con implementazioni <strong>di</strong>verse; si possono trovare numerose analogie tra le tecnologie introdotte delle due compagnie. Nella virtualizzazione della CPU, sia Intel che AMD introducono nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> funzionamento del processore e nuove istruzioni per gestirle, e inoltre utilizzano una nuova struttura dati nel processore (la VMCS <strong>di</strong> Intel e il VMCB <strong>di</strong> AMD) per salvare e caricare lo stato della CPU relativo a una macchina virtuale. Nella MMU virtualization, le due compagnie sfruttano tecniche d’in<strong>di</strong>rizzamento simili: l’Extended Paging <strong>di</strong> Intel equivale sostanzialmente al Nested Paging <strong>di</strong> AMD, perché entrambi introducono un nuovo livello <strong>di</strong> address translation nell’hardware, e utilizzano soluzioni equivalenti per gestire la TLB (la VPID <strong>di</strong> Intel corrisponde alla Tagged TLB <strong>di</strong> AMD). Nonostante le analogie riscontrabili, ritengo che l’introduzione da parte <strong>di</strong> Intel e AMD <strong>di</strong> queste nuove tecnologie <strong>di</strong> supporto hardware, abbia aiutato molto lo sviluppo e l’evoluzione in tempi recenti della virtualizzazione, portando l’esecuzione <strong>di</strong> una macchina virtuale quasi alla pari con l’esecuzione nativa. Ciò ha contribuito in maniera rilevante anche alla <strong>di</strong>ffusione sempre più rapida della virtualizzazione: molte imprese, nei loro piani economici, hanno previsto un utilizzo massiccio <strong>di</strong> questa tecnologia, perché costituisce una soluzione oggi ancor più valida (grazie al supporto hardware <strong>di</strong> Intel e AMD) per ridurre i costi e i consumi legati all’hardware utilizzato, e per gestire quest’ultimo in maniera più sicura ed efficiente. Un’applicazione molto interessante, basata sulla virtualizzazione, che si sta sviluppando in questi anni è il cloud computing, un insieme <strong>di</strong> tecnologie che permettono, sotto forma <strong>di</strong> un servizio offerto da un provider al cliente, <strong>di</strong> archiviare e/o elaborare dati grazie all’utilizzo <strong>di</strong> risorse hardware (o software) <strong>di</strong>stribuite e virtualizzate in rete. Questa tecnologia offre numerosi benefici per gli utenti, e in maniera particolare per le imprese, perché dà loro la possibilità <strong>di</strong> sfruttare le risorse informatiche senza ricorrere a costosi investimenti o a personale specializzato. Con il cloud computing le risorse informatiche <strong>di</strong>ventano elastiche, perché si possono aumentare o <strong>di</strong>minuire in base alla necessità, e sono tenute sempre aggiornate, con conseguenti vantaggi in termini <strong>di</strong> scurezza e performance. Nel prossimo futuro, quin<strong>di</strong>, un numero sempre crescente <strong>di</strong> aziende tenderà ad adottare strategie <strong>di</strong> virtualizzazione dei propri sistemi informatici; la costante evoluzione delle tecnologie <strong>di</strong> Intel e AMD, in collaborazione con le compagnie produttrici <strong>di</strong> hypervisor, porterà notevoli miglioramenti al funzionamento dell’ambiente virtualizzato. Una macchina 86
virtuale avrà performance alla pari, se non superiori, a quelle <strong>di</strong> una macchina reale, con tutti i vantaggi che si otterranno dalla possibilità <strong>di</strong> lavorare su una piattaforma virtualizzata sempre più economica, sicura e affidabile. 87