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impresa sociale - Euricse

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INTRODUZIONE<br />

Maria Rosaria Garofalo<br />

stabilità economica delle imprese sociali sostengono e diff ondono le<br />

motivazioni ad off rire un alto eff ort lavorativo o tempo per trasferire<br />

liberamente conoscenze in questo se ore e per accompagnare il<br />

processo di innovazione produ iva o organizzativa; un orientamento<br />

redistributivo della policy <strong>sociale</strong> genera eff e i di spiazzamento<br />

sull’intensità della ricerca di lavoro individuale e diff onde modelli<br />

di “pigrizia”, indebolisce gli incentivi delle pari opportunità e rafforza<br />

modelli di ruoli diseguali all’interno della famiglia, ecc. In terzo<br />

luogo, il benefi cio individuale si sostiene se genera un benefi cio<br />

colle ivo, poiché la produzione stabile di servizi di rilevanza <strong>sociale</strong><br />

(che è l’output dell’<strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong>) produce un benefi cio per la colle<br />

ività (o per una sua parte) e, a sua volta, è la distribuzione di questo<br />

benefi cio che raff orza la capacità di produrre dell’<strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong>.<br />

In quarto luogo, il risultato eff e ivo di un processo di retroazione<br />

è un equilibrio multiplo in cui contano i processi di produzione del<br />

risultato (outcome), le motivazioni so ostanti al comportamento e la<br />

percezione e l’a ribuzione di valore a quel risultato.<br />

Ovviamente, la lista dei processi di retroazione (e del loro impa o<br />

sul sentiero di cambiamento) non si ferma qui. In sintesi, le ipotesi<br />

che servono a spiegare l’<strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong> come un’innovazione istituzionale<br />

per lo sviluppo sono quelle dell’economia (neo)evolutiva<br />

(Dopfer et al., 2004; Wi , 2003, 2006). Essa spiega il cambiamento<br />

economico come un processo che parte dal livello meso, che è defi -<br />

nito da una (nuova) regola o da un’idea “generica”, che può essere<br />

“a ualizzata” in modi diff erenti a seconda delle possibili azioni degli<br />

agenti nei vari domini (interazioni tra agenti, relazioni tra agenti<br />

e beni, ecc.). Ciò signifi ca che un’innovazione introdo a al livello<br />

meso retroagisce sui comportamenti micro e produce conseguenze<br />

macro: il processo di cambiamento segue tre fasi che consistono,<br />

rispe ivamente, nell’emergenza di una nuova regola, nella sua<br />

adozione e ada amento a raverso un apprendimento, e nella sua<br />

“sopravvivenza”. Tu avia, poiché la capacità di apprendimento (ad<br />

esempio, la percezione delle nuove opportunità e dei benefi ci off erti<br />

dalla nuova regola) è limitata ed è infl uenzata dalle cara eristiche<br />

culturali (credenze, conoscenze non rifl esse, abitudini, ma anche<br />

valori etici, norme, motivazioni, sentimenti, ecc. Tabellini, 2005), il<br />

sentiero di sviluppo non è deterministico ed amme e la possibilità<br />

di cambiamenti, eterogeneità ed imperfezioni.<br />

3. Analogamente agli spostamenti sul piano teorico e metodologico,<br />

il ruolo crescente del terzo se ore e sopra u o la sua ricca artico-<br />

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