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Il Rosario

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in preghiera<br />

20 agosto 1879: Bartolo Longo sta male, molto<br />

male, è quasi moribondo. Le condizioni<br />

critiche di salute, però, non lo fermano e il Fondatore<br />

del Santuario della Beata Vergine del <strong>Rosario</strong><br />

di Pompei continua a scrivere.<br />

Quel 20 agosto sarà ricordato come il giorno in<br />

cui il Beato avrà terminato di comporre la “Novena<br />

alla SS. Vergine del <strong>Rosario</strong> di Pompei per<br />

impetrare le grazie nei casi più disperati”. Di quel<br />

testo, mirabile esempio d’abbandono totale tra le<br />

braccia della Madre di Dio, vogliamo proporre ai<br />

nostri lettori l’orazione che Bartolo Longo scrisse<br />

perché si recitasse nel secondo dei nove giorni di<br />

preghiera. Grazie a quella richiesta di soccorso,<br />

il Beato guarirà e, grato e gioioso, dedicherà alla<br />

Vergine una seconda novena, questa volta “di<br />

A Maria, Salute degli infermi<br />

“Prostrata a’ piedi del tuo trono,<br />

o grande e gloriosa Signora,<br />

l’anima mia ti venera tra gemiti ed affanni<br />

ond’è oppressa oltre misura.<br />

In queste angustie ed agitazioni in cui mi trovo,<br />

io alzo confidente gli occhi a Te,<br />

che ti sei degnata di eleggere per tua dimora<br />

le campagne dei poveri ed abbandonati contadini.<br />

E là, rimpetto alla città ed all’anfiteatro<br />

da gentileschi piaceri, ove regna silenzio e ruina,<br />

Tu, come Regina delle Vittorie, hai levato la tua<br />

voce potente per chiamare<br />

d’ogni parte d’Italia e del mondo cattolico<br />

i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio.<br />

Deh, ti muovi alfine a pietà di quest’anima mia<br />

che giace avvilita nel fango.<br />

Miserere di me, o Signora,<br />

miserere di me che sono oltremodo ripieno<br />

di miserie e di umiliazione.<br />

Tu, che sei lo sterminio dei demonii,<br />

difendimi da questi nemici che mi assediano.<br />

Tu, che sei l’Aiuto dei Cristiani,<br />

traimi da queste tribolazioni<br />

in cui verso miserevolmente.<br />

Tu, che sei la Vita nostra,<br />

trionfa della morte che minaccia l’anima mia<br />

in questi pericoli in cui trovasi esposta;<br />

ridonami la pace, la tranquillità, l’amore,<br />

la salute. Così sia”.<br />

Bartolo Longo<br />

ringraziamento”. Scriverà: “Con la letizia nel cuore,<br />

coll’animo compreso dalla più viva<br />

gratitudine io ritorno a Te, mia generosa<br />

Benefattrice, mia dolce Signora, Sovrana del mio<br />

cuore, a Te, che ti dimostrasti veracemente la Madre<br />

mia, la Madre che assai mi ama. Io era gemebondo,<br />

e Tu mi ascoltasti; io era afflitto, e Tu mi consolasti;<br />

io era nelle angustie, e Tu mi ridonasti la pace”.<br />

Proponiamo questo testo perché<br />

l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine<br />

di Lourdes, si terrà la XIX Giornata Mondiale<br />

del Malato. Nel suo tradizionale Messaggio, Papa<br />

Benedetto XVI s’è soffermato sul tema “Dalle sue<br />

piaghe siete stati guariti” (1Pt 2, 24), proposto dal<br />

Pontificio Consiglio per la<br />

pastorale della salute. (G.P.)<br />

Andrew Adansi Bonnah ha 11 anni e abita<br />

ad Accra, la capitale del Ghana, in Africa<br />

Occidentale. Ingegnoso e coraggioso,<br />

ma soprattutto generoso, Andrew,<br />

guardando in televisione, in questi ultimi mesi,<br />

le immagini della Somalia, in Africa Orientale,<br />

dove migliaia di ragazzini della sua età muoiono<br />

ogni giorno di fame, ha trascorso le sue vacanze da<br />

scuola raccogliendo fondi da inviare in loro aiuto.<br />

A causa della guerra civile, che dura ormai da 80<br />

anni, e della ciclica siccità, la Somalia vive una situazione<br />

davvero critica, la carestia che ne deriva<br />

colpisce ormai quasi 13 milioni di persone tra Somalia,<br />

Kenya, Etiopia e Gibuti.<br />

Vedere quei bambini scheletrici, malati e privi della<br />

possibilità di curarsi, ha destato in Andrew il desiderio<br />

di fare concretamente qualcosa per loro.<br />

Sacrificando il suo tempo libero, ha cominciato a<br />

chiedere a tutti di aiutarlo nella sua impresa.<br />

Così, con l’ingenuità e la temerarietà di un ragazzino<br />

della sua età, si è fatto innanzitutto profeta in<br />

casa propria, convincendo il suo papà, insegnante,<br />

a donare l’intero stipendio di un mese, circa 500<br />

dollari, poi, altri familiari e via via numerosi cono-<br />

Imparare dai piccoli<br />

<strong>Il</strong> coraggio di Andrew<br />

Un bambino del Ghana<br />

raccoglie da solo 4.000 dollari<br />

per aiutare i coetanei meno<br />

fortunati della Somalia<br />

scenti. Infine, bussando alle porte di molte aziende<br />

importanti, quali banche, istituti assicurativi, società<br />

di telecomunicazioni e case farmaceutiche, Andrew<br />

è riuscito a raccogliere ben 4.000 dollari in<br />

soli due mesi.<br />

“Save Somali Children from Hunger”, che tradotto<br />

significa, “Salva i bambini somali dalla fame”, è<br />

lo slogan che ha fatto stampare su una maglietta<br />

indossata il 26 agosto 2011 ad Addis Abeba, alla<br />

conferenza dell’Unione Africana, l’organizzazione<br />

internazionale che raggruppa tutti gli Stati africani,<br />

eccetto il Marocco. Per niente intimorito dal fatto<br />

di trovarsi tra i più importanti leader africani, ha<br />

lanciato il suo grido di speranza per i bambini della<br />

Somalia.<br />

Ma la sua impresa non si ferma qui. Andrew vuole<br />

raccogliere almeno 13.000 dollari e per questo<br />

si sta impegnando nell’organizzazione di concerti,<br />

spettacoli e partite di calcio affinché l’Africa possa<br />

contare su se stessa per risolvere i propri problemi.<br />

Se molti altri giovani del nostro secolo si comportassero<br />

in maniera così generosa, il futuro del mondo<br />

sarebbe lastricato di speranza.<br />

Marida D’Amora<br />

<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />

<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />

24 Anno 128 - N. 3 - 2012 [120] 25<br />

Anno 128 - N. 3 - 2012 [121]

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