ASFL SVBL Bulletin 2020/1

sono temi urgenti anche secondo
«l’autorità superiore in materia
di formazione professionale svizzera»,
che devono essere inclusi
nella formazione professionale.
Nel suo discorso di benvenuto,
ha inoltre messo in evidenza l’importanza
dell’approccio dal basso
verso l’alto, molto apprezzato
in questo Paese e basato sull’esperienza
e sulle esigenze delle
aziende. Secondo l’esperta, la sostenibilità
è diventata un tema
importante anche nell’economia.
La SEFRI vuole promuovere la
sostenibilità nella formazione con
una guida orientativa. Tale guida
si basa su una definizione ampia
del concetto di sostenibilità, che
tiene conto non solo della dimensione
economica e ambientale,
ma anche di quella sociale.
Il settore della logistica dà il
buon esempio
Al seminario, l’Associazione svizzera
per la formazione professionale
in logistica (ASFL SVBL) si è
presentata in un ruolo pionieristico
ed esemplare. In due interviste
dialogiche, Stephan Neumann,
responsabile di progetti educativi
presso l’ASFL SVBL, e Fredi
Schneider, direttore di Acadia
Consulting e consulente pedagogico
dell’Associazione svizzera
dei trasportatori stradali (ASTAG),
sono stati interpellati in merito
alle loro esperienze in materia di
integrazione delle competenze
ecologiche nella formazione professionale.
Un’addetta alla logistica durante il lavoro.
Stephan Neumann ha spiegato
come l’ASFL SVBL ha gradualmente,
attraverso una serie di seminari,
identificato le esigenze
che esistono nella formazione logistica
riguardo alle conoscenze
rilevanti per l’ambiente, il clima e
l’energia e come, nella fase successiva,
sono state incluse nella
formazione le relative competenze.
«L’agire economico e quello
ecologico devono essere messi
sullo stesso piano», ha concluso
Stephan Neumann.
Fredi Schneider ha parlato della
sua collaborazione con le organizzazioni
del mondo del lavoro
(Oml) e della sua esperienza
quale mediatore tra l’industria dei
trasporti, le scienze naturali e le
organizzazioni della formazione
professionale. È importante informare
tempestivamente le Oml
che, in collaborazione con gli uffici
federali competenti, le conoscenze
e le competenze rilevanti
per l’ambiente, il clima e l’energia
possono essere integrate nei
profili di qualificazione. In questo
modo, questi temi vengono presi
in considerazione fin dalle prime
fasi dello sviluppo delle formazioni
professionali e le professioni
vengono rese attraenti per i giovani
professionisti.
Dall’autore
Anna Wälty
UFAM, responsabile per la formazione del programma clima
Conoscere nuove prospettive
I partecipanti al seminario non
si sono limitati ad ascoltare, ma
hanno anche risolto dei compiti
in gruppo. L’obiettivo era testare
la guida sviluppata dall’UFAM e
dall’UFE dal punto di vista di diverse
professioni: in quale professione
(ad es. progettista di sistemi
di refrigerazione, cuoco, gestore
di cassa pensione, specialista di
moda ecc.) la protezione dell’ambiente
e del clima e l’efficienza
energetica svolgono un ruolo importante?
È necessario ottimizzare
le attività sul posto di lavoro
stesso o è più importante considerare
la catena del valore nel suo
complesso? C’è un bisogno immediato
di agire o sarà necessario
più che altro nel futuro prossimo?
Il lavoro di gruppo, seguito da una
presentazione generale, è stato
ben accolto dai partecipanti,
che hanno ritenuto interessante
sentire i pareri di diversi settori e
professioni. Il fatto che si sarebbe
dovuto concedere un po’ più di
tempo per lo scambio di idee è
stata la critica più frequente. Il
team dell’UFAM e dell’UFE integrerà
i suggerimenti presentati
durante i seminari nella guida per
i responsabili pedagogico-professionali
e si augura che le Oml e i
loro consulenti facciano un uso
attivo di questo strumento.
Bulletin 1-2020 55