Capitolo 1 Descrizione generale delle caratteristiche ... - Alpi Orientali
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Piano di gestione dei bacini idrografici <strong>delle</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Orientali</strong><br />
Fra le altre, la direttiva ha tra le proprie finalità quella di definire un quadro di riferimento da<br />
utilizzare per il raggiungimento, entro il 2015, di uno stato “buono” dei corpi idrici avendo come<br />
riferimento parametri ecologici, idrologici e chimico-fisici.<br />
Per il raggiungimento dell’obiettivo è quindi necessaria una analisi <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> <strong>delle</strong><br />
acque superficiali e sotterranee dei distretti / bacini idrografici procedendo, nell'ambito di tale<br />
processo di caratterizzazione <strong>delle</strong> acque superficiali, dei fiumi, dei laghi, <strong>delle</strong> acque marinocostiere<br />
e <strong>delle</strong> acque di transizione, alla loro tipizzazione e all'individuazione dei corpi idrici<br />
(che rappresentano le unità fisiche di riferimento per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />
ambientali).<br />
Tale attività ha avuto luogo, per il bacino dell’Adige, secondo una metodologia comune, basata<br />
su alcune <strong>caratteristiche</strong> naturali, geomorfologiche, idrodinamiche e chimico-fisiche che<br />
identificano i tipi per ciascuna categoria di acque superficiali, che viene descritta nell’allegato 1<br />
della Relazione Generale del Piano.<br />
Detta in sintesi, la metodologia usata per la tipizzazione parte dal lavoro svolto dal CEMAGREF<br />
(Centre National du Machinism Agricole, du Genie Rural, des Eaux et des Forets) per la Francia<br />
e si sono applicati anche per il bacino del fiume Adige due livelli di approfondimento basati in<br />
primo luogo su una discriminazione <strong>delle</strong> aree (definizione di idroecoregioni, da qui in poi HER)<br />
basata sulla differenza <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> chimiche, fisiche e biologiche ed in secondo luogo<br />
su una catalogazione dei tipi fluviali, contenuti in ciascuna HER, sulla base di un ristretto<br />
numero di variabili non incluse nella definizione <strong>delle</strong> HER stesse.<br />
1.2.1. Livello 1: idroecoregioni (HER)<br />
Il CEMAGREF, basandosi sulle differenze geografiche/geologiche/topologiche di massima, ha<br />
individuato a livello europeo numerose idroecoregioni di cui 21 interessano l’Italia.<br />
Il bacino del fiume Adige è interessato dalle seguenti 3 idroecoregioni :<br />
- <strong>Alpi</strong> Centro-<strong>Orientali</strong> (INNER ALPS – E);<br />
- Prealpi e Dolomiti (CALCAREOUS SOUTHERN ALPS AND DOLOMITES);<br />
- Pianura Padana (PO PLAIN).<br />
Nell’individuazione <strong>delle</strong> idroecoregioni la prima distinzione è stata fatta tra <strong>Alpi</strong> e Pianura<br />
Padana. Le <strong>Alpi</strong> sono state a loro volta suddivise secondo lo schema della geologia classica nei<br />
tre gruppi geografici: Meridionali, Centrali ed <strong>Orientali</strong>. La terza HER del bacino è l’area <strong>delle</strong><br />
Dolomiti, che si differenzia litologicamente dalle <strong>Alpi</strong> <strong>Orientali</strong> per la prevalenza <strong>delle</strong> rocce<br />
carbonatiche di calcio e magnesio (dolomie).<br />
Bacino del fiume Adige<br />
<strong>Descrizione</strong> <strong>generale</strong> <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> del bacino idrografico dell’Adige<br />
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