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Anno 2005 - Vol 13 - N° 3 - AIDA

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Luglio- ettembre <strong>2005</strong><br />

umero 3<br />

perché la sua superiore efficacia, rispetto alle altre tetracicline è documentata secondo il<br />

gruppo Cochrane (G8) da due soli lavori, peraltro, secondo gli AA., criticabili e le altre<br />

caratteristiche (tollerabilità, scarsa induzione di resistenza) non sarebbero sufficientemente<br />

documentate. Le tetracicline classiche (1 grldie), le uniche da prendere a stomaco vuoto,<br />

hanno un superiore numero di effetti collaterali lievi e medi, specie a livello gastrointestinale<br />

e vaginale (candidiasi), la loro farmacocinesi è svantaggiata rispetto alle cicline di<br />

seconda generazione. La doxiciclina (da 100 a 200 mgl die) può essere presa a stomaco<br />

pieno, è accomunata con le tetracicline dal problema della fotosensibilità, ma meglio tollerata.<br />

La limeciclina, priva della maggior parte degli effetti collaterali delle altre tetracicline,<br />

purtroppo è stata proposta in Italia con un dosaggio decisamente inferiore, rispetto<br />

a quanto avvenuto in alti paesi e, almeno per ora, con capsule contenenti solo 150 mg,<br />

anche l'esperienza degli anni 80, nella terapia necessariamente protratta nella profilassi<br />

dell'aborto da clamidia, ne indica un dosaggio a 600 mg/die. L'eritromicina (1 grldie)<br />

induce rapidamente resistenza, a suo favore il fatto che non ha neppure quel minimo<br />

rischio di interferire con ì contraccettivi orali e, a differenza di tutte le tetracicline, può<br />

essere usata in gravidanza e nei minori di anni 10. Alcuni altri macrolidi sono efficaci,<br />

ma le speriméntazioni sono per ora limitate, non contemplano specificamente l' acne tra<br />

le loro indicazioni, ma possiedono alcuni aspetti decisamente interessanti: ad esempio la<br />

iosalide è in uso da molti anni con caratteristiche migliori dell'eritromicina; la roxitromicina<br />

avrebbe anche effetto antiandrogeno (G9) ; l'azitromicina consente posologie ridotte<br />

(per es. sarebbe attiva con la sola somministrazione di 4 gg al mese (lO)), è possibile che,<br />

approfondendone lo studio si affermino. Vi è però da valutare, in questi nuovi macrolidi,<br />

il già citato problema della possibile induzione di resistenza e se la loro efficacia sia<br />

superiore rispetto a quella delle cicline (l l}.<br />

La combinazione di un antibiotico sistemico con un retinoide topico ne ampia l'azione<br />

terapeutica incidendo su più fattori eziopatogenetici, l'ulteriore aggiunta di BPO ne previene<br />

anche l'induzione di resistenza: un' eccellente argomento per raccomandare le terapie<br />

combinate. Nelle linee guida Canadesi (39) il periodo di assunzione consigliato per le<br />

tetracicline è stato protratto da 4 a 6-8 mesi, sempre che a due mesi inizi una corretta<br />

rIsposta.<br />

Pochi i dati sulle terapie di mantenimento, i consigli di proseguire con i soli retinoidi<br />

topici elo il BPO, appaiono più basati sulla logica e l'esperienza pratica, che su evidenti<br />

dati sperimentali.<br />

Acne: terapia ormonale nell' adolescenza femminile. (.)<br />

Il parlare di "pillola" (OC) alle teen-agers è quasi un discorso obbligato: dai dati dei<br />

Congresso Nazionale d'Urologia (settembre 2004) risulta come 16 anni sia l'età media<br />

dei primi rapporti e come il 46,1 % non adotti alcun metodo contraccettivo. D'altra<br />

parte abbiamo la già citata ricerca di Jemec e colI. (5 1) che attesta come, nell'ambito di<br />

un'estesa popolazione, il riscontro di acne appaia decisamente inferiore nel gruppo d'utilizzatrici<br />

di contraccettivi, rispetto al gruppo delle non utilizzatrici, confermando il<br />

risultato di molte sperimentazioni farmacologiche nonché l'esperienza dei ginecologi e di<br />

molti dermatologi, che vedono migliorare le condizioni cutanee di molte acneiche anche<br />

in assenza di sintomi di androgenismo. Anche se si ritiene che il contraccettivo non sia<br />

farmaco di prima intenzione nell'acne media, visto numero ed entità di effetti collaterali,<br />

i noti rischi potenziali e il tempo d'uso che deve essere protratto a 9-12 mesi (39) (tutte<br />

caratteristiche meno favorevoli rispetto a quelle dei più usati antibiotici), spesso la richiesta<br />

è esplicita, come pure non è infrequente che la paziente dichiari o si constati come<br />

(*) i dari conrenuri nei paragrafi ri guardanri gli O C con la relari va bibliografia, so no ampiamenre rrarrari e discussi in: Pelfini<br />

. O gni donna con acne la sua "pi llola" (72).

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