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occa della madre non faceva che confermare il mio dubbio.<br />
Pensando che ci fosse dell'altro, oltre quello che dicevano, mi misi una mano sul cuore e dissi: - Scott, non sarai mica<br />
andato in giro di notte a rubare segnali stradali da appendere in camera?<br />
La signora Par<strong>nell</strong> scoppiò in una risata, questa volta sincera. Sembrava quasi sollevata. Tombola. In qualunque guaio<br />
si fosse ficcato, non si trattava di una cosa innocente come rubare segnali stradali. Non avevo cinquanta dollari, ma se li<br />
avessi avuti li avrei scommessi tutti sul sospetto che i guai di Scott non erano affatto banali.<br />
- Bene - disse mia madre stiracchiando un sorriso - sono sicura che qualsiasi cosa sia successa, ormai è passata.<br />
Coldwater è il posto giusto per ricominciare. Ti sei già iscritto alle lezioni, Scott? Alcuni corsi si riempiono in fretta,<br />
soprattutto quelli avanzati.<br />
- Avanzati? - ripetè Scott con una smorfia divertita. — Senza offesa, ma non punto così in alto —. Stese la mano e le<br />
toccò la spalla in modo un po' troppo brusco per essere affettuoso. - Come mia madre ha tanto gentilmente fatto notare,<br />
se andrò al college non sarà certo per i miei voti.<br />
Per evitare che qualcuno cambiasse argomento, dissi: - Dai, Scott, mi stai facendo morire di curiosità. Che cosa c'è di<br />
così torbido nel tuo passato? Non può essere tanto orribile da non poterne parlare con dei vecchi amici.<br />
Nora... - intervenne mia madre.<br />
- Ti hanno beccato a guidare ubriaco? Hai rubato una macchina?<br />
Sentii, sotto il tavolo, il piede di mia madre sul mio. Mi rivolse un'occhiata perforante che diceva "Che ti prende?".<br />
Scott scivolò indietro con la sedia e si alzò. - Bagno? - chiese a mia madre allentandosi il colletto. - Indigestione.<br />
- In cima alle scale - rispose lei contrita. Si stava scusando per il mio comportamento, ma era stata lei a organizzare<br />
quella ridicola cena! Chiunque avesse avuto un briciolo di intuito si sarebbe reso conto subito che lo scopo dell'incontro<br />
non era una cena fra vecchi amici di famiglia. Vee aveva ragione: era un incontro combinato. Be', avevo una notizia da<br />
dare a mia madre: io e Scott? Mai.<br />
Dopo che lui si fu allontanato, la signora Par<strong>nell</strong> ci rivolse un bel sorriso, quasi volesse cancellare gli ultimi cinque<br />
minuti e ricominciare da capo. - Allora, dimmi. Nora ha un ragazzo?-chiese con un tono un po'' troppo allegro.<br />
No - dissi, mentre mia madre invece rispondeva: - Diciamo di sì.<br />
- Mettetevi d'accordo - fece la signora Par<strong>nell</strong> masticando li- lasagne e spostando lo sguardo da me alla mamma.<br />
- Si chiama Patch - rispose lei.<br />
- Che strano nome. Com'è venuto in mente ai suoi genitori?<br />
- E' un soprannome - spiegò la mamma. - Siccome gli capita di fare spesso a botte, se ne va in giro rattoppato: da lì<br />
hanno iniziato a chiamarlo Patch, benda.<br />
Mi pentii subito di averglielo raccontato.<br />
La signora Par<strong>nell</strong> scosse la testa. - Sembra uno di quei nomi che usano i membri delle bande: Slasher, Slayer,<br />
Maimer, Mauler, Reaper. Patch.<br />
Alzai gli occhi al cielo. - Patch non fa parte di una banda.<br />
- Questo è quello che pensi tu — replicò lei. - Le bande sono formate da criminali che si muovono nel centro delle<br />
città, giusto? Sono come gli scarafaggi, escono solo di notte -. Ammutolì ed ebbi l'impressione che i suoi occhi si<br />
posassero rapidamente sulla sedia vuota di Scott. - I tempi cambiano. Un paio di settimane fa ho visto un episodio di<br />
Law & Order che parlava di una nuova razza di bande di periferia formate da ragazzi ricchi. Le chiamavano società<br />
segrete, o società di sangue, o con un altro assurdo nome del genere, ma in sostanza è la stessa cosa. Pensavo si trattasse<br />
delle solite fesserie hollywoodiane, ma il padre di Scott ha detto che se ne vedono sempre di più, e se non lo sa lui che è<br />
un poliziotto...<br />
- Suo marito è un poliziotto? - chiesi.<br />
- Ex marito, gli venisse un accidente.<br />
«Basta così.» La voce di Scott arrivò dalla penombra dell'ingresso, facendomi sobbalzare. Ero sul punto di chiedermi<br />
se invece di andare in bagno non fosse rimasto a origliare fuori dalla sala da pranzo, quando si fece strada <strong>nell</strong>a mia<br />
mente il fatto che non sembrava avesse parlato ad alta voce. In realtà...<br />
Ero quasi sicura che avesse parlato alla mia mente. No. Non alla mia. A quella di sua madre. E io, non so come,<br />
l'avevo intercettato<br />
La signora Par<strong>nell</strong> alzò le mani. - Ho solo detto «gli venisse un accidente» e non ho intenzione di rimangiarmelo: è<br />
esattamente quello che penso.<br />
Ti ho detto di smetterla La voce di Scott era bassa, innaturale.<br />
Mia madre si voltò di scatto: sembrava essersi accorta solo in quel momento che Scott era entrato <strong>nell</strong>a stanza. Io mi<br />
sentivo stordita e incredula. Potevo averlo davvero sentito parlare con la niente di sua madre. Insomma, Scott era<br />
umano... giusto?<br />
Ti sembra il modo di parlare a tua madre? - disse la signora Par<strong>nell</strong> puntandogli il dito contro. In realtà, sembrava<br />
l'avesse detto più a nostro uso e consumo che con l'intenzione di rimproverare suI serio Scott.<br />
bui restò un momento a fissarla con freddezza, quindi indietreggiò fino all'ingresso e uscì sbattendo la porta.<br />
La signora Par<strong>nell</strong> si asciugò le labbra, lasciando una traccia di rossetto rosa sul tovagliolo. - Il lato sgradevole del<br />
divorzio- sospirò preoccupata. - Scott non era così irascibile, prima. Certo, può illusi che crescendo stia diventando<br />
come suo padre. Ma questo è un argomento spiacevole e inadatto a una cena. Nora, Patch pratica la lotta libera?<br />
Scommetto che Scott potrebbe insegnargli diverse cose.