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Luglio e Agosto - Geometri.ts.it

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quello di dare o meno l’agibil<strong>it</strong>à ai fabbricaticolp<strong>it</strong>i e quindi di far rientrare lagente nelle proprie case, e’ stato anchequello di dare loro una parola di conforto,affinché potessero superare questi particolarimomenti di estrema difficoltà.Pur avendo già lavorato in questo ruoloed acquis<strong>it</strong>o anche l’esperienza del terremotodell’Aquila, sono convinto chenessuno di noi, si possa mai ab<strong>it</strong>uare aquesti eventi catastrofici.Ogni volta il dramma si ripresenta contutta la sua forza, la sua violenza, incurantedi tutto; case, capannoni, chiese,scuole, opere d’arte e persone, tutto inpochi interminabili secondi viene spazzatovia; rimane solo un cumolo di macerie,persino l’orizzonte di questi paesi colp<strong>it</strong>icambia, creando nella gente una terribilesensazione di smarrimento.A San Prospero ci siamo trovati moltobene, abbiamo creato sub<strong>it</strong>o una squadramolto affiatata, ognuno aveva il suocomp<strong>it</strong>o, i colleghi Gianni Pioli e DavideBizzi di La Spezia, nella sede del C.O.C.,preparavano visure, estratti di mappa edestratti degli aggregati per le tre squadre.La nostra, con i colleghi Mirco di Bresciae Bellotti di Bergamo e quella “toscanaccia”da Poggibonsi con la simpaticissimaSilvia Giusti e Renzo Casini, tuttiovviamente alloggiati nella tenda n. 29del campo Umbria dove fino a notte fondapoi, ci confrontavamo con le nostrereciproche esperienze.Il tutto con l’ottima collaborazione diElena Vaccari dell’ufficio tecnico la qualeinstancabilmente ed onnipresente, ciorganizzava il lavoro.Operando tutti in una regione diversa dallapropria, non sono mancati momenti disimpatico confronto relativamente a certeterminologie utilizzate in loco.Queste divers<strong>it</strong>à lessicali e di consuetudine,nei primi giorni ci hanno, per cosìdire, “messo in difficoltà” nel fare i sopralluoghie nel compilare le schede Ae-DES.Termini al primo impatto per noi incomprensibili,come quello per descrivere ilfamoso “basso comodo” ovvero il fabbricatoaccessorio al piano terra ad usoporcilaia, pollaio, depos<strong>it</strong>o e/o anche fornoper cucinare; oppure le “gelosie” chesono i mattoni di diverse forme, posatiin modo da arieggiare i fienili; oppure le“tempie” (ord<strong>it</strong>ura secondaria del tetto),per non parlare dell’incredibile “biolca”,un<strong>it</strong>à di misura agraria pari a mq. 2836.Tutto sommato, dobbiamo ammettereche è stata comunque una bellissimaesperienza, sia professionale che personale,a contatto con quella gente che,aldilà della paura, ha una gran voglia difare, di riprendersi, di ricostruire anchesenza avere la certezza dell’arrivo di uncontributo da parte dello Stato.Ci chiediamo spesso cosa fare per il futurodei terremoti, a cosa riferirsi, qualisiano gli studi in corso.Prevedere un terremoto si sa, e’ praticamenteimpossibile, ma nuovi studi stannoportando l’uomo a conoscere sempredi più questa materia.segue a pag. 3635Sotto:le "gelosie"dimensione geometra07-08/'12

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