CarFleet n. 35 - LeasePlan

Tecnologia
Gomme e soluzioni
per affrontare l’inverno
Molte sono le innovazioni che consentono mobilità, comfort e sicurezza anche nella brutta stagione.
Dalle gomme invernali alle catene, ai “ragni”, alle gomme termiche e ai “calzini”.
In questo servizio tracciamo un piccolo itinerario, dedicato a fleet manager e driver aziendali,
fra i dispositivi che facilitano la guida in condizioni climatiche avverse
La stagione invernale è sempre
fonte di preoccupazioni per gli
automobilisti: strade bagnate,
innevate o ghiacciate sono un limite,
spesso imprevedibile, alla mobilità. I
più classici prodotti automobilistici
per questa stagione sono i pneumatici
“invernali”. Abbiamo volutamente
evitato la definizione “da neve” perché
le caratteristiche dei prodotti dell’ultima
generazione sono tali da consentirne
l’impiego per tutto l’inverno.
Grip, questo sconosciuto
Le Case costruttrici consigliano, specialmente
nelle regioni settentrionali
e nelle aree montane del Paese, di
montare queste gomme verso inizio
novembre e toglierle a primavera, o
addirittura di organizzarsi con due
set, uno con gomme “estive” sulle
ruote in lega, ed uno “invernale” su
ruote in acciaio, evitando così corro-
Le gomme invernali sono disponibili anche per le “supercar”
CarFleet gennaio 2010
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sioni sui cerchi più delicati. È ormai
molto difficile distinguere il tipo di
coperture dell’auto che si sta guidando;
i battistrada hanno infatti eliminato
i profondi intagli laterali ed i disegni
a blocchi che generavano rumorosità
e vibrazioni. Al loro posto ci sono scolpiture
molto simili a quelle “estive”,
spesso direzionali o asimmetriche,
che espellono meglio neve e fanghiglia.
La trazione sulla neve è garantita
da una lamellatura molto estesa, che
rende i blocchetti più flessibili a
garanzia del grip. In aiuto intervengono
pure le mescole “termiche” che
non si induriscono come le progenitrici,
ma si attivano a temperature attorno
ai 7°/8° C mantenendo inalterate
le loro proprietà anche sotto lo zero. I
prodotti sono poi differenziati con
codici di velocità differenti, per renderli
adatti a vetture di ogni potenza,
con qualificazioni T, H e V. La doman-
da di pneumatici invernali è molto
forte, specialmente nelle nazioni centro-europee,
e spinge i costruttori a
proporre modelli costantemente
aggiornati. La sfida non è limitata alle
sole marche di prima fascia; anche
nomi poco conosciuti fanno parte
dell’offerta dei gommisti, spesso con
prezzi vantaggiosi.
Catene
Un’opinione da sfatare, comune fra i
possessori di vetture a trazione integrale
o di Suv, è che bastino le 4
ruote motrici per dare mobilità sulla
neve. Purtroppo per i budget dei loro
possessori anche queste vetture
richiedono gomme specifiche, particolarmente
per le situazioni di frenata.
Se un set di coperture invernali
sembrasse troppo caro, l’alternativa
è rappresentata dalle catene. La
ricerca del minor prezzo può portare
all’acquisto di prodotti di qualità scadente,
realizzati con acciai non legati
(il migliore è quello al nichel-cromo)
che si usurano con facilità e le cui
maglie si strappano facilmente sotto
sforzo. Una garanzia viene dalla marcatura,
con il numero di omologazione
ed il marchio dell’ente certificatore,
resa obbligatoria dal 2002 dal
Ministero dei Trasporti. La forma raccomandata
è quella a rombi, possibilmente
asimmetrici, per coprire la
massima parte dell’area di contatto.
La sezione delle maglie ha la sua
importanza, visto che più angoli ci
sono, più è facile la presa sul ghiaccio.
Dunque le maglie a D sono da
preferirsi a quelle rotonde.