DONNA IMPRESA cover SANDRO FERRARI _ TORONTO
LA SUA CARRIERA Sandro Ferrari è nel campo ortopedico dal 1993. Oltre a lavorare come RT ortopedico avanzato presso l'Humber River Hospital di Toronto, è anche l'orgoglioso proprietario del Brace Yourself Orthopaedics e di ORTHOpaws, un marchio nato dall'amore per gli animali domestici. Un luminare nella sua specializzazione ...
LA SUA CARRIERA
Sandro Ferrari è nel campo ortopedico dal 1993. Oltre a lavorare come RT ortopedico avanzato presso l'Humber River Hospital di Toronto, è anche l'orgoglioso proprietario del Brace Yourself Orthopaedics e di ORTHOpaws, un marchio nato dall'amore per gli animali domestici. Un luminare nella sua specializzazione ...
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cambiamento culturale. Ma da solo non basta. Sino a quando
nella costruzione sociale continuerà ad essere trasmessa la
categorizzazione che associa la donna (e solo la donna) alla
responsabilità familiare e riproduttiva, inevitabilmente la
conciliazione continuerà ad essere delegata al genere
femminile, propugnando l’equazione fra politiche di
conciliazione e politiche di genere. Pertanto, senza mettere in
discussione i rapporti asimmetrici presenti all’interno del
nucleo familiare, così come senza intervenire sui più ampi
rapporti esistenti fra dimensione familiare e dimensione
aziendale, fra contesto familiare, contesto lavorativo e più
ampio contesto societario, non sarà possibile l’affermarsi di
quel tanto auspicato cambiamento culturale che è alla base
di un nuovo modello di conciliazione, più paritaria, priva di
connotazioni di genere e non esclusivamente intesa come
soggettiva o individuale. È perciò necessario aumentare gli
spazi per la partecipazione delle donne, all'interno delle
istituzioni, dei partiti o più in generale in ambito dirigenziale. A
nostro avviso – al fine di realizzare ed attuare delle politiche
concrete che sostengano la parità di genere, la
valorizzazione del lavoro femminile e la “gender diversity” – è
essenziale l’inclusione e una sempre maggiore
collaborazione fra i sessi. Occorre cogliere ogni opportunità
nel lavoro e in ogni altro contesto del vivere sociale e della
quotidianità, affermando una sempre maggiore
consapevolezza e partecipazione all'interno di quella
macchina complessa che è la nostra società.
LE STORIE DELLE DONNE SONO DIVERSE NEI
DETTAGLI, MA LO SCHEMA È LO STESSO:
BASTA UNA SOLA CATASTROFE ORDINARIA -
VIOLENZA DOMESTICA, DIVORZIO, LUTTO,
UN CROLLO - PER PRECIPITARE LA POVERTÀ.
NB
L'occupazione femminile e la carriera delle donne sono
frastagliate da ostacoli e problemi irrisolti. Si tratta di un
importante tema di dibattito che dovrebbe ritornare in
auge nell'agenda politica nazionale.
La situazione femminile relativa al mercato del lavoro è
quanto mai seria e di estrema attualità, se consideriamo
anche l'andamento generale dell'economia italiana e dei
restanti partner europei. In Italia la media delle donne
occupate si pone ben al di sotto della media europea (63,3%
nel 2018), arrestandosi al 49,5%. Un dato che presenta
enormi squilibri a livello regionale, con la Sicilia maglia nera
per l’occupazione femminile in Europa con una media del
29,2% insieme a Campania, Calabria e Puglia, anch'esse al
di sotto del 30%. Al Sud lavora meno di 1 donna su 4, tra i 15
ed i 64 anni, contro il 62,7% dell’Emilia Romagna.
Women
the
GRETA THUNBERG
La teenager svedese Greta Thunberg è la “ Persona dell'Anno” per il Time.
La sedicenne ha conquistato la copertina 2019 del magazine americano che
dal 1927 ogni dicembre attribuisce alla persona che ha segnato l'anno che
sta per concludersi. Greta, che oggi ha parlato alla Cop 25 di Madrid, è la più
giovane “Persona dell'Anno” del Time. La copertina di Time saluta “Il potere
della gioventù” in una foto che mostra Greta in piedi su uno scoglio battuto
dalle onde. “Per aver suonato l'allarme sulla relazione predatrice dell'umanità
con l'unica casa che abbiamo”e“
per aver mostrato cosa succede quando
una nuova generazione prende la guida”. Greta ha iniziato un movimento
globale disertando la scuola, a partire dall'agosto 2018, ha trascorso le sue
giornate accampandosi davanti al Parlamento svedese, con in mano un
cartello dipinto a lettere nere su sfondo bianco che recita “Skolstrejk för
klimatet”: “ Sciopero scolastico per il clima“. Nei 16 mesi successivi si è
rivolta ai capi di Stato delle Nazioni Unite, ha incontrato il Papa, ha dato vita
al Presidente degli Stati Uniti e ha ispirato 4 milioni di persone a partecipare
allo sciopero climatico globale il 20 settembre 2019, in quella che è stata la
più grande manifestazione sul clima nella storia dell'umanità.