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Scultori in Toscana 2020 WEb

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SCULTORI 2020

GILBERTO TOZZI

Nasce il 23 marzo 1935 a Vernio (PO). Frequenta

l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la

Scuola d’Arte Leonardo di Prato, senza conseguimento

di titoli, divenendo pittore, scultore e incisore.

Partecipa con successo a numerose mostre a carattere

locale e nazionale ricevendo premi e

apprezzamenti da illustri personalità della cultura.

Negli anni ’60 incontra e frequenta artisti come Annigoni,

Breddo, Saetti, Tirinnanzi, Burattin, Iorio Vivarelli

e altri scultori. Studioso di scienze naturali, ricerca e

mette a punto un sistema innovativo per la conservazione

di reperti museali. Ed è con il proprio materiale

scientifico che nel 1967 organizza a Prato la mostra

“Natura e Arte”, con il patrocinio del Comune di Prato

e dell’allora Azienda Autonoma di Turismo che darà

vita al Centro di Scienze Naturali, del quale ne resta

Direttore fino al 2011, svolgendo una notevole attività

scientifica nell’ambito della gestione e protezione ambientale

a livello nazionale e internazionale. L’attività

artistica comunque non si interrompe mai, e ne sono

prova le numerose opere di scultura, i bassorilievi, i dipinti

ad olio e le incisioni, che compongono la sua attività,

che dura tuttora, dove si ritrovano animali, paesaggi

e l’uomo stesso, visto come parte integrante del

mondo della natura.

Mario Donadoni, nel presentarlo in una bella mostra di

sculture nel Chiostro romanico nel duomo di Prato,

dichiarava “L’artista coglie e palesa l’anima e la poesia

nelle sue composizioni, con l’immissione realisticoimmaginativa…

eludendo l’insidia conformista e concentrando

il proprio raptus nell’inventiva del mondo

reale e fantastico oltre che scientifico”. E Umberto

Vannucchi dice che dalle sue opere “… viene un accorato

richiamo al dovere comune di salvaguardare i viventi

tesori della natura…ma che l’uomo deve comunque

provare la sua dignità battendosi per

difenderla”. Infatti è la sua evidente passione civile che

lo porta a scolpire e a donare alla città di Prato alcuni

monumenti, utilizzando in particolare la serpentina

del Monteferrato “marmo verde di Prato” o il “Calcare

a calpionelle di Figline di Prato”.

Nel 1975 realizza il Monumento al deportato, che si

trova nel Parco della Pace, ex Ippodromo Prato. Nel

1984 il Monumento ai partigiani che si trova ai Faggi di

Abitazione e studio: Via Parugiano di Sopra 26

59013 Montemurlo (PO)

Violenza dell’uomo sulla natura, radice di betulla,

190x65x47 cm

web: www.gilbertotozzi.it

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