le acque e il vino - i segni dell'auser

Il solo indizio per la datazione del manufatto 84 è offerto da un frammentario
ferro per equino (fig. 71), che dovrebbe assicurarne la collocazione in orizzonti
medievali o post-medievali 85 . Anche la giacitura stratigrafica orienta a questa datazione,
che farebbe della glareata incontrata nella Trincea 2 l’antecedente della via
che conduceva, ancora nella cartografia catastale degli anni Venti-Trenta dell’Ottocento
(fig. 72), alla ‘Nave’ della Scafa, prima della costruzione del Ponte alla
Navetta 86 .
TRINCEA 3
Vista l’esigua profondità della Trincea 3 non sono state rilevate sedimentazioni
archeologiche. Fino alla quota di -1,00 m dal piano di campagna attuale, sono
stati documentati un livello superficiale arativo compatibile con US 100 e uno
strato di terreno di origine alluvionale compatibile con US 101.
TRINCEA 4
Il primo tratto della trincea scavato parallelamente al percorso del fiume appariva
caratterizzato da un unico livello costituito da terreno a matrice argillo-sabbiosa,
di colore beige, praticamente puro (US 240 – quota 0 m), che si estendeva fino
84 Per le glareate medievali nel territorio, si vedano i contributi raccolti in Tra città e contado 2007.
85 Per l’enigmatica presenza di ferri di cavallo in contesti d’età romana, si veda CIAMPOLTRINI –
COSCI – SPATARO 2009, pp. 33 ss., fig. 22, con la bibliografia ivi citata; in generale, PARODI
2010.
86 Per le vicende dell’area in età ottocentesca, e per la costruzione del Ponte alla Navetta, completato
nel 1840, è preziosa la testimonianza coeva di REPETTI 1833-1845, IV, pp. 534 ss., s.v. Ponte
Nuovo a Bocca d’Usciana. Per il Catasto, Pontedera, Sezione A, Foglio 1.
SARA ALBERIGI – GIULIO CIAMPOLTRINI
46 PARTE I
73
Fig. 73. La Trincea 4: planimetria
del ponticello 241-242.