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Laudonio A., Rastrellamento di azioni, delisting ed ... - Diritto Bancario

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In sintesi, l’analisi condotta porta a maturare il convincimento che la <strong>di</strong>sciplina degli<br />

abusi <strong>di</strong> inform<strong>azioni</strong> privilegiate sia percorsa da una logica binaria valida tanto per le<br />

persone fisiche, quanto, mutatis mutan<strong>di</strong>s, per i soggetti giuri<strong>di</strong>ci (59) e che questa logica<br />

possa essere espressa in questi termini: 1) non è antigiuri<strong>di</strong>ca ogni forma <strong>di</strong> sfruttamento<br />

dei propri propositi sul mercato finanziario quando essi siano leciti in partenza; 2) <strong>di</strong><br />

“informazione privilegiata” si può parlare solo in presenza <strong>di</strong> un fenomeno trasmissivo<br />

<strong>di</strong> un dato prec<strong>ed</strong>entemente alieno alla sfera cognitiva del suo percettore (60) e lo<br />

sfruttamento che egli faccia <strong>di</strong> questo dato nel mercato non è abusivo nei limiti in cui<br />

risulta conforme alla sua originaria funzione d’uso (oltre ad essere corrispondentemente<br />

lecito nella misura in cui questa funzione d’uso lo sia).<br />

5. Se si ritenesse <strong>di</strong> poter accogliere l’argomentazione appena svolta, allora si dovrebbe<br />

<strong>di</strong> conseguenza concludere che nel caso qui annotato la condotta posta in essere non può<br />

essere sussunta nella fattispecie <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong> inform<strong>azioni</strong> privilegiate, né, più in<br />

generale, si può formulare alcuna valutazione <strong>di</strong> antigiuri<strong>di</strong>cità in merito ad essa, anche<br />

ad altro titolo: dalla ricostruzione della <strong>di</strong>namica degli eventi operata nel provve<strong>di</strong>mento<br />

non si riesce infatti a desumere alcun in<strong>di</strong>zio che faccia trapelare un pur vago intento<br />

delittuoso degli agenti (nell’accezione rilevante ai fini dell’art. 187-bis, comma 2°,<br />

TUF). Correlativamente, cadono anche i presupposti che consentono <strong>di</strong> comminare alla<br />

società Cremofin s.r.l. la sanzione prevista dall’art. 187-quinquies TUF.<br />

D’altro canto, l’impossibilità <strong>di</strong> riscontrare l’esistenza <strong>di</strong> un’informazione privilegiata<br />

nella vicenda in questione anche a seguito <strong>di</strong> un attento esame della concatenazione<br />

degli eventi prec<strong>ed</strong>enti il lancio dell’o.p.a. priva conseguentemente <strong>di</strong> fondamento <strong>ed</strong><br />

utilità ogni interrogativo sulla sua precisione: anche considerando i fatti alla luce dei<br />

principi espressi dalla <strong>di</strong>r. 2004/25/CE, non vi era alcuna informazione da comunicare;<br />

invero, l’art. 3, par. 1, lett. e) della citata <strong>di</strong>rettiva sancisce che “un offerente può<br />

annunciare un’offerta solo dopo essersi messo in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> poter far fronte<br />

pienamente ad ogni impegno <strong>di</strong> pagamento del corrispettivo in contanti, se questo è<br />

stato offerto [...]” <strong>ed</strong> una simile situazione non poteva certamente <strong>di</strong>rsi concretizzata<br />

prima del 30 marzo 2008, data in cui è stato sottoscritto il time sheet per il<br />

finanziamento dell’acquisto dei titoli. Sebbene tale accordo non presentasse la stessa<br />

efficacia vincolante <strong>di</strong> un contratto preliminare, né potesse essere equiparato<br />

giungere a ritenere punibile in violazione del principio nemo cogitationis poena patitur anche la sola<br />

ideazione del piano criminoso, che <strong>di</strong> per sé non può neppure aspirare ad essere configurata quale<br />

tentativo.<br />

(59) Per questi ultimi, come accennato poc’anzi trattando della norma dell’art. 187-quinquies,<br />

comma 3°, TUF (v. supra, sub nt. 54), deve notarsi il profilo <strong>di</strong>fferenziale consistente nell’inversione<br />

dell’onere probatorio resa possibile dalla loro estraneità alla portata applicativa del principio<br />

fondamentale <strong>di</strong> cui all’art. 27 Cost..<br />

(60) A scanso <strong>di</strong> equivoci, si riba<strong>di</strong>sce ulteriormente che la trasmissione della notizia deve<br />

avvenire nell’ambito <strong>di</strong> una situazione <strong>di</strong> privilegiata prossimità - <strong>di</strong> natura istituzionale o anche<br />

professionale/lavorativa - tra la sua fonte e l’“iniziato” suscettibile <strong>di</strong> porre quest’ultimo in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

utilizzarla in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> preve<strong>di</strong>bile insensibilità ai rischi e <strong>di</strong> ricavarne un profitto parassitario.<br />

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