dell’amicizia. Mentre prega, vede una colomba 24 che si è venuta a posare vicino a lei. È un segno <strong>di</strong> pace > in cui i motivi <strong>della</strong> guerra stanno sconfiggendo le ragioni dell’amicizia. La preghiera è lo strumento che lega gli uomini <strong>di</strong> fede e l’unica arma che resta nelle loro mani: è allora che Gandhi compie un gesto altamente simbolico recandosi in visita, per pre<strong>di</strong>care la non violenza, proprio presso i Pamans, una popolazione particolarmente violenta. Il dopoguerra – significativa l’as<strong>senza</strong> <strong>di</strong> qualsiasi lettera negli anni che vedono trionfare le armi – è centrato sul tema <strong>della</strong> morte, in occasione <strong>della</strong> scomparsa <strong>di</strong> Andrews, autore <strong>di</strong> una biografia <strong>di</strong> Gandhi, 25 e <strong>di</strong> Sorella Amata, che è >. L’insegnamento <strong>di</strong> Gandhi – Sorella Maria ne è certa – continuerà anche dopo la sua morte. La riflessione su questo >, che è in grado <strong>di</strong> superare anche le barriere più dure, chiude il carteggio, non solo simbolicamente, tra le due famiglie religiose. Solo alcuni mesi dopo, il 30 gennaio 1948, Gandhi viene ucciso. Di fronte al dolore <strong>di</strong> una luce che si è spenta, <strong>di</strong> fronte a luce, Sorella Maria prova lo stupore bello, umano, non momentaneamente colmato da quell’andare avanti,anzi vissuto come una ferita,del vuoto: >. 26 Una luce si è spenta, ma Sorella Maria crede, spera, è certa che il futuro è nelle tante luci che si accenderanno, segnate da quella luce- simbolo che si affaccia e che sembra voler rimanere anche dopo il tramonto, nell’orizzonte festoso e pieno <strong>di</strong> pace nell’Eremo. 27 Poche le lettere, brevi e sfumati gli accenni alla vita che scorre all’Eremo e all’Ashram, luogo religioso dei seguaci <strong>di</strong> Gandhi. Eppure nello scorrere questo carteggio, si ha l’occasione, l’opportunità <strong>di</strong> fare un’esperienza spirituale, concreta, insolita. Si poteva credere <strong>di</strong> ripercorrere quarant’anni <strong>di</strong> storia <strong>di</strong> due singole, uniche, appartate esperienze religiose e ci si trova ad avere ripercorso un cammino in cui si sono trovate alcune chiavi per la comprensione <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>fficili, duri, violenti quarant’anni <strong>della</strong> nostra storia. 24 Cfr. id.,2 ottobre 1939. 25 Cfr. id., 2 ottobre 1947. 26 Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Sorella Jacopa, 10 febbraio 1948, ceh cita le parole <strong>di</strong> sorella Maria. 27 Significativa, in questo senso, è la luce <strong>di</strong> Primo Mazzolari che testimonia, poco tempo dopo la morte <strong>di</strong> Gandhi, il ruolo avuto da Sorella Maria nel fargli conoscere il grande uomo spirituale indù: . P.Mazzolari, Ricordo <strong>di</strong> Gandhi, in >, Genova 6 marzo 1948. Sulla corrispondenza tra Sorella Maria e Don Primo Mazzolari si veda Don Primo e Sorella Maria, a cura <strong>di</strong> P. Piazza, e<strong>di</strong>zioni <strong>della</strong> , Bozzolo 1991, pag. 95.
IL CARTEGGIO Per l’e<strong>di</strong>zione del carteggio si è rispettata la traduzione dall’inglese, effettuata <strong>di</strong> volta in volta da traduttrici <strong>di</strong>verse, che hanno usato in<strong>di</strong>fferentemente il o il >. Si è invece ritenuto opportuno, per una migliore consultazione, uniformare l’impianto grafico delle lettere.