«Il porto canale privo di sicurezza» - Radio Dimensione Musica

I residenti nella cittadina tirrenica hanno mostrato grande sensibilità
A Focene nasce il
“Gruppo donatori di sangue”
di Francesco Camillo
Il 5 febbraio a Focene è stato presentato il
Gruppo donatori di sangue “Cittadini di
Focene” della Croce Rossa Italiana. Il gruppo,
promosso su iniziativa del Nuovo comitato cittadino
Focene, nella stessa data ha organizzato
anche una giornata dedicata alla donazione con
il pieno appoggio della Croce Rossa, alla presenza
del commissario CRI Stefano Fossati, e
del dirigente scolastico Roberto Tasciotti che
ha messo a disposizione la struttura. «Con
questa iniziativa abbiamo riscosso un enorme
successo – fa notare il presidente del
Nuovo comitato cittadino Focene, Massimiliano
Chiodi – e anche grazie all’impegno
superlativo di tutti abbiamo raggiunto un
risultato che è andato ben oltre le più rosee
aspettative». La comunità di Focene ha dimo-
strato grande sensibilità e un enorme cuore
verso questa importante iniziativa. «Ho sposato
e creduto a questo progetto sin dal primo
momento e ringrazio tutti coloro i quali mi
hanno seguito nell’idea di creare il gruppo
donatori – dice durante la presentazione il
referente e membro del Nuovo comitato cittadino,
Marco Mastroianni -. Con l’esperienza
fatta sono sicuro che in futuro avremo ancora
più soddisfazioni». Nelle quasi tre ore di
donazione sono state raccolte 25 sacche di sangue.
«Un particolare ringraziamento va a
chi ha sostenuto la nostra iniziativa rendendosi
disponibile alla donazione – ci tiene a
specificare Manlio Introno, l’altro referente del
Gruppo –. Per Focene è un giorno importante,
ora è stata creata una banca sangue a disposizione
della cittadinanza. Sarà il nostro
oro rosso».
La denuncia è del presidente dell’associazione “Progetto futuro”
Moria di pesci nei canali
di bonifica di Maccarese
di Dario Nottola
Enorme moria di pesci lungo i canali di
bonifica di Maccarese, presso le idrovore di
Campo Salino, nel comune di Fiumicino. A
denunciare il fatto, su segnalazione del
Presidente dell’associazione “Progetto futuro”,
Mario Russo D’Auria, è la LIPU,
Delegazione Ostia-Litorale, da 30 anni protagonista
di battaglie ambientaliste nel Litorale
Romano. «Quanto accaduto - denunciano
Alessandro Polinori e Luca Demartini - non è
purtroppo una novità nel Litorale romano e
segue i numerosi casi di avvelenamento di
gabbiani reali ed aironi avvenuti nei mesi passati,
in particolare nella zona di Pomezia-
Nettuno. Nel caso di Maccarese non sappiamo
quali siano le cause, potrebbero trattarsi di
scarichi abusivi, così come di prodotti utilizzati
in agricoltura che, a causa delle recenti e
copiose piogge, sono finiti nei canali di bonifica,
provocando la morte di numerosi pesci,
molti dei quali ancora boccheggiano in fin di
vita in acqua». La LIPU Ostia-Litorale ha
inviato la segnalazione al Corpo Forestale
dello Stato, affinché verifichi con urgenza la
situazione di Maccarese, al fine di provvedere
ad una bonifica dell’area ed all’identificazione
dei colpevoli di tale moria. «Confidando
in un pronto intervento da parte
delle autorità competenti – concludono -,
ringraziamo i cittadini, i comitati e le associazioni
del territorio che, come sempre, si
rivolgono a noi per la tutela degli ambienti
naturali e degli animali selvatici del
Litorale romano». «Questa è la testimo-
Marco
Mastroianni
nianza - afferma Russo
D’Auria - che le segnalazioni
che ci vengono
fatte dai cittadini, e che
noi a nostra volta
giriamo alle autorità
competenti, prima tra tutte l’amministrazione
comunale, non solo sono fondate ma
purtroppo tristemente concrete. La moria
di pesci che segnaliamo oggi è solo la punta
dell’iceberg di un inquinamento costante
dei corsi d’acqua presenti sul territorio. Un
fatto di particolare gravità perché non episodico
e non fine a se stesso, se è vero come
è vero che già nelle scorse estati abbiamo
registrato morie di pesci e proprio oggi
abbiamo segnalato, in tutt’altra zona del
territorio, altri inquietanti casi di inquinamento
ambientale. E’ chiaro – conclude -
che occorre una presa di coscienza forte di
chi ci governa sapendo che il problema
ambiente è reale, e che bisogna intervenire
prima che si trasformi in una vera e propria
emergenza».