancora risparmiare parole, giungere ad<br />
esprimere con maggior chiarezza e brevità, e impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> un ragguaglio che non sia<br />
assolutamente o <strong>di</strong>screto. Chiedo perdono a te, come lo chiedo al Cielo, alla Terra, agli Inferi, a<br />
ognuno che amo e a ognuno che soffre. Voglio, aiutata dal tuo esempio, essere più devota al<br />
Silenzio, alla Verità e alla Pace.