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dopo aver lasciato a casa me. Dopo che io gli avevo detto «Ti amo» e lui se l'era filata.<br />
- Ok, non c'è problema - disse Marcie raddrizzandosi. - Ci sono altri modi per ottenere informazioni. Posso chiedere in<br />
amministrazione. Scommetto che saranno contentissimi di sapere che c'è un fascicolo completamente vuoto. Non avrei<br />
detto niente, ma se l'alternativa è andarci di mezzo io...<br />
Non ero preoccupata per il fatto che Marcie potesse andare in amministrazione: a quello poteva pensare Patch. Ero<br />
preoccupata per quello che era successo la sera prima. Patch se n'era andato all'improvviso, dicendo che aveva una cosa<br />
da fare, ma facevo fatica a credere che stesse succedendo qualcosa nel vialetto di casa di Marcie. Era molto più logico<br />
pensare che fosse andato via per quello che avevo detto.<br />
- O alla polizia - continuò Marcie tamburellando con un dito sulle labbra. - Ho l'impressione che non avere un fascicolo<br />
scolastico sia illegale. Come ha fatto a essere ammesso a scuola? Sembri agitata, Nora. Ci ho preso, vero?-. Sorrise,<br />
sorpresa e soddisfatta. - E' così, eh? C'è sotto qualcosa.<br />
Le rivolsi uno sguardo distaccato. - Per essere una che sostiene che la propria vita è superiore a quella di qualsiasi altro<br />
studente di questa scuola, ne passi di tempo a ficcare il naso <strong>nell</strong>e nostre banali, inutili vite, eh?<br />
- Non dovrei farlo, se la smetteste di starmi tutti tra i piedi! -. Il sorriso era svanito.<br />
- Tra i piedi? Questa scuola non è tua!<br />
- Non parlarmi in questo modo - scattò, come se non credesse a quello che aveva sentito. - Anzi, non parlarmi affatto.<br />
Alzai le mani. - Per me non è certo un problema.<br />
- E già che ci sei, sloggia.<br />
Guardai il mio sgabello, incredula. - C'ero prima io.<br />
- Per me non è certo un problema - replicò, alzando le mani per farmi il verso.<br />
- lo non mi sposto.<br />
- Io non mi siedo accanto a te.<br />
- Bene.<br />
- Spostati.<br />
No.<br />
Fummo messe a tacere dal suono lacerante della campa<strong>nell</strong>a; quando smise di suonare, ci rendemmo conto che <strong>nell</strong>a<br />
stanza era calato il silenzio. Ci guardammo intorno, ed ebbi la sgradevole sorpresa di vedere che non c'erano più posti<br />
liberi.<br />
Il professor Loucks era fermo nel corridoio tra i banchi, alla mia destra, con un foglio di carta in mano.<br />
- Ho qui uno schema dei posti a sedere - annunciò. - A ogni rettangolo corrisponde un banco. Scrivete il vostro nome<br />
nel rettangolo corrispondente e passatelo al vicino -. Sbatté il foglio sul mio banco. - Spero che il vostro compagno vi<br />
piaccia, visto che dovrete stare insieme per otto settimane.<br />
A mezzogiorno, finite le lezioni, Vee mi diede uno strappo da Enzo: era il nostro posto preferito, dove andavamo<br />
sempre a prendere un caffè freddo o un cappuccino, a seconda della stagione. Mentre attraversavamo il parcheggio, e il<br />
sole mi scaldava il viso, la vidi: una Volkswagen Cabriolet bianca con il cartello VENDESI $ 1000 TRATTABILI<br />
fissato al finestrino con del nastro adesivo.<br />
- Stai sbavando - disse Vee sollevandomi il mento con un dito.<br />
- Non avresti mille dollari da prestarmi;<br />
- Non ho neanche cinque dollari da prestarti. Il mio salvadanaio è ufficialmente anoressico.<br />
Sospirando, rivolsi uno sguardo bramoso all'auto. - Devo trovare dei soldi. Devo trovare un lavoro Chiusi gli occhi e mi<br />
immaginai alla guida della Cabriolet, la capote abbassata, il vento tra i capelli. Se l'avessi avuta, non avrei mai più<br />
dovuto scroccare passaggi; sarei stata libera di andare dove volevo, quando volevo.<br />
- Sì, ma se trovi un lavoro significa che poi devi lavorare davvero. Insomma, sei sicura di voler sprecare tutta l'estate<br />
lavorando per quattro soldi? Potrebbe essere stancante!<br />
Scavai <strong>nell</strong>o zaino, tirai fuori un pezzo di carta e annotai il numero di telefono che c'era sul cartello. Magari avrei potuto<br />
convincere il proprietario ad abbassare il prezzo di un paio di centinaia di dollari. Nel frattempo mi ripromisi di dare<br />
un'occhiata alle offerte di lavoro part-time quel pomeriggio stesso. Un lavoro avrebbe sottratto tempo a Patch, ma mi<br />
avrebbe anche permesso di avere un mezzo di trasporto privato. Per quanto amassi Patch, lui sembrava sempre...<br />
occupato, quindi non potevo fare affidamento sui suoi passaggi in auto.<br />
Vee e io prendemmo due insalate di noci speziate e due caffè freddi e ci sedemmo a un tavolo. Nelle settimane<br />
precedenti il locale aveva subito una ristrutturazione radicale che l'aveva catapultato nel ventunesimo secolo, e adesso<br />
Coldwater aveva il suo primo Internet Café. Considerato che il computer di casa aveva sei anni, ero parecchio eccitata<br />
dalla novità.<br />
- Non so tu, ma io sono pronta per le vacanze - annunciò Vee tirandosi gli occhiali sopra la testa. - Altre otto settimane<br />
di spagnolo: sono più giorni di quanti riesca a concepire. Abbiamo bisogno di svago, di fare qualcosa che ci distragga da<br />
questo infinito periodo di istruzione di qualità che ci aspetta. Dobbiamo andare a fare shopping. Portland, arriviamo! Da<br />
Macy's ci sono i saldi. Ho bisogno di scarpe, vestiti e di un nuovo profumo.<br />
- Hai appena comprato duecento dollari in vestiti! A tua madre verrà un colpo quando riceverà l'estratto conto della<br />
carta di credito.<br />
Sì, ma urge trovare un ragazzo. E per farlo, devo essere presentabile. E anche avere un buon profumo non<br />
guasterebbe.