psicodermatologia - Rivista Nuove Prospettive in Psicologia
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cise, ho suonato più volte e me ne sono andato...”. T.: “Io ero qui e lei non è<br />
venuto; ma, alle sette o alle diciannove?”. G.: “Sono venuto, ho suonato diverse<br />
volte...”. T.: “Sì, Giuseppe, ma l’orario era alle 19,00 e lei è venuto alle<br />
7 di matt<strong>in</strong>a!”. G.: “Oddio... è vero... lapsus... alle sette di matt<strong>in</strong>a”. T.:<br />
“Come mai alle sette?”. G.: “Ora sto ricordando che alle sette... ieri matt<strong>in</strong>a<br />
sono andato a Vasto, dovevo andare con Piero, il mio amico “Salvatore” che<br />
mi prestava dei soldi; ma ieri sono andato... ho anticipato di un giorno e<br />
l’ora... e, ma qui si paga sempre!”. 9. Mary e Gianni, una coppia giovane che<br />
sta uscendo da una crisi, hanno ripreso i loro rapporti, a tutti i livelli, dopo<br />
che i due figli, di 7 e 5 anni, sono stati “educati” a dormire nella loro cameretta.<br />
Qualche volta si svegliano e vanno al lettone ed è una lotta col marito.<br />
Mary dice: “All’improvviso mi sono (s)venuti a svegliare..., cioè venuti... e<br />
mi ha <strong>in</strong>fastidito perché stavo sognando e ho detto loro: ‘Non dovete venire<br />
a disturbarmi’”. 10. La signora Ad<strong>in</strong>a, che ora sta meglio, ha avuto grossi<br />
problemi di conflitto con sua madre e con la suocera. Ora le cose vanno meglio,<br />
vive da sola col marito e due figli, ma le sue gelosie non si<br />
placano.Trova sempre problemi esterni per canalizzare e proiettare ancora i<br />
suoi conflitti <strong>in</strong>terni. Una sua amica le racconta che il suo fidanzato, che lei<br />
conosce, fa tanti regali alla cognata: “Oddio i regali che le fa!- mi ha detto<br />
Ad<strong>in</strong>a... Comunque, a proposito, l’altra matt<strong>in</strong>a, dottore, mia suocera ha<br />
aperto la porta e si è trovato <strong>in</strong> mazzo di suocere... di rose!”. 11. Medea, 35<br />
anni, stava così male che non riusciva a staccarsi dal figlioletto di 2 anni e nel<br />
periodo del “caso-Cogne” sentiva che “doveva farlo”... Ha rischiato di uccidere<br />
il suo bamb<strong>in</strong>o Ulrik ma, con la psicoterapia il problema si è risolto.<br />
Ormai la separazione dal figlioletto andava avanti tanto che Ulrik frequentava<br />
la Scuola Materna e si avvic<strong>in</strong>avano le vacanze estive. Medea ha sempre<br />
paura del distacco di Ulrik, o meglio, da Ulrik. La scuola, quell’anno si chiudeva<br />
il 5 giugno per le elezioni e lei mi dice: “Dottore, da maggio va bene la<br />
matt<strong>in</strong>a la seduta perché l’asilo si chiude il 5 maggio!”. T.: “Perché, si chiude<br />
prima?”. M.: “No, dottore... ho sbagliato...”. 12. Ulderico, 28 anni, un giovane<br />
analizzando, <strong>in</strong> conflitto d<strong>in</strong>amico con il Terapeuta, racconta questo sogno,<br />
durante il percorso <strong>in</strong> cui sta per “confrontarsi” con il fantasma padre/<br />
terapeuta. Accettazione del valore e contemporanea svalutazione dell’identificazione<br />
transferale. Un lapsus attraverso il racconto di un sogno di<br />
transfert. U.: “Dottore, ho sognato che c’era una persona con un vestito moderno<br />
e aveva il volto che assomigliava a un mio vic<strong>in</strong>o di casa (come un familiare),<br />
Alberto, e aveva gli occhi scusi... e i capelli bianchi... un po’ come<br />
lei! Che macello”. 13. Franco, 25 anni, al primo colloquio, viene accompagnato<br />
da una sorella, la quale rimane <strong>in</strong> sala d’attesa... Mentre espone il suo<br />
problema di alcol e dipendenze varie afferma che, prima di venire <strong>in</strong> famiglia<br />
hanno discusso e la sorella ha voluto accompagnarlo: “Infatti, di là c’è<br />
mia ma..., cioè mia sorella” (la sorella ha 44 e le ha fatto quasi da mamma!).<br />
Chiarisce, durante il colloquio, dopo il lapsus, che, <strong>in</strong> effetti, non sa bene<br />
quale delle due sia la “vera” madre... 14. Vera, 33 anni, problemi di “sudorazione”<br />
alle mani e con prurito psicosomatico. Durante un colloquio, lei chiusa<br />
e alessitimica, parlando dei risultati ottenuti, per la prima volta ne parla<br />
apertamente e “<strong>in</strong>trecciando la l<strong>in</strong>gua” dice: “Dottore, ho talmente tatto<br />
ottenuto... oddio!... Ho tratto tanto beneficio dalla cura che non ci credo!”.<br />
15. Luigi, 33 anni, <strong>in</strong>gegnere, è <strong>in</strong> terapia da due anni per problemi ossessivi.