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Previdenza

IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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CONSIGLIO NAZIONALE • CONSIGLIO NAZIONALE • CONSIGLIO NAZIONALEA quel punto abbiamo consegnato i dati agli Attuari. Anovembre 2010 avevamo le proiezioni sul Bilancio TecnicoAttuariale al 31/12/2009 (tabella 1).1 Saldo corrente di tutti i fondi Enpambilancio tecnico al 31.12.2009 - parametri specifici5.000.0003.000.0001.000.000-1.000.000-3.000.000-5.000.000-7.000.00020102013201620192022202520282031203420372040204320462049205220552058È iniziato così il nostro percorso di riforma. Sono trascorsiormai quindici mesi. Nel periodo pre-estivo del2011 ci siamo confrontati più volte con la contropartepubblica. Abbiamo convocato quattro volte le Consulte,rispettivamente per ogni Fondo. Abbiamo attivatoun percorso di confronto, con la Fnomceo e con i Sindacatipiù importanti, partecipando a vari congressi eillustrando gli interventi di modifica sui Fondi. Abbiamoorganizzato a Roma il convegno sul cambiamentoa cui è intervenuto anche il Prof. Monti, poco prima chefosse nominato Primo Ministro. Successivamente, conl’insediamento del Governo tecnico, abbiamo dovutocominciare a rinegoziare non più col Ministro Sacconi,ma col Ministro Fornero e con i suoi tecnici, ovviamente.E poi i vari percorsi coi Comitati Consultivi, le deliberazioniall’interno del Consiglio di Amministrazione,cui spetta decidere, ai sensi dell’art. 17 del nostro Statuto.Siamo alla fase conclusiva di questa manovra, che vorremopresentare entro il 31 marzo per dare ai colleghiun messaggio rassicurante sul loro futuro. Oggi non possiamoancora utilizzare lo strumento della busta arancione,perché non abbiamo le regole. Abbiamo dettopiù volte che nella governance del patrimonio vogliamomettere al centro la previdenza e che sulle passivitàprevedibili vogliamo agganciare le attività dell’investimento.Ma non abbiamo la proiezione delle passività,perché non abbiamo i regolamenti: come possiamodunque fare un’asset allocation strategica definitiva? Èchiaro che è possibile solo pianificare una strategia provvisoria.Siamo bloccati. Ed è il motivo per il quale crediamoche questo percorso intrapreso, non frettolosoma tempestivo, debba raggiungere al più presto un compimento.Consegneremo la nostra riforma ai Ministeri,che a quel punto avranno trenta giorni di tempo perdarci una risposta. Se facessero osservazioni, noi avremmotre mesi di tempo per controdedurre alle loro eccezioni.Questi sono i tempi, queste le regole assegnate algioco.La lettera del Ministro ForneroIn una lettera indirizzata alla Commissione Lavoro ilMinistro Fornero esprime le proprie legittime perplessitàsul Decreto Legislativo 509/94, il decreto di privatizzazionedelle Casse, la nostra fonte istitutiva. Lodefinisce “un principio dirompente”; poi ne parla comeun’anomalia, perché scrive: “Esiste un decreto in cui gliassociati e i fondatori, cioè le Associazioni e le Fondazioni,sono di carattere privato. Essendo un contrattoprivato, ricevono contributi di tipo obbligatorio”. E aggiunge:“Non si è mai visto un obbligo contributivo inun ente privato”. I suoi dubbi, secondo me, trovano contraltarenella posizione dei Ministeri, che mal vedonola nostra autonomia. Ma – e lo sottolineo – quel decretocontiene uno scambio: autonomia in cambio dellaperdita del ricorso alla fiscalità generale in caso di fallimento.Detto questo, cosa sostiene il Ministro? Affermache il compito del Ministero del Lavoro debba esserequello di controllare le gestioni; si tratta – sottolineala Fornero – di una gestione privatistica, in cui i futurisubiranno le scelte degli attuali amministratori e quindiil Ministero ha il dovere di garantire i futuri, in terminidi sostenibilità, adeguatezza ed equità tra generazioni.Prende poi in esame i tre meccanismi di gestione: 1) lacontribuzione proporzionale, e dice sostanzialmente:“pagano poco”; 2) a proposito della gestione finanziariaafferma che il metodo a ripartizione può presentare deglisquilibri, se non ha un patrimonio sempre positivo;di qui la necessità, secondo la Fornero, di non toccare ilpatrimonio perché riserva di ultima istanza per i giovani;3) quanto al metodo di calcolo della prestazione e inparticolare sul retributivo, precisa che si tratta di un metodoche può dare adito a grosse sperequazioni tra generazioni.Enuncia quindi i suoi sei principi. Il primoprincipio: “contributivo per tutti”. Se ragiona sulla specificitàdi una Cassa, però, la prospettiva cambia. Ed infattila Fornero include come alternativa valida l’adozionedi una regola retributiva, che consideri un periododi riferimento, per il computo del reddito pensionabile,pari all’intera vita lavorativa. Di fatto il nostro metodo.Sostanzialmente, il Ministro ha recepito l’opzione di mantenereil nostro criterio di calcolo, purché attuarialmenteben determinato. Inizialmente non era così, nei suoi103 - 2012

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