Laudonio A., Rastrellamento di azioni, delisting ed ... - Diritto Bancario
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accesso all’informazione (39) . In particolare, è orientamento unanime e pacifico quello<br />
secondo cui gli illeciti previsti dagli artt. 184 e 187-bis, comma 1°, TUF siano <strong>di</strong> natura<br />
propria, nonostante il testo <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>sposizioni sembri deporre nel senso che chiunque<br />
possa commetterli (40) : invero, solo chi sia in possesso delle inform<strong>azioni</strong> privilegiate “in<br />
ragione” <strong>di</strong> un rapporto qualificato con l’emittente (o con un altro insider) può porre in<br />
essere le condotte sanzionabili.<br />
Questo legame funzionale rappresenta l’in<strong>di</strong>spensabile antec<strong>ed</strong>ente logico-causale che<br />
fa oltrepassare la soglia dell’illiceità a comportamenti altrimenti consentiti, fornendo<br />
all’interprete il più solido aggancio circa la necessaria provenienza esterna delle<br />
inform<strong>azioni</strong> (41) : solo per effetto dell’esistenza e dell’attuazione del rapporto (organico,<br />
societario, lavorativo, professionale...) con l’emittente l’informazione giunge al soggetto<br />
<strong>ed</strong> incide sul suo processo decisionale. Come detto, è questa contiguità a definire la<br />
posizione <strong>di</strong> potenziale privilegio (42) , che <strong>di</strong>viene a sua volta attuale nel momento della<br />
trasmissione del dato cognitivo (43) , e pertanto la fortuità del contatto con la fonte<br />
dell’informazione non espone l’informato ad alcun <strong>di</strong>vieto o sanzione.<br />
Ciononostante, se ci si fermasse a questa constatazione, il market egalitarianism in tutte<br />
le sue varie declin<strong>azioni</strong> si potrebbe facilmente riaffacciare nel percorso interpretativo,<br />
(39) Anche il complesso <strong>di</strong> talune norme attinenti l’informazione societaria denota la speciale<br />
attenzione posta nell’identificazione dei soggetti che possono acc<strong>ed</strong>ere alle inform<strong>azioni</strong> privilegiate<br />
(attraverso la loro iscrizione in appositi registri tenuti dagli emittenti: art. 5 <strong>di</strong>r. 2004/72/CE, art. 115-bis<br />
TUF, artt. 152-bis - 152-quinquies reg. emittenti, com. CONSOB, 28 marzo 2006, n. DME/6027054,<br />
parte VI) e nell’evidenziazione delle oper<strong>azioni</strong> che taluni <strong>di</strong> loro possono effettuare (c.d. internal<br />
dealing: art. 6 <strong>di</strong>r. 2004/72/CE, art. 114, comma 7°, TUF, artt. 152-sexies - 152-octies reg. emittenti, com.<br />
CONSOB, 28 marzo 2006, n. DME/6027054, parte VII) al triplice e combinato scopo <strong>di</strong> rendere più<br />
visibili al mercato le loro scelte <strong>di</strong> investimento, <strong>di</strong>ssuaderli dall’indebito sfruttamento delle inform<strong>azioni</strong><br />
che hanno acquisito, <strong>ed</strong> agevolare le indagini delle autorità competenti in merito alla commissione <strong>di</strong><br />
abusi <strong>di</strong> mercato. Per ulteriori consider<strong>azioni</strong>, si rinvia agli autori citati supra, sub nt. 8.<br />
(40) Prima ancora della consacrazione normativa del 1991, SEMINARA, Insider tra<strong>di</strong>ng (nt. 1), 135,<br />
sottolineava che “tra l’ambito delle conoscenze <strong>di</strong> cui è vietato l’utilizzo in borsa e quello dei soggetti<br />
attivi si delinea dunque quasi una sorta <strong>di</strong> rapporto inversamente proporzionale, poiché la maggiore<br />
estensione del primo rende opportuna una delimitazione del secondo”, anticipando nei fatti la scelta poi<br />
operata dal legislatore <strong>di</strong> configurare il reato come proprio.<br />
(41) Cfr. le concor<strong>di</strong> opinioni <strong>di</strong> F. MUCCIARELLI, Commento all’art. 184 TUF (nt. 1), 2349 ss.;<br />
SGUBBI, TRIPODI (nt. 1), 4 ss.; IID., FONDAROLI (nt. 1), 33 ss.<br />
(42) Non a caso F. MUCCIARELLI, Speculazione, cit., 65, parla <strong>di</strong> “rapporto «privilegiato»”,<br />
riferendo questo attributo all’elemento della fattispecie che più <strong>di</strong>rettamente d’ogni altro rappresenta il<br />
presupposto genetico della posizione <strong>di</strong> vantaggio informativo.<br />
(43) Vale la pena precisare che la ricorrenza del presupposto oggettivo del rapporto qualificato<br />
con l’emittente ricorre altresì nella norma dell’art. 187-bis TUF, con cui è stato introdotto l’illecito<br />
amministrativo <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong> inform<strong>azioni</strong> privilegiate. Inoltre, per quanto riguarda le condotte poste in<br />
essere dai c.d. secondary insiders e sanzionate dall’art. 187-bis, comma 4°, TUF, si concorda con<br />
l’autorevole opinione secondo cui, nonostante la <strong>di</strong>sposizione si concentri sull’in<strong>di</strong>viduazione dello stato<br />
soggettivo dell’agente e non menzioni le modalità d’acquisizione dell’informazione, queste ultime non<br />
siano del tutto in<strong>di</strong>fferenti, poiché “essere a conoscenza del carattere privilegiato <strong>di</strong> una parte<br />
dell’informazione implica la <strong>di</strong>retta conoscenza dell’origine dell’informazione o quantomeno la<br />
consapevolezza della provenienza <strong>di</strong> quella informazione da un insider” (il virgolettato appartiene a<br />
FERRARINI (nt. 1), 56).<br />
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