ATTUALITÀTele-Farmacia“Al passo con i tempi , dopo 30 anni dipresenza sul territorio la farmacia del dott.….. allarga i propri servizi”.È quanto ho letto, oggi, in un articolo dimezza pagina (inserzione pubblicitaria)del giornalino locale che mi si informa chela Farmacia del “dottore ……” “si èsempre più avvicinata alla propria clientelaampliando la quantità dei propriservizi, che oggi comprendono: ESAMIDEL SANGUE, MISURAZIONE GRA-TUITA DELLA PRESSIONE, ESAME DEL-LA PELLE, OMEOPATIA , FITOTERAPIAe servizi per il bambino”.Pare proprio che, tra i farmacisti, qualcunoabbia rotto definitivamente gli indugied abbia deciso di proporsi non solocome medico, ma anche come laboratorio,come dermatologo, omeopata e fitoterapeuta.Nei giorni scorsi il Segretario RegionaleFIMMG ci ha inviato una lettera in cui oltreche aggiornarci sulla situazione sindacale,ci informava che Federfarma Regionaleaveva creato una società chiamata“Home Care SPA” che avrebbe l’obiettivodi fornire nelle farmacie una serie diservizi di telemedicina (tra questi ECG,ECG dinamici, Holter Pressori).Per le nostre ASL … un affare!Perché potrebbero così ridurre, per quegliesami e per quelle indagini, i costi ed itempi di attesa.Costi che dovrebbero sopportare i cittadini,ma che si sa ….quando si va infarmacia ….!Sempre in quella lettera, il SegretarioRegionale ci diceva di avere apprezzato“lo spirito imprenditoriale” dei nostricolleghi farmacisti, e si augurava che talespirito potesse nascere anche tra noi.E mi sono venute in mente le considerazioniche avevo già espresso su questepagine in altra occasione quando scrivevodell’idea del farmacista nei nostriambulatori.Dopo la lettura del giornalino locale edella lettera del mio Segretario Regionaleche mi rimprovera di non sapere essere“imprenditore”, ho capito che l’idea nonè stata compresa e quindi la ripropongo,in forma più esplicita.Se le farmacie si stanno attrezzando perfare la “tele-medicina” perche non cominciamoanche noi ad attrezzarci per fare,nei nostri ambulatori la “tele-farmacia”?Oggi, nel Veneto ci sono circa 30 UTAPe circa 300 medicine di gruppo.Strutture che servono medie tra i 3000 edi 12000 abitanti.Grossomodo l’ambito territoriale di una opiù farmacie.Esiste sul mercato la “macchina” chelegge la tessera sanitaria, legge la ricetta,controlla l’esenzione, incassa il ticket econsegna il farmaco prescritto.Un po’ come succede quando per unesame di deve pagare il ticket.Questa “macchina” lavora “on-line”epermette che il farmacista ed il clientepossano parlarsi ai due capi della linea.La “macchina” non ha, finora, avuto fortuna.Forse perché chi la produce hasempre pensato di venderla al farmacista.Non pensando che a questi il clienteserve in farmacia. Se no come farebbe avendergli anche l’integratore e lapanciera….!Dunque, se dobbiamo fare gli imprenditori,perché quella “macchina” non lausiamo noi?La piazziamo nei nostri ambulatoriinsieme a quello che ora vendono lefarmacie, ma che ormai si trova anche alsupermercato: saponi, shampoo, creme,integratori e … panciere. Sistemiamo il“dispensatore di farmaci” direttamentenei locali delle UTAP e delle Medicine diGruppo, e creiamo con le creme e l’altraroba, l’angolo del “fai da te”.Un po’ come fanno le farmacie con l’“autotest”per la glicemia, il colesterolo e lapressione. I nostri pazienti potrebberocosì risparmiarsi il giro in farmacia.Tutto nei nostri studi; dalla visita, allaprescrizione, al farmaco, alla “automedicazione”.Quest’ultima, se non altro, con la nostradi supervisione (che sarebbe certamentepiù qualificata), oltre che di quella delfarmacista che se ne starebbe “on line”,e che, insieme ai farmaci da consegnareai pazienti, potrebbe essere messa adisposizione dalle ASL.Le quali, in tal modo, potrebbero risparmiaresul costo del farmaco e sulla quota(percentuale) che ora pagano allafarmacia. Si potrebbe sperimentare ilservizio nelle strutture ambulatoriali cheservono una certa popolazione (UTAP emedicine di gruppo).Con i soldi risparmiati dall’operazione(che se pensate alla spesa farmaceuticadella nostra Regione non sarebberodavvero pochi) le nostre ASL potrebberofinalmente mettere a disposizione l’infermieree la tele-medicina laddove veramenteserve.Dove?Nei nostri ambulatori …!ROBERTO MORANO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICOIn merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionaledegli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara:1) Di essere totalemte estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto.2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionaleper validare la propria offerta commerciale.3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoroe sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di legge (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale.30<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>
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