Edilizia vescovile nella Diocesi di Luni. - Portale di Archeologia ...
Edilizia vescovile nella Diocesi di Luni. - Portale di Archeologia ...
Edilizia vescovile nella Diocesi di Luni. - Portale di Archeologia ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Chiesa antica <strong>di</strong> San Nicolò <strong>di</strong> Caprigliola<br />
Progetto <strong>di</strong> Dottorato<br />
Sebbene le prime notizie della chiesa romanica <strong>di</strong> San Nicolò <strong>di</strong> Caprigliola risalgano al<br />
XV39 secolo, i resti materiali dei corpi <strong>di</strong> fabbrica suggeriscono una datazione ben più antica,<br />
probabilmente attribuibile al XIII secolo. I resti della chiesa, consistenti in un'unica navata<br />
priva <strong>di</strong> copertura, il catino absidale e una torre campanaria, sono collocati a mezzacosta al <strong>di</strong><br />
fuori dell’originario recinto del castrum <strong>vescovile</strong>. Ciò farebbe pensare che essa fosse estranea<br />
al progetto originale del castello e venne e<strong>di</strong>ficata in un secondo momento, in concomitanza<br />
con l’espansione del borgo lungo la linea <strong>di</strong> crinale fiancheggiando l’accesso che conduceva<br />
alla rocca 40 . I corpi <strong>di</strong> fabbrica presentano una buona tecnica costruttiva con conci organizzati<br />
in filari regolari, fatta eccezione per il muro perimetrale nord della navata e la torre che invece<br />
denotano un allestimento più approssimativo. La posteriorità della torre è resa inoltre evidente<br />
dal fatto che, con la sua e<strong>di</strong>ficazione, causò il tamponamento <strong>di</strong> una finestra dell’abside<br />
tutt’ora evidente. L’interno della chiesa doveva essere <strong>di</strong>pinta e decorato da alcuni elementi<br />
decorativi parzialmente riportati alla luce da recenti lavori <strong>di</strong> consolidamento 41 .<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Maria a Sarzana<br />
Nel 1201 il vescovo Gualterio dovendo abbandonare <strong>Luni</strong>, ormai <strong>di</strong>venuta inabitabile a causa<br />
dell’impaludamento del porto e delle aree circostanti stipulò un contratto con i canonici per<br />
ottenere da questi le ren<strong>di</strong>te delle pievi <strong>di</strong> Sant'Andrea e <strong>di</strong> San Basilio al fine <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare una<br />
nuova Cattedrale a Sarzana 42 , città designata ad accogliere la nuova sede Vescovile. La<br />
Chiesa, intitolata a S. Maria, fu collocata proprio al posto dell’antica pieve <strong>di</strong> San Basilio <strong>di</strong><br />
cui fin verso il 1300 manterrà la denominazione assieme a quella della Vergine e l’evento fu<br />
ufficializzato da una bolla <strong>di</strong> Papa Innocenzo III, il 15 marzo 1204 43 , che decretò il<br />
trasferimento della curia. L’opera continuò lentamente con interruzioni e riprese per essere<br />
conclusa attorno alla metà del Trecento 44 . La cattedrale fu e<strong>di</strong>ficata secondo le forme<br />
dell'architettura toscana tardo-gotica con impianto a croce latina, tre navate separate da arcate<br />
su colonne e un'abside maggiore. Ulteriori mo<strong>di</strong>fiche vennero apportate fino al XVII-XVIII<br />
39 BONATTI 1975, p. 123.<br />
40 GUELFI 1980, pp. 189-190.<br />
41 GUELFI 1993, pp. 136-139.<br />
42 Il fatto è documentato da una bolla <strong>di</strong> Papa Innocenzo III (7 Marzo 1203). Il Vescovo Gualtierio aveva chiesto<br />
<strong>di</strong> trasferirsi <strong>nella</strong> pieve <strong>di</strong> San Basilio in Sarzana perché l'antica cattedrale <strong>di</strong> Santa Maria in <strong>Luni</strong> era<br />
pericolante. Sulla chiesa Paleocristiana <strong>di</strong> <strong>Luni</strong> si veda: LUSUARDI SIENA, SANNAZARO, 1995, pp. 191-216<br />
e CAVALLI GHERARDI 1973-1974, pp. 17-146.<br />
43 BONATTI, RATTI 1991, pp. 63-66.<br />
44 BONATTI, RATTI 1991, pp. 112-113.<br />
13