impresa sociale - Euricse
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EFFICIENZA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DEL “FARE” IMPRESA SOCIALE: UN CONFRONTO<br />
Adalgiso Amendola, Roberta Troisi<br />
riferimento è quella economica, e dunque non corrisponde alla<br />
nozione giuridica di <strong>impresa</strong> commerciale; intendendosi per attività<br />
commerciale un’a ività imprenditoriale che culmina nella<br />
defi nizione di un prezzo di mercato realizzata a raverso criteri<br />
di economicità della gestione;<br />
la fi nalità di utilità <strong>sociale</strong> o non di utilità <strong>sociale</strong> dell’a ività,<br />
riferita, a seconda dei profi li, alle indicazioni generiche o alle indicazioni<br />
tassative contenute nella normativa.<br />
TABELLA 1 - CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI NONPROFIT<br />
Utilità<br />
<strong>sociale</strong><br />
No utilità<br />
<strong>sociale</strong><br />
Attività commerciale Att. non commerciale<br />
a) Assoc. <strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong><br />
Assoc. non riconosciuta <strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong><br />
Società capitalistiche <strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong><br />
Società di persone <strong>impresa</strong> <strong>sociale</strong><br />
Cooperative sociali tipo A<br />
c) Enti associativi<br />
Promozione <strong>sociale</strong><br />
Cooperative sociali di tipo B<br />
b) Onlus (eccetto cooperative<br />
sociali)<br />
d) Enti associativi e non<br />
associativi<br />
La tabella 1 sintetizza, in un certo senso, quella che potremmo defi<br />
nire la tassonomia funzionale del legislatore, nella misura in cui<br />
fa riferimento, come si è de o, sia alla natura, commerciale o non<br />
commerciale, sia alle fi nalità - di utilità <strong>sociale</strong> o no - dell’a ività. Da<br />
essa emerge un quadro cara erizzato fondamentalmente da due elementi.<br />
Il primo è che appare evidente la grande libertà di forme che<br />
il legislatore abbina all’obie ivo di utilità <strong>sociale</strong>, riconoscendo: (i)<br />
in presenza di a ività non commerciale un’ampia libertà di utilizzo<br />
di tu e le forme organizzative previste dal Libro I del codice civile<br />
(quadrante II); (ii), nel caso di a ività commerciali, una completa<br />
libertà di scelta della forma organizzativa, estesa anche alle tipologie<br />
giuridico-organizzative previste nel Libro V (quadrante I). Il secondo<br />
è che, d’altro canto, quando non sia ravvisabile una fi nalità di utilità<br />
<strong>sociale</strong> - puntualmente individuate nella normativa - il criterio<br />
sogge ivo sembra prevalere su quello funzionale. Ciò nel senso che<br />
è sopra u o alla tipologia della forma organizzativa in sè che sembra<br />
associarsi, se del caso, un qualche regime di premialità o di favor<br />
legislativo. Un’opzione questa che vale sia per le a ività commerciali<br />
(quadrante III), sia per le a ività non commerciali (quadrante IV).<br />
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