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Toracica Medicina - SIMeR

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dossier n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n<br />

12 <strong>Medicina</strong> <strong>Toracica</strong> • 1/2009<br />

successivamente altri 5 tipi di enzimi (VIM,<br />

SPM, GIM, SIM e AIM) sono stati individuati<br />

in varie nazioni, evidenziando fenotipi<br />

MDR responsabili di infezioni ospedaliere.<br />

Tipi IMP e VIM di MBLs interessano<br />

diverse specie di enterobacteriacee; L’Italia<br />

è stata la seconda nazione, dopo il Giappone,<br />

in cui è stato segnalato l’isolamento di<br />

ceppi produttori di MBLs, con una frequenza<br />

stimata in circa l’1,8% dei ceppi isolati,<br />

responsabili tra l’altro della diffusione di<br />

conseguenti infezioni (8).<br />

Nell’area mediterranea i ceppi carbapenemico-resistenti<br />

di P. aeruginosa sono<br />

ormai diventati endemici e quelli MDR,<br />

resistenti cioè a piperacillina, ceftazidime,<br />

imipenem e gentamicina raggiungono ormai<br />

il 5%, per raggiungere il 13% dei ceppi<br />

isolati nelle ICU.<br />

Ne consegue che il solo antibatterico disponibile<br />

contro i ceppi MDR risulta la colimicina.<br />

Responsabile dell’emergere della<br />

multi-resistenza è senza dubbio l’impiego<br />

prolungato di farmaci anti-pseudomonas,<br />

quali il cefotaxim, l’imipenem, la piperacillina/tazobactam;<br />

per prevenire tali conseguenze<br />

si consiglia quindi di trattare le<br />

infezioni da P. aeruginosa con l’associazione<br />

di almeno due farmaci attivi, anche<br />

se la risposta alla terapia di associazione<br />

non sembra esitare in migliori risultati.<br />

Enterobacteriaceae<br />

Tra le Enterobacteriaceae, sono ritenute<br />

responsabili delle infezioni polmonari<br />

in ICU e delle polmoniti nosocomiali<br />

nell’ordine l’E. coli, l’Enterobacter spp,<br />

la K. pneumoniae e la Serratia spp, i cui<br />

ceppi resistenti ai carbapenemici risultano<br />

responsabili, sicuramente del ritardo<br />

nella attuazione di una corretta terapia, di<br />

un maggior periodo di ospedalizzazione e<br />

di conseguenti maggiori costi; quanto alla<br />

mortalità, mentre viene ritenuta molto alta<br />

da alcuni Autori, studi controllati non la<br />

ritengono diversa rispetto alle infezioni<br />

sostenute da ceppi non carbapenemicoresistenti.<br />

La mortalità nelle infezioni sostenute da<br />

microrganismi della famiglia delle Enterobacteriaceae<br />

produttori di MBLs si stima<br />

attorno al 20% dei casi, per raggiungere an-<br />

che il 60% nei soggetti con una precedente<br />

esposizione ai carbapenemici (9).<br />

Il meccanismo di resistenza è legato alla<br />

produzione di AmpC β-lattamasi e di<br />

ESBLs. Il fenotipo XDR delle Enterobaacteriaceae<br />

è rappresenato dala resistenza ai<br />

carbapenemici, mediata da MBLs di tipo<br />

VIM e IMP. Il più alto livello di resistenza ai<br />

carbapenemici è raggiunto dalla K pneumoniae,<br />

la cui frequenza può variare tra il<br />

12.5% nelle guardie mediche fino a quasi il<br />

50% nelle ICU.<br />

La resistenza alla colistina risulta invece<br />

mediata dal cambiamento dei lipopolisaccaridi<br />

a carica negativa indotti dai loci regolatori<br />

pmrA e phoP.<br />

Il fattore di rischio per la selezione di di<br />

K.pneumoniae carbapenemico-resistenti<br />

sembra individuato nell’impiego di fluorochinoloni<br />

e di penicilline anti-pseudomonas.<br />

La colistino-resistenza consegue invece<br />

all’mpiego dell’antibiotico, specie in ambiente<br />

ospedaliero intensivista.<br />

Anche in ambiente pediatrico, in particolare<br />

nelle unità di terapia intensiva, l’esito<br />

delle infezioni sostenute da bacilli Gramnegativi<br />

produttori di ESBLs ricalca quello<br />

dei soggetti adulti.<br />

Acinetobacter baumannii MDR<br />

Il genere Acinetobacter viene classificato<br />

nella famiglia delle Moraxellaceae e comprende<br />

coccobacilli Gram-negativi, aerobi<br />

stretti, non mobili, catalasi-positivi, ossidasi-negativi.<br />

Se ne classificano oltre 30 specie diverse,<br />

di cui la 2, la 3 e la 13 patogene per l’uomo;<br />

si tratta di speci geneticamente correlate e<br />

stante la difficoltà di differenziarle vengono<br />

raggruppate nel termine di A. baumannii.<br />

Si tratta di batteri estremamente diffusi<br />

nel suolo e negli alimenti, compresi i vegetali,<br />

la carne ed i pesci; non raramente essi<br />

colonizzano per brevi periodi l’epidermide<br />

di soggetti normali, più raramente la lingua,<br />

le narici, il tratto intestinale; la colonizzazione<br />

di epiteli umani è resa possibile<br />

dall’adesione alle cellule epiteliali mediante<br />

fimbrie o catene di polisaccaridi. È inoltre<br />

dimostrata la loro capacità di aderire a

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