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<strong>Il</strong> presidente Scalfaro con Giovanni Paolo II,<br />
al quale lo legava una profonda e reciproca stima.<br />
rali di Madre Teresa. Fu audace, durante la guerra<br />
Iran - Irak, nel richiedere al governo turco di lasciar<br />
passare attraverso la frontiera trecento profughi irakeni<br />
permettendo loro così di sfuggire dalla morte.<br />
“Un vero miracolo”, commentava lui stesso.<br />
Promotore del bene comune<br />
e dei valori etico-cristiani<br />
Ha sempre manifestato la sua fede, senza tuttavia<br />
ostentarla. Per lui la fede era fonte di ispirazione<br />
per la vita, era un sostegno per conservare l’integrità<br />
nei comportamenti, era la forza per l’impegno<br />
civile e politico. Per questo non ha mai voluto abbandonare<br />
il distintivo della Azione Cattolica nella<br />
quale era entrato militante fin da giovane. L’impegno<br />
nella vita pubblica, anche in quella politica,<br />
non significò mai mettere da parte la professione<br />
della sua fede cristiana. Semmai, era proprio dalla<br />
fede che traeva il disinteressato impegno in favore<br />
del bene comune del Paese, dell’intera società, del-<br />
l’Europa. Del resto, lui riluttante, dovette cedere<br />
alle pressioni dell’allora vescovo di Novara, Leone<br />
Ossola, che gli impose di scendere in campo per<br />
aiutare il Paese a ristabilirsi.<br />
<strong>Il</strong> vescovo si giustificò: “Oggi sacrifichiamo<br />
uno dei nostri giovani migliori, d’altra parte ora la<br />
prima linea è lì, nella politica”. E il giovane Oscar<br />
Luigi non ha mai pensato la sua fede staccata dalla<br />
militanza nella politica, senza confondere i piani,<br />
sino al termine dei suoi giorni. Sono significative le<br />
parole inviate dal papa Benedetto XVI: “Si è adoperato<br />
per la promozione del bene comune e dei<br />
valori etico-cristiani propri della tradizione storica<br />
e civile dell’Italia”.<br />
Ha amato l’Italia<br />
<strong>Il</strong> Presidente Scalfaro in effetti è stato anche un<br />
grande italiano. Ha speso l’intera sua vita per l’Italia,<br />
impegnandosi negli anni della ricostruzione<br />
e dello sviluppo e poi combattendo perché conser-<br />
vasse la struttura costituzionale stabilita negli anni<br />
del dopoguerra. Abbiamo appena terminato di celebrare<br />
i 150 anni dell’unità.<br />
Lui, con qualche orgoglio, sottolineando la diversità<br />
delle sue origini familiari, napoletane, calabresi<br />
e piemontesi, amava dire: “sono figlio dell’unità d’I-<br />
11 Ottobre 1987. <strong>Il</strong> presidente Scalfaro<br />
partecipa al Meeting dei Giovani all’interno<br />
degli Scavi di Pompei.<br />
Nella foto in alto, una tenera carezza<br />
della figlia Marianna.<br />
talia”. È stato figlio di questo Paese<br />
e assieme ne è stato un grande<br />
servitore.<br />
Nel corso del Novecento sono<br />
state molteplici e talora apicali le<br />
responsabilità che lo hanno visto<br />
in prima linea. Non è mio compito<br />
parlarne, altri lo faranno con<br />
ben maggiore competenza, e sarà<br />
la storia a trarre le conclusioni.<br />
Ma dobbiamo riconoscere - ed<br />
è bene sottolinearlo oggi mentre lo<br />
accompagniamo verso la patria del<br />
cielo che pure ha tenacemente cercato<br />
- che nel corso della sua vita Oscar<br />
Luigi Scalfaro ha amato questa patria<br />
terrena con passione, con tenacia,<br />
anche con caparbietà sino<br />
all’ostinazione.<br />
Ultimamente - consapevole delle difficoltà del<br />
Paese ma anche dell’urgenza di una nuova consapevolezza<br />
- amava ricordare un episodio che diceva<br />
avesse segnato in lui una svolta nella coscienza del<br />
primato del bene comune del Paese.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
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