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Capitolo 1 Descrizione generale delle caratteristiche ... - Alpi Orientali

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Piano di gestione dei bacini idrografici <strong>delle</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Orientali</strong><br />

acquifero indifferenziato il più possibile omogeneo, contenente una falda freatica libera di<br />

scorrere verso i limiti scelti.<br />

Tale impostazione permette di ottenere come elementi di ricarica le acque provenienti dalle<br />

aree montuose, dalle valli montane e dalle dispersioni dei corsi d’acqua nel tratto di alta pianura<br />

(oltre ovviamente agli afflussi provenienti dalle precipitazioni e dalle pratiche irrigue). Le uscite<br />

dal bacino invece, sono rappresentate dalle risorgive (e dai conseguenti fiumi) e dall’infiltrazione<br />

profonda nel complesso sistema di acquiferi multifalda. Questo sistema di input-output, è<br />

delimitato lateralmente da assi di drenaggio che “catturano” l’acqua presente nel bacino, tramite<br />

direttrici sotterranee obbligate.<br />

Il modello concettuale impostato per l’alta pianura, prevede quindi la suddivisone dei vari bacini<br />

idrogeologici mediante limiti a carico dipendente dal flusso per la porzione settentrionale e<br />

meridionale, e limiti a flusso imposto per quanto concerne i confini laterali tra bacini contigui.<br />

Per quanto riguarda invece la media e bassa pianura non sono ancora stati individuati dei limiti<br />

al contorno, in quanto l’idrogeologia di questa porzione di pianura non permette di tracciare<br />

limiti idrogeologici ben definiti, e la suddivisione in bacini sarà impostata prendendo in<br />

considerazione la geomorfologia e le <strong>caratteristiche</strong> <strong>delle</strong> alluvioni; utili a tal proposito saranno i<br />

risultati dello “Studio particolareggiato sullo stato e la dinamica degli acquiferi regionali”, ai sensi<br />

dell’art. 21 della LR 30/01/2004 n.1, in corso di realizzazione.<br />

1.7.3. Identificazione e rappresentazione dei corpi idrici sotterranei<br />

L'attività di monitoraggio svolta negli ultimi anni in provincia di Bolzano dalla Pubblica<br />

Amministrazione sullo stato di qualità <strong>delle</strong> acque sotterranee ha riguardato, in modo<br />

particolare, gli acquiferi che garantiscono l'approvvigionamento idropotabile a più di 5000<br />

abitanti e quelli <strong>delle</strong> piane di fondovalle, oggetto del maggiore utilizzo e soggetti a rilevante<br />

impatto antropico. Tale attività ha avuto anche come scopo la delimitazione di eventuali zone a<br />

tutela dell'approvvigionamento idropotabile. In applicazione del Decreto Legislativo 152/99, la<br />

Provincia autonoma di Bolzano ha provveduto a individuare, con la LP 8/2002 i “corpi idrici<br />

sotterranei significativi”, che dovranno essere oggetto di regolare monitoraggio, al fine di<br />

rilevarne le <strong>caratteristiche</strong> qualitative e quantitative e le loro ev. variazioni nel corso del tempo.<br />

Bacino del fiume Adige<br />

<strong>Descrizione</strong> <strong>generale</strong> <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> del bacino idrografico dell’Adige<br />

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