15.06.2013 Views

Versão Digital - UFRJ

Versão Digital - UFRJ

Versão Digital - UFRJ

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

47<br />

Judeu, nella ricerca su Facco, si mostrava come un ideale antagonista del mio personaggio<br />

centrale: i suoi spettacoli di teatro musicale sembravano avversare emblematicamente<br />

gli spettacoli di corte come quelli che Facco presentava, tanto è vero che, dopo che l’italiano<br />

mostrò con gran pompa il suo Júpiter y Anfitrión, Da Silva scrisse il suo Amphitrião. In un<br />

senso molto diverso, un personaggio che centrò il mio più vivo interesse in quegl’anni fu il<br />

poliedrico Conte di Ericeira. Ericeira, sebbene nobile, era sedotto da un universo più aperto<br />

rispetto alla soffocante corte Bragança, e nel mio libretto funzionava come trait d’union<br />

tra Da Silva ed il Marchese de los Balbases, protettore di Facco e ambasciatore straordinario<br />

di Filippo V di Spagna a Lisbona. L’ideale cast di quel melodramma – ovviamente serio, se<br />

si tiene conto del tremendo rogo con che conclude la partecipazione in scena del povero<br />

Da Silva – si completava nel mio racconto con l’attuazione di musicisti che non conoscevo<br />

prima: gli italiani residenti in Portogallo Avondano e Mazza.<br />

Sebbene uno dei miei primi lavori in Italia si era già centrato sull’itinerario di<br />

musicisti emigrati nelle Americhe10 , successivamente a quell’interesse per Facco sono<br />

tornato sull’argomento percorrendo un tratto di quel trasloco artistico, quello che, partendo<br />

da Novi Ligure proseguiva verso Lisbona fino ad arrivare a Buenos Aires11 . È chiaro che<br />

urge giustificare un così curioso punto d’inizio di quel viaggio: per ché Novi Ligure? Va<br />

presto detto, Novi era la patria di quei musicisti che avevo conosciuto a Lisbona e che<br />

erano riusciti ad attirare la mia curiosità. Rogerio Budasz12 s’interrogò sull’arrivo di cantanti<br />

d’opera in Portogallo e sugli strumentisti Mazza e Avondano s’interessarono diversi studiosi<br />

lusitani, fondamentalmente Manuel Carlos de Brito. Di questi ultimi personaggi si<br />

conoscevano, però, soltanto dati delle loro attività in Portogallo: non sono mai stati studiati<br />

in Italia e della loro vicenda nella penisola non rimane traccia. Il mio lavoro dunque fu<br />

quello di realizzare un esame degli archivi parrocchiali di Novi per stabilire dati anagrafici<br />

certi e ricostruire legami famigliari, cosa fondamentale giacché, al meno per il caso dei<br />

Mazza che passarono in Portogallo, era chiaro il reciproco vincolo di sangue.<br />

Mazza<br />

Contemporaneamente all’arrivo di cantanti d’opera in Portogallo che hanno<br />

interessato anche Rogerio Budasz 13 e che procedevano dall’Italia, arrivarono anche<br />

strumentisti, fondamentalmente violinisti. Molti di loro procedono da un piccolo centro<br />

vicino Genova, Novi. Si tratta di Pietro Avondano e dell’importante famiglia Mazza. Su di<br />

loro ha scritto tempo fa Manuel Carlos de Brito e personalmente me ne sono occupato di<br />

recente in un testo pubblicato a Madrid 14 dopo aver fatto uno spoglio negli archivi di Novi<br />

per ricostruire i legami famigliari. Ebbene un personaggio di questa famiglia, Bartolomeo<br />

Mazza, violinista e compositore, si trasferì a Buenos Aires in una nave nella quale viaggiavano<br />

anche italiani che avrebbero contribuito notevolmente alla rivoluzione indipendentista<br />

del Rio de la Plata. Un dato notevole sottolinea ancora il bisogno di studi congiunti<br />

che coinvolgano la musicologia del Brasile: quando Mazza arriva a Buenos Aires gli viene<br />

commissionata la composizione di un’opera. Forse si tratta della prima opera composta<br />

nella regione. L’opera aveva come titolo niente meno che Las Variedades de Proteo, uno<br />

dei titoli più celebri del carioca Antonio Jose da Silva. Mazza aveva conosciuto il testo dai<br />

...........................................................................<br />

10 Cetrangolo, A. E., Napoli, Madrid, Messico e Buenos Aires: alcuni dati su musicisti pugliesi in America Latina<br />

nel Settecento in: Musicisti nati in Puglia ed emigrazione musicale tra Seicento e Settecento. Atti del Convegno<br />

Internazionale di Studi Lecce, 6-8 dicembre 1985, La Torre d’Orfeo, Roma, 1988, p. 337-358.<br />

11 Cetrangolo, A. E., Familias de músicos lígures migran hacia Oeste: nuevos datos sobre los Avondano y los<br />

Mazza in Concordis Modulationis Ordo, Ismael Fernández de la Cuesta. In Honorem, Inter-American Music Review,<br />

vol. XVIII, 1-2, 2008, p. 247-264.<br />

12 Budasz, R., op. cit., p. 8.<br />

13 Budasz, R., op. cit., p. 8.<br />

14 Cetrangolo, A. E., Familias de músicos lígures… cit.<br />

Atualidade da Ópera - Série Simpósio Internacional de Musicologia da <strong>UFRJ</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!