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attualità politica La Goccia n. 25-26 - 15 dicembre 2007 19 Monsignor Fragnelli in visita pastorale Con Marina di Ginosa si apre la visita del Vescovo nella sua Diocesi Domenica scorsa, 9 Dicembre, ha avuto inizio la prima visita pastorale del vescovo S.E.Mons.Pietro Maria Fragnelli nella Diocesi di Castellaneta dalla suo insediamento, avvenuto nel Marzo 2003. Prima tappa di questo pellegrinaggio del nostro pastore è stata proprio Marina di Ginosa, la cui comunità ha espresso la propria gioia e il proprio compiacimento in un clima a dir poco festoso. La Messa inaugurale è stata celebrata da sua Eccellenza e dal neo-parroco Don Renzo Di Fonzo, solennemente bilmente ad altre tematiche e tra queste vi è sicuramente quella di una possibilità di sviluppo per questo settore. Intanto si dà la possibilità ai nostri ragazzi di poter avviare una attività commerciale legata alla somministrazione di alimenti e bevande, e questo determinerà, sicuramente una ricaduta occupazionale. Vi è poi il discorso di Marina di Ginosa. Come noi sappiamo, Marina di Ginosa sta vivendo a livello turistico una stagione particolarmente felice. Le prospettive sono piuttosto rosee. L’amministrazione si sta impegnando fortemente nel sostenere lo sviluppo turistico, nella considerazione che siamo in dirittura d’arrivo per la creazione del Distretto Produttivo Turistico con la fondazione di un “grosso” Consorzio a cui faranno capo tutti gli operatori turistici del settore di Marina di Ginosa e zone limitrofe; tenendo presente che circa il 60% delle licenze di somministrazione alimenti e bevande su Marina di Ginosa sono stagionali e racchiudono un periodo di 60 giorni, mi si deve far capire quale imprenditore ha interesse ad investire il proprio capitale su un territorio, solo per 60 giorni. Appare chiaro che l’obiettivo che si pone il provvedimento, che, lo ricordo, è stato approvato alla unanimità del Consiglio comunale, è quello dello sviluppo occupazionale in un settore come quello turistico. Tutto questo, in un quadro di rispetto della normativa vigente che stabilisce degli importanti principi di libera concorrenza e uguale possibilità per tutti.» Viene danneggiata una categoria? «Intanto, piano a parlare di categoria. Nel settore commercio gli operatori e le attività legate alla somministrazione di bevande e alimenti (bar, ristoranti, pizzerie) sono circa il 10% del settore, e mentre il settore della ristorazione aveva un contingentamento, per gli altri settori commerciali, tali limitazioni non esistono. Quindi, sarebbe più opportuno parla- animata dalla Schola Cantorum parrocchiale “Giuseppe Costella” e ha visto la partecipazione cospicua e gioiosa di tutta la comunità dei fedeli. re di una parte della categoria. Sui giornali, la Confcommercio ha attaccato l’amministrazione parlando di rottura fra i commercianti e il Comune di Ginosa. Intanto, voglio dire alla Confcommercio che la diversità di opinioni riguarda un segmento delle attività commerciali, quello relativo ai pubblici esercizi. Credo che l’operato di una amministrazione non lo si possa giudicare da un singolo provvedimento, tenuto conto delle cose che dicevo prima sulla ineludibilità del Decreto Bersani. Assessore, i consumatori diventano interlocutori nelle scelte politiche del settore? «Certo, i consumatori sono soggetti protagonisti della concertazione per le attività commerciali in quanto sono una componente essenziale del libero scambio. Se gli operatori commerciali si propongono di offrire servizi alla clientela nell’ottica dell’ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo, non vedo perché essi non debbano partecipare alle scelte politiche di un settore quale quello commerciale. Stefano Giove stegiove@libero.it Presente alla celebrazione anche il Sindaco, parte della giunta e del Consiglio Comunale, nonché rappresentanze delle Associazioni che agiscono nel territorio del Comune. Nell’omelia il Vescovo, partendo dalle scritture che la Liturgia domenicale presentava, ha esortato i fedeli Marinesi a ringraziare il Signore per quanto,nei decenni passati, ha fatto per questa comunità, facendo una sintetica analisi della crescita non sicuramente agevole di una comunita nuova quale è quella Marinese. Per questo Marina di Ginosa rappresenta la porta di ingresso, la strada iniziale da percorrere per il suo percorso per il territorio diocesano. “Vengo qui da pellegrino e vengo qui per ascoltare per accogliere e per dare un input, un avvio ad una missione vocazionale a cui tutti siamo chiamati, preparare la Via del Signore, così come Giovanni Battista, protagonista del passo Evangelico della Liturgia, che accoglieva un popolo oppresso da una condizione sociale negativa in cerca di risposte, e che annunciava l’imminente venuta del Salvatore.” Con queste parole il Vescovo ha sintetizzato il significato della sua visita e, ancor più del suo inizio da Marina di Ginosa e proprio nella seconda domenica di Avvento, augurandosi che, nella sua settimana di permanenza, in molti abbiano la possibilità e la capacità di predisporsi ad accogliere la salvezza di Cristo attraverso il messaggio che il Vescovo viene a donare. Al termine della celebrazione il Parroco ha ringraziato il Vescovo per la sua visita sottolineando che l’arrivo del Pastore della Diocesi in questo periodo di Avvento costituisce sicuramente un modo unico e ottimale per la comunità di prepararsi al Santo Natale. Come già precisato, il Vescovo sosterà in Marina di Ginosa per tutta la settimana, presenzierà alla Messa Vespertina nei giorni feriali e incontrerà enti, associazioni e istituzioni seguendo un ricco programma di appuntamenti che culmineranno nella Messa conclusiva di Domenica 16. Non resta che dare il benvenuto a Sua Eccellenza e augurare una buona e fruttuosa permanenza! Antonello Lovecchio
