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storia del Trecento, cavata dalle cronache di quel tempo che ispirò anche un melodramma<br />
famoso di Enrico Petrella. Nel 1868 Bernardi presentò un “ballo grande” nel Teatro Ciniselli<br />
dal titolo Gretchen. La musica era stata scritta in collaborazione con Giuseppe Scaramelli.<br />
Scaramelli era autore del primo ballabile e dell’atto secondo. Il balletto comprendeva uno<br />
scottisch e anche una scena fantastica delle Willi. Impossibile non ricordare che questo<br />
brano collegava all’ambiente scenico che il futuro collaboratore di Bernardi, lo scrittore<br />
Fontana, avrebbe sfruttato per la prima opera di Puccini. Gretchen fu presentato a La Fenice<br />
nella Quaresima del 187222 . Arrivò, invece, alla Scala nella Quaresima del 1885 e<br />
questa volta il nome di Bernardi fu pienamente riconosciuto dal teatro come quello di un<br />
compositore23 . Un altro ballo romantico fantastico in sei atti del nome La Fata nix per le<br />
coreografie di Luigi Danesi salì alle scene del Teatro Apollo di Roma nel 1871. La musica<br />
era di Bernardi in collaborazione con altri compositori come Paolo Giorza, Gustavo Rosari<br />
e Leopoldo Angeli. Nella Quaresima del 1872. La Fata nix arrivò alla Fenice, dunque in<br />
contemporanea con la riposizione di Gretchen. Nello stesso 1872 Bernardi presentò il<br />
“ballo storico” Cola di Rienzi con la coreografia di Giovanni Pogna. L’anno successivo Bernardi<br />
tornò al mondo delle fate ed esibì Lo specchio infernale: ballo fantastico in sei quadri<br />
e sette scene del coreografo Luigi Bonesi Da rappresentarsi nel Teatro della Concordia in<br />
Cremona, pel Carnevale.<br />
La disseminazione del nome di Benardi arrivò a luoghi più intimi: molte delle<br />
danze dei suoi balletti, come quelle del famoso Cola di Rienzi24 si ascoltavano nelle case<br />
italiane tramite le abituali trascrizioni per pianoforte. Bernardi le pubblicò indistintamente<br />
con Lucca, Ricordi e Sonzogno e non solo. Nello stesso anno lo stesso editore presentò anche<br />
una “Polka” e un “Valzer dei Cavalieri” del balletto Ate. Tanto quest’ultimo ballo come<br />
Cola di Rienzi erano musiche che sulla scena furono danzate con coreografie di Giovanni<br />
Pogna.<br />
Oltre a queste musiche che il pubblico conosceva dal teatro, Bernardi scrisse<br />
altri brani dedicati al salotto famigliare. Seguì spesso la moda dei balli che allora facevano<br />
furore come uno “Schottisch” dedicato all’attrice Elvira Raspini25 . Due anni dopo, Lucca<br />
stampa il galop “Colpa” dedicato al Maestro della Banda Civica, Gustavo Rossari. Evidentemente<br />
lo stesso editore pensava al mercato francese quando nella copertina di un certo<br />
brano si legge: “Rêve de bonheur, mazurka pour piano par Henri Bernardi”. Nel 1878<br />
Sonzogno gli pubblica la polka “Bordeaux”. Nel 1878 e anche nel 1884, Lucca edita due<br />
titoli di Bernardi: “Grand pot pourri caratteristico: partenza in tramvai – ritorno in Ferrovia”<br />
e “A estrada de Ferro de Bragança, galop dedicato a Ao Illmo Sr. Manuel Jose e Silva Potector<br />
de tudos os artistas”. Tanto quel pot pourri come quel galop riflettono la sensibilità tipica<br />
che per i moderni trasporti di locomozione mostrava la società e che raccoglieva la musica<br />
più leggera. I brani del milanese sono pubblicati contemporaneamente alla più celebre<br />
musica di locomozione: “Funiculì, Funiculà”, che è del 1880. Ricordi pubblicò nel 1886, un<br />
brano che sembrava, come il precedente galop, arrivare dall’estero. Infatti, titolo e autore<br />
sono indicati così “Onca, valsa para piano por Henrique Bernardi” 26 . All’elenco possono<br />
aggiungersi molte altre danze di Bernardi che portano nomi suggestivi come il galop<br />
...........................................................................<br />
22 La Casa di Carlo Goldoni, a Venezia, conserva una copia del libretto di Gretchen per l’edizione lagunare. Il<br />
numero di catalogo è il seguente: BI98102900002.<br />
23 Gretchen: ballo romantico-fantastico in 8 quadri, del Cav. Luigi Danesi; riprodotto da Cesare Coppini; con<br />
musica dei maestri Enrico Bernardi ed Angelo Venanzi. Biblioteca comunale - Palazzo Sormani – Milano. codice<br />
IT\ICCU\LO1\1201808.<br />
24 Lucca pubblicò nel 1873 brani come il “Galop pirrico”, la “Marcia trionfale” del secondo atto e anche un<br />
esotico “Ballabile dei Saraceni.<br />
25 Ricordi, Milano, 1858.<br />
26 Il pezzo è dedicato “Ao exmo. se.r Manoel A. V. de Andrade”. Biblioteca del Conservatorio di musica Giuseppe<br />
Verdi, Milano - MI [fondo/segnatura] 1.A.59.37.<br />
Atualidade da Ópera - Série Simpósio Internacional de Musicologia da <strong>UFRJ</strong>