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L’Avvocato<br />
e la giovane contessa<br />
<strong>Il</strong> 9 febbraio del 1924 la contessa<br />
Marianna De Fusco-Longo<br />
entrava nell’eternità.<br />
Questo anniversario è motivo<br />
per ricordare quanto di mirabile è<br />
accaduto in Valle di Pompei dalla<br />
fine dell’Ottocento in poi.<br />
Valle di Pompei (era chiamato<br />
così questo luogo all’epoca) custodiva<br />
i ruderi dell’antica Pompei<br />
distrutta dall’eruzione del Vesuvio<br />
del 79 dopo Cristo, e pochi<br />
contadini abitavano ormai la valle<br />
semi deserta ai piedi del gigante<br />
di fuoco. Ma in questa valle è avvenuto<br />
uno dei più grandi prodigi<br />
della fede cristiana: la redenzione<br />
di un popolo pressoché abbandonato<br />
a se stesso e il sorgere di<br />
una nuova èra di fede, proprio in<br />
un posto dove in antico venivano<br />
adorati gli idoli del paganesimo.<br />
Questo libro ripercorre i tratti<br />
salienti di una storia che ha segnato<br />
il percorso di fede di tante persone,<br />
una vera moltitudine. Molto<br />
è stato scritto sui fatti pompeiani,<br />
ma quest’ultimo lavoro è certamente<br />
“nuovo” per quel piglio quasi<br />
investigativo sul passato che<br />
stempera poi in uno sguardo affettuoso,<br />
comprensivo per le vicissitudini<br />
umane che hanno cercato<br />
di condizionare i disegni di Dio<br />
nella Storia degli uomini. Ed è<br />
certamente uno dei libri più com-<br />
■ di Beatrice Immediata<br />
pleti e documentati sulla Storia<br />
di Pompei.<br />
L’Autrice si incammina in una<br />
ri-lettura del passato attorno alle<br />
origini del Santuario mariano, ritenuto<br />
tra i più famosi al mondo:<br />
quello della SS. ma Vergine del<br />
<strong>Rosario</strong> di Pompei. E scandaglia<br />
con passione i fatti, gli eventi, la<br />
vita dei protagonisti perché ne emerga<br />
il substrato autentico, al di<br />
là del già detto e magari complementare<br />
a quello.<br />
Questo lavoro è un ultimo sguardo,<br />
in ordine di tempo, sulle origini<br />
della “Nuova Pompei” con il<br />
suo Santuario, le sue opere sociali<br />
e la fede di una coppia particolare<br />
che li rese possibili. Ed è una<br />
sorta di “rivisitazione”, più di un<br />
secolo dopo, di quei fatti lontani,<br />
quasi a richiamare alla memoria<br />
lo splendore di un affresco mariano<br />
di singolare bellezza, e coloro<br />
che lo resero possibile attraverso<br />
i disegni di Dio.<br />
Ma è altresì un tributo di riconoscenza<br />
verso una delle tante<br />
donne del passato, Marianna De<br />
Fusco-Longo. Donne che, ancorché<br />
dimenticate, hanno contribuito<br />
con la loro abnegazione e solidarietà<br />
alla Storia civile e religiosa<br />
del nostro Paese.<br />
Infine, è un omaggio a una coppia<br />
storica: Marianna e Bartolo<br />
Longo. Questi due furono posti<br />
dalla Provvidenza a fondamento<br />
di uno dei Santuari mariani più<br />
amati al mondo, ad accendere una<br />
luce di fede e di speranza.<br />
È interessante notare come,<br />
attraverso l’indagine storica che<br />
ricostruisce la realtà socio-culturale<br />
dell’epoca in “Valle di Pompei”,<br />
si vengono a conoscere le<br />
motivazioni, le urgenze, le istanze<br />
che furono alla base di un’opera<br />
religiosa e sociale, unica.<br />
Pompei prima dell’arrivo<br />
del Beato: una terra<br />
abbandonata a se stessa<br />
È la fine dell’Ottocento. Un’epoca<br />
