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Toracica Medicina - SIMeR

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AggiornAmenti di terAPiA n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n<br />

30 <strong>Medicina</strong> <strong>Toracica</strong> • 1/2009<br />

è formato da una catena β trans membrana<br />

di 145 KDa e una catena α, extracellulare<br />

di 50 KDa.<br />

La regione extracellulare è costituita da un<br />

dominio altamente conservato costituito<br />

da 500 aminoacidi (SEMA) che è coinvolto<br />

nel legame con il ligando e nella dimerizzazione<br />

del recettore; da un dominio di 80<br />

aminoacidi ricco in residui cisteinici, noto<br />

come MRS (Met-Related Sequence) e da<br />

una regione a struttura simile alle immunoglobuline<br />

(IPT). Nella regione intracellulare<br />

si distinguono una porzione juxtamembrana<br />

che contiene residui coinvolti<br />

nella deregolazione e ubiquitinazione del<br />

recettore; il domino tirosin-chinasico contenente<br />

due residui tirosinici in posizione<br />

1234 e 1235 che, fosforilati, mediano l’attività<br />

catalitica; e una regione C-terminale in<br />

cui sono presenti altre due tirosine (1349<br />

e 1356) che, fosforilate, sono responsabili<br />

dell’attivazione di un sito multifunzionale<br />

attivo nel reclutamento di molteplici mediatori<br />

intracellulari (tra cui oncogeni quali<br />

SRC, RAS, PI3K, il fattore di trascrizione<br />

STAT3 e i mediatori GRB2, SHC and Gab1).<br />

Attraverso l’attivazione della via di segnale<br />

di MET è, così, reclutato un ampio pannello<br />

di mediatori intracellulari che, infine,<br />

sono responsabile della induzione della<br />

Crescita Invasiva. Mentre in condizioni<br />

fisiologiche questo processo è eseguito in<br />

modo transiente, nelle cellule tumorali è<br />

costitutivamente attivo con conseguente<br />

prolungamento del segnale dei mediatori<br />

secondari.<br />

La sovraespressione di MET nel cancro è<br />

principalmente dovuta alla sovraregolazione<br />

trascrizionale indotta da condizioni<br />

sfavorevoli del microambiente circostante<br />

il tumore. Una bassa tensione di ossigeno<br />

- condizionante ipossia tessutale - è<br />

stata identificata come una delle principali<br />

cause di aumentata trascrizione e sintesi<br />

di MET indotta dalla attivazione del suo<br />

promotore. L’iperespressione di MET e la<br />

successiva attivazione del programma di<br />

Crescita Invasiva conseguente ad ipossia si<br />

configurano, evidentemente, come eventi<br />

tardivi nel corso della progressione neoplastica:<br />

avvengono cioè, quando la vascolarizzazione<br />

diventa insufficiente rispetto<br />

alle dimensioni raggiunte dalla massa tumorale.<br />

L’attivazione di MET può anche essere<br />

conseguente ad amplificazione genica,<br />

ovvero incremento del numero di copie<br />

di un piccolo frammento cromosomico in<br />

cui è contenuta la sequenza del gene. Una<br />

notevole amplificazione di MET è descritta<br />

nel carcinoma broncogeno non a piccole<br />

cellule (Non-Small Cell Lung Cancer,<br />

NSCLC), resistente alla terapia con inibitori<br />

di EGFR (erlotinib e gefitinib). Il riscontro<br />

di amplificazione di MET nel NSCLC si<br />

associa, inoltre, ad un andamento clinico<br />

più aggressivo e ad prognosi complessivamente<br />

(in termini di sopravvivenza e intervallo<br />

libero da malattia) peggiore.<br />

L’attivazione del recettore conseguente a<br />

mutazioni somatiche è un evento riportato<br />

raramente nei tumori primitivi in generale;<br />

frequenze non trascurabili - circa il 12% dei<br />

casi - sono, invece, riportate nel NSCLC e<br />

nel carcinoma a piccole cellule (Small Cell<br />

Lung Cancer-SCLC).<br />

Attivazione di MET ed emostasi<br />

L’attivazione di MET comporta effetti rilevanti<br />

sul sistema angiogenetico e sulla<br />

cascata della coagulazione. Sono stati ampiamente<br />

dimostrati gli effetti pro-angiogenetici<br />

conseguenti alla attivazione del<br />

recettore: tali effetti favoriscono e cooperano<br />

nel processo di crescita invasiva. Essi<br />

intervengono, infatti, nel promuovere lo<br />

sviluppo della massa neoplastica e, soprattutto,<br />

l’embolizzazione maligna a distanza.<br />

L’effetto pro-angiogenetico fornisce un razionale<br />

rilevante per l’associazione di inibitori<br />

di MET a farmaci antiangiogenetici:<br />

la riduzione dell’apporto sanguigno con<br />

conseguente ipossia tessutale indurrebbe,<br />

se non contrastata adeguatamente, una<br />

iperattivazione della via di segnale di MET<br />

e, in ultimo, del processo di invasione e<br />

metastatizzazione.<br />

Inoltre è stato dimostrato che l’attivazione<br />

di MET ha effetti importanti sul sistema<br />

coagulativo. Già nel 1865 Armand<br />

Trousseau aveva descritto l’associazione<br />

clinica tra lo sviluppo di neoplasie e le alterazioni<br />

della coaugulazione. La sindrome<br />

di Trousseau comprende fenomeni di<br />

coagulazione intravascolare disseminata

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