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attualità
«Abbiamo solo riattivato la mammografia»
l’Intervista al dottor Volpe chiarisce
Il dottor Ennio Volpe, già assessore alla
sanità del Comune di Ginosa, aveva chiesto
di intervenire, sul nostro giornale, in
merito alla riapertura del Servizio di Mammografia
presso il Poliambulatorio. Lo
stesso dottor Volpe, in questi giorni, sullo
stesso argomento, ha diffuso una “lettera
aperta” indirizzata al Sindaco e ai Consiglieri
regionali ginosini, Costantino e Lospinuso,
per chiedere “chiarezza”.
Dottor Volpe, lei ha scritto una “lettera
aperta” a Montanaro, Costantino e
Lospinuso. Con questa lettera chiede
“chiarezza” rispetto al ripristino del
servizio di mammografia. Perchè?
«Intanto devo ringraziare La Goccia che
ha dato risalto a questa notizia flash. Il
chiarimento occorre farlo, perchè quando
abbiamo a Ginosa, presso il Distretto
Sanitario, in data 16 marzo 2006, alla
presenza del dottor Urago all’epoca Direttore
Generale della Asl Ta/1, affrontato il
dibattito sulla sanità a Ginosa (ed io ero,
all’epoca, responsabile Delegato alla Sanità
a Ginosa) già in quel dibattito è stato
detto che serviva il servizio di Mammografia
e la Senologia. Mi spiego meglio:
lo specialista che, attualmente abbiamo a
Ginosa, che è specializzato in Radiodiagnostica,
è cosa ben diversa dal senologo.
Non tutte le donne hanno bisogno
di eseguire la mammografia. Siccome
noi ginosini abbiamo la fortuna di avere
il Distretto Socio-Sanitario di base, che ci
spetta per diritto in quanto siamo il Comune
più popoloso (non bisogna dimenticare
che noi veniamo dal Distretto 1 delle 7 Asl
che rappresentavano la vecchia organizzazione
delle Asl in provincia di Taranto
che successivamente sono state sciolte
per dare vita alla Asl Ta/1) e avendo avuto,
pertanto, la fortuna di ricevere questa
nuovissima attrezzatura per gli esami di
mammografia ci corre l’obbligo anche di
avere il senologo.»
Dottor Volpe, per essere più precisi, lei
dice di fare un salto di qualità nella erogazione
dei servizi.
«Si!. Facciamo un esempio. Se qualcuno
si reca al Policlinico di Bari, o si reca all’ospedale
oncologico “Mater Dei” di Bari,
il servizio di mammografia è integrato insieme
alla senologia e insieme all’ecogra-
fia. Tant’è che i medici di famiglia, quando
a Ginosa non c’era il mammografo,
invitavano le donne ad andare fuori. Ricordo
quando inaugurammo, nel sottopalestra
della “S G Bosco” l’avvio del
servizio di mammografia, assessore alla
sanità in quel periodo era il dottor Ribecco.
Oggi se una donna deve andare in
questi presidi specialistici, si reca presso
la Senologia che significa anche prevenzione.
Mi spiego. Non è detto che una
donna debba per forza fare la mammografia,
essa è indicata, previo il consulto
del senologo, che, guarda caso, può essere
uno specialista in Chirurgia plastica,
in ginecologia, o in possesso di una
specializzazione con ambiti specifici, per
cui, se poi dalla mammografia si evidenzia
la necessità di eseguire (l’ho scritto
nella lettera aperta) un agoaspirato, un
esame istologico, ebbene, che sia attiva
la presenza di questa figura specialistica
nel nostro territorio. Se questo avviene,
noi saremo punto di riferimento . Tra
l’altro, visto che si parla tanto di deospedalizzazione,
come sempre affermano
Costantino, Vendola e Tedesco, Ginosa,
con l’attivazione di questo servizio, può
divenire punto di riferimento per tutti i
Comuni della zona occidentale della nostra
provincia e per i Comuni limitrofi della
Basilicata.»
Lei sostiene che non bisogna abbassare
la guardia e dopo la riattivazione
del servizio di mammografia, bisogna
puntare ad avere il servizio di Senologia?
La Goccia n. 25-26 - 15 dicembre 2007 13
«Certamente. Questo obiettivo è stato ribadito
in quel Consiglio comunale che citavo
prima e del quale cito quanto è scritto nella
delibera: “il funzionamento del servizio di
senologia con il conseguente acquisto del
mammografo e l’attivazione del servizio di
consultorio anche a Marina di Ginosa al fine
di evitare disparità di trattamento economico
per i potenziali utenti”. Per quanto riguarda
Marina di Ginosa, il dottor Urago, rispettò
l’impegno. Mi corre l’obbligo, però, di
ricordare che in quel dibattito consiliare sui
temi della sanità, il sottoscritto metteva all’attenzione
del sindaco anche l’acquisizione
di apparecchiature idonee ad assicurare
una sana prevenzione tumorale e parlavo
della esofagogastroduodenoscopia e rettocolonscopia
poichè, tutti sappiamo, quanto
sia elevata l’incidenza dei tumori maligni
del colon e del retto. Vi posso garantire che
in tutte le regioni più avanzate d’Italia si fa
prevenzione. Quindi, se il dottor Costantino,
attualmente responsabile alla sanità, vuole
far valere le sue ragioni ha il potere per farlo.
Questo permetterà a Ginosa di diventare
sede di Distretto per la prevenzione dei tumori
della mammella e anche sede di prevenzione
dei tumori del retto e del colon.
Se mi permette, a conclusione di questa intervista,
per rendere più chiaro il mio pensiero
vorrei evidenziare che, ad esempio, la
dirigente del servizio di senologia e chirurgica
all’ospedale SS Annunziata di Taranto è
la dottoressa Maria Rosaria Basile specialista
in chirurgia plastica. Io mi chiedo: potremmo
noi avere, nel nostro territorio, un
chirurgo-plastico? Sentite, al di là delle posizione
politiche, noi abbiamo un chirurgoplastico
a Ginosa bravissimo, ed è la dottoressa
Teresa Galeota, la quale è stata già
dirigente della Asl Ta/1, non so se essa ha
il massimale mutualistico, però, siccome a
Padova ha sempre brillato per le sue capacità,
e ve lo dice uno che ha studiato a
Padova insieme alla dottoressa Galeota,
anche se in campagna elettorale siamo in
schieramenti opposti, io mi chiedo: non sarebbe
opportuno che la dottoressa Galeota
rinunciasse ad alcune ore e avesse la possibilità
di diventare lei la responsabile del distretto
di senologia a Ginosa?».
Con questo interrogativo si conclude l’intervista-chiarimento
del dottor Ennio Volpe,
già assessore alla Sanità nel nostro Comune.
Stefano Giove