20 La Goccia n. 25-26 - 15 dicembre 2007 eventi e commenti Pietro Lospinuso: «che il 2008 segni per l’Italia e per la Puglia la svolta della riscossa» Non sarà una conclusione felice per gli Italiani, quella del 2007. I lavoratori dipendenti, sulle cui sofferenze nel non riuscire ad arrivare alla fine del mese pure i nostri attuali governanti avevano costruito le loro immeritate fortune elettorali, hanno visto assottigliarsi le loro tredicesime per effetto della rapina fiscale targata Prodi-Padoa Schioppa-Visco, e hanno dovuto ridurre i loro consumi anche natalizi, con ciò peraltro ulteriormente penalizzando i lavoratori autonomi che fanno sempre più fatica a vendere i loro prodotti, a loro volta per di più tartassati con punitivi “studi di settore” et similia. Su tutti gli italiani – spesso sugli stessi che non riescono più a pagare, anche con buona pace delle fantomatiche “liberalizzazioni” di Bersani che avrebbero dovuto miracolosamente alleggerire i costi dei servizi bancari, i sempre più lievitanti ratei dei mutui- incombono con il nuovo anno pesanti inasprimenti di tariffe, sui versanti dell’elettricità come del gas, dei trasporti come dell’acqua, per un ammontare medio che è stato calcolato intorno ai 1300 euro a famiglia, pari cioè ad un intero stipendio mensile. Ai Pugliesi, poi, Vendola e compagni stanno confezionando un pacco-regalo ancora più pesante, con gli ormai inevitabili inasprimenti delle tasse di competenza regionale sia nei confronti delle imprese (IRAP), sia nei confronti delle famiglie (IR- PEF) e comunque a carico di tutti (accise sulla benzina), per di più per colmare un deficit sanitario al quale non corrisponde alcun miglioramento dei servizi a tutela della nostra salute, come dimostrano i casi crescenti di mala-sanità, l’aumento vertiginoso della “mobilità passiva” ossia del ricorso da parte dei Pugliesi ai servizi di altre Regioni, l’allungamento sempre più intollerabile delle “liste d’attesa”. Tutto questo mentre lo Stato sembra di fatto avere abbandonato – sia per il trionfo di una cultura permissiva che premia i violenti ed i disonesti e punisce le loro vittime, sia per una vergognosa avarizia nel sostegno alle forze dell’ordine - la difesa dei Cittadini dalla criminalità, che pure dovrebbe essere di gran lunga il suo compito prioritario, come dimostra l’aumento esponenziale di delitti contro il patrimonio e, conseguentemente, contro le persone, che non sono più sicure nemmeno nelle loro case. Su questo panorama di rovine, galleggiano spudoratamente i peggiori Governi della storia della Repubblica e di quella della Regione, del tutto incapaci di affrontare le questioni vitali delle nostre comunità, ma in compenso impegnatissimi nell’accaparramento di un potere senza più anima, nel trionfo di riti partitocratrici fini a sé stessi, quali operazioni mediatiche di apparenti quanto interminabili nascite di nuovi soggetti politici in funzione sempre degli stessi soggetti personali e dell’inamovibilità del loro sterile potere. Insomma, in assoluta violazione delle promesse che ci erano state fatte, ci stiamo impoverendo, a partire dalle componenti più deboli della nostra società, alle quali comincia a mancare, dopo tanti anni, anche l’essenziale. Tutto questo però non deve farci sprofondare nel baratro della rassegnazione e del disimpegno. Il Governo-Prodi, schiacciato dai suoi fallimenti, ormai boccheggia, tenuto artificiosamente in vita da un pugno di vegliardi più o meno autorevoli ma comunque senza alcuna legittimazione popolare. Vendola sta già cercando rifugio romano in una “Cosa rossa” che certamente non rappresenta il modo di pensare della stragrande maggioranza del Popolo pugliese. La situazione politica nel suo complesso è in movimento e potrebbe riservarci preziose svolte, anche perché obiettivamente peggio di così non si può andare, perché la misura degli errori e dei misfatti dei Governi è ormai colma. E soprattutto ci soccorre la straordinaria tempra del nostro Popolo, che ha dovuto affinare nei secoli l’”arte dell’arrangiarsi” proprio in presenza di un potere negativo che gli rendeva più difficile l’esistenza, e che ha sufficiente saggezza per comprendere chi ed in cosa si sta sbagliando, per imporre le sempre più improcrastinabili correzioni di rotta. Di qui un augurio sincero retto da una autentica speranza. L’augurio che il 2008 segni per l’Italia e per la Puglia la svolta della riscossa, della ripresa del cammino verso un futuro meno angoscioso. Nell’interesse di tutti gli Italiani e di tutti i Pugliesi, a cominciare da quelli che anche a Natale dovranno scontare la sofferenza della privazione. Ai miei concittadini di Ginosa, con i sensi del mio affetto di sempre, auguro un Natale sereno nella gioia degli affetti e nel calore della Tradizione ed un 2008 che realizzi le loro migliori speranze. PIETRO LOSPINUSO
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