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CarFleet n. 35 - LeasePlan

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Prova su strada<br />

L’Alfa Romeo 159 è, a detta di<br />

noti designer e del vasto<br />

pubblico automobilistico,<br />

una delle berline più belle che<br />

siano uscite dagli stabilimenti del<br />

Biscione negli ultimi anni.<br />

Dall’esordio, che risale al 2005, la<br />

159 è stata aggiornata, alleggerita<br />

e, quel che più conta, rivitalizzata<br />

con l’introduzione di motori più<br />

brillanti come si conviene a un<br />

marchio a vocazione sportiva che<br />

porta il glorioso nome di Alfa<br />

Romeo.<br />

Novità sotto il cofano<br />

Il modello scelto per la nostra<br />

prova su strada è quello siglato<br />

2.0 JTDm, turbodiesel common-rail<br />

di 1.956 cc con 170 cavalli e 360 Nm<br />

di coppia massima. È proprio il<br />

motore a rappresentare la novità di<br />

questo modello che in precedenza<br />

disponeva dell’altra unità 1.9 JTDm<br />

sviluppata con due diverse potenze<br />

da 120 e 150 cv.<br />

Ora con il nuovo 2 litri la 159 ha<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

46<br />

acquistato sprint (da 0 a 100 in<br />

8,8”) e una velocità massima interessante<br />

(218 km/h): i 170 cv si<br />

dimostrano quindi più che sufficienti<br />

per regalare una guida divertente<br />

considerando il peso complessivo<br />

di poco superiore a 1.500<br />

kg. La sorpresa vera semmai viene<br />

dai consumi: secondo i dati della<br />

Casa la 159 2.0 JTDm nella versione<br />

Progression è in grado di percorrere<br />

più di 18 km con un litro di gasolio<br />

nel ciclo misto (con 142 gr/km di<br />

CO 2 ), un dato che risulta molto<br />

interessante per una vettura di<br />

queste dimensioni e con prestazioni<br />

brillanti.<br />

Il motore si sviluppa come naturale<br />

evoluzione del precedente 1.9<br />

JTDm, con una cilindrata che passa<br />

da 1.910 a 1.956 cc. Omologato<br />

Euro 5, è dotato di filtro antiparticolato<br />

ed ha un rapporto di compressione<br />

ridotto da 17,5:1 a 16,5:1.<br />

Dispone di candelette “low voltage”<br />

che consentono di avviare il<br />

motore con tempi di preriscalda-<br />

mento minimi. Inoltre il turbo è a<br />

geometria variabile e la coppia di<br />

360 Nm è a disposizione già a partire<br />

di 1.750 giri al minuto, il che<br />

consente di riprendere da basse<br />

velocità senza dovere fare un<br />

eccessivo ricorso al cambio, un<br />

ottimo manuale a 6 marce.<br />

I frutti di quest’operazione di<br />

aumento della potenza del motore<br />

della 159 JTDm si vedono soprattutto<br />

quando si devono affrontare percorsi<br />

tortuosi dove l’assetto rigido<br />

della vettura e l’azione del servosterzo<br />

idraulico regalano una spiccata<br />

brillantezza di guida. Il motore<br />

dai 2 mila giri in su offre il meglio di<br />

sé “tirando” senza buchi di potenza<br />

fino ai 5 mila giri.<br />

Il suo ruggito entra nell’abitacolo,<br />

un particolare che piace al tradizionale<br />

pilota Alfa Romeo. L’assetto<br />

rigido ha il pregio di cancellare del<br />

tutto il rollio e di permettere a chi<br />

sta al volante di disegnare traiettorie<br />

precise nelle curve senza dovere<br />

mai correggerle.<br />

Il motore 2.0 common-rail da 170 cavalli garantisce alla berlina del “biscione” un comportamento sportivo, ma dai consumi contenuti

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