in cui non esistono infrastrutture<br />
pubbliche, specialmente<br />
nell’entroterra rurale; non esiste<br />
l’obbligo scolastico per i bambini<br />
e neppure scuole statali; un’epoca<br />
in cui prolifera il brigantaggio<br />
e si moltiplicano i piccoli e grandi<br />
reati; un’epoca in cui le donne,<br />
fin da bambine, in questi livelli<br />
infimi di povertà, sono a rischio<br />
di prostituzione; un’epoca in cui<br />
i poveri vivono nell’ignoranza<br />
e nella miseria, abbrutiti da un<br />
lavoro dagli orari impossibili e<br />
mal pagato. E i loro figli hanno<br />
lo stesso orizzonte di futuro miserabile<br />
e senza speranza.<br />
L’inizio dell’opera<br />
di Bartolo Longo<br />
e di Marianna De Fusco<br />
Ma un giorno, “correva l’anno<br />
1872…”, scrive l’avvocato<br />
Bartolo Longo, capita a Valle di<br />
Pompei un giovane avvocato in<br />
crisi esistenziale. Quest’uomo, per<br />
un impulso interiore che lui stesso<br />
racconta, trova la soluzione nel<br />
dedicarsi a un’opera di fede e di<br />
solidarietà umana a favore della<br />
gente di questi luoghi. E comincia<br />
dai bambini che, senza genitori<br />
(al lavoro nei campi fino a<br />
sera o in carcere) sono abbandonati<br />
per strada. È l’inizio della realtà<br />
straordinaria di Pompei. Realtà<br />
che verrà costruita in tandem con<br />
una giovane donna della nobiltà<br />
partenopea, la contessa Marianna<br />
De Fusco, che in seguito diverrà<br />
sua moglie.<br />
Un’idea grandiosa:<br />
la costruzione del Santuario<br />
e della Nuova Pompei<br />
E venne la costruzione del Santuario;<br />
agli inizi doveva essere soltanto<br />
una piccola chiesa di campagna…<br />
Seguirono le opere di<br />
promozione umana, religiosa e<br />
sociale che vi fiorirono: asili,<br />
scuole, orfanotrofi, istituti per i<br />
figli e le figlie dei carcerati, laboratori<br />
di arti e mestieri, e altre<br />
opere urbane di utilità sociale<br />
come l’acqua potabile, la luce<br />
elettrica… E da tutto il mondo<br />
arrivarono aiuti economici per il<br />
Santuario e per le opere.<br />
E gli abitanti di Pompei, che<br />
in pochi anni aumentarono in modo<br />
esponenziale, cominciarono<br />
a vivere una esistenza di nuova<br />
dignità, mai sperimentata; di conoscenza<br />
della fede cristiana, di<br />
laboriosità e di speranza di un futuro<br />
migliore per sé e per i propri<br />
figli.<br />
Quella coppia che, per strade<br />
diverse, era approdata a Valle di<br />
Pompei, era stata una benedizione<br />
mandata da Dio per il presente<br />
e per gli anni a venire di quel territorio<br />
abbandonato.<br />
Dunque, il Santuario della Madonna,<br />
le opere che, adattate alle<br />
nuove necessità, continuano ancora<br />
oggi, la stessa città di Pompei… tutto<br />
ha origine in questa antica «Valle<br />
di Pompei» dove, un avvocato in<br />
crisi e una giovane contessa, misero<br />
mano a un’opera meravigliosa<br />
a favore dei più svantaggiati nella<br />
società dell’epoca.<br />
Un libro costruito sui<br />
documenti, le testimonianze<br />
e gli aneddoti<br />
Ma quello che più conquista<br />
il lettore di questa storia, è che attraverso<br />
un raccontare fluido e lineare,<br />
emergono i ricordi degli stessi<br />
interessati, le varie testimonianze<br />
rese da testimoni ai Processi<br />
di beatificazione… Tutto a docu-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
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