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Edilizia vescovile nella Diocesi di Luni. - Portale di Archeologia ...

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Progetto <strong>di</strong> Dottorato<br />

<strong>vescovile</strong> <strong>di</strong> <strong>Luni</strong>, i quali ricostruirono l’e<strong>di</strong>ficio donandogli una forma biabsidata, con<br />

un’unica navata a tetto a capanna. Con XII secolo infine, la chiesa viene eletta a rango <strong>di</strong><br />

pieve e sottoposta <strong>di</strong>rettamente all’autorità <strong>vescovile</strong> 50 .<br />

Da una prima visione del corpo <strong>di</strong> fabbrica le parti più interessanti sembrano l’abside<br />

mantiene intatte le forme originarie e la facciata che testimonia invece numerosi interventi<br />

integrativi e restauri apportati dal XII secolo ad oggi 51 .<br />

Pieve <strong>di</strong> S. Andrea a Sarzana<br />

La pieve <strong>di</strong> Sant’Andrea, che si trova attualmente al centro dell’antico borgus Sarzanae 52 ,<br />

viene menzionata per la prima volta in un documento del 1137 come sede del Sinodo e il suo<br />

nome ricorre spesso in bolle e privilegi papali del XIII secolo, periodo che vede il<br />

trasferimento della sede <strong>vescovile</strong> da <strong>Luni</strong> a Sarzana. Inizialmente, all’interno della struttura,<br />

si svolgevano le assemblee dei citta<strong>di</strong>ni che vennero poi sostituite dai due Consigli della città:<br />

quello degli Anziani, composto da otto membri, e quello Generale da ventiquattro.<br />

Sebbene attualmente l’interno della chiesa mostri un unico vano rettangolare, alcuni scavi<br />

effettuati dal 1969 al 1973 hanno rivelato che l'impianto antico possedeva tre navate e tre<br />

absi<strong>di</strong> ed il suo corpo era più corto dell'attuale. I documenti rivelano infatti che le sue strutture<br />

sono il frutto <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>fferenti fasi e<strong>di</strong>lizie. Dopo una prima e<strong>di</strong>ficazione presumibile nel XIII<br />

secolo, il Podestà, nel 1330 53 , fece demolire una parte della chiesa per elevare la quota delle<br />

navate e realizzare una torre campