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Capitolo 1 Descrizione generale delle caratteristiche ... - Alpi Orientali

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Piano di gestione dei bacini idrografici <strong>delle</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Orientali</strong><br />

tombinature): il corpo idrico viene identificato come fortemente modificato se caratterizzato<br />

da un numero particolarmente significativo di briglie e difese longitudinali ai fini della<br />

protezione di versanti, strade o abitati;<br />

- pesante artificializzazione della morfologia dell’alveo (rettificazioni, canalizzazioni) ed una<br />

considerevole alterazione degli apporti di portata sulla base di regolazioni idrauliche a<br />

monte: il corpo idrico viene identificato come fortemente modificato.<br />

Non vengono considerati come corpi idrici fortemente modificati se la pressione è rappresentata<br />

da una traversa, la cui alterazione principale è la limitazione della portata a valle del manufatto,<br />

e se l’impatto può essere attenuato attraverso il rilascio di un maggior volume di acqua<br />

(deflusso minimo vitale).<br />

Corsi d’acqua in pianura<br />

In linea <strong>generale</strong>, le pressioni idromorfologiche più significative che interessano i corsi d’acqua<br />

in pianura sono costituite da manufatti idraulici come traverse, sostegni, paratoie utilizzate per<br />

la regolazione dei flussi, per usi irrigui, vivificazione, difesa dalle piene, oppure da modificazioni<br />

dell’alveo come rettificazioni, diversioni dell’alveo stesso, arginature, difese spondali.<br />

Nel bacino dell’Adige, al fine di semplificare l’identificazione, i corpi idrici sono stati individuati<br />

come fortemente modificati quando, considerando i casi illustrati, possono essere ricondotti a<br />

queste tipologie:<br />

- attraversamento di aree urbane con tombinature, rettifiche, cementificazione di tratti,<br />

presenza di strade che isolano l’alveo;<br />

- modificazioni per prevalente uso agricolo con arginature, presenza di strade che isolano<br />

l’alveo, rettifiche, tratti pensili, tombinature.<br />

In tutti questi casi il corso d’acqua perde le proprie <strong>caratteristiche</strong> di naturalità, presentando<br />

<strong>caratteristiche</strong> prossime a quelle di un canale artificiale ed il corpo idrico viene identificato come<br />

fortemente modificato.<br />

Sono considerati altresì corpi idrici artificiali tutti i canali artificiali che restituiscano, almeno in<br />

parte, le proprie acque in corpi idrici naturali superficiali e aventi portata di esercizio di almeno 3<br />

m³/s. oppure, vista l’assenza per molti corsi d’acqua di dati di portata, sono considerati di<br />

interesse i corsi d’acqua artificiali aventi un bacino idrografico di almeno 50 km.<br />

L’identificazione dei corpi idrici artificiali è stata completata in tutto il territorio del bacino; quella<br />

per i corpi idrici fortemente modificati invece solo nella Regione del Veneto e nella provincia di<br />

Trento. In Provincia di Bolzano non è stato ritenuto allo stato attuale individuare queste tipologie<br />

particolari di corpi idrici in attesa dell’esito di ulteriori indagini relative ai possibili interventi per<br />

Bacino del fiume Adige<br />

<strong>Descrizione</strong> <strong>generale</strong> <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> del bacino idrografico dell’Adige<br />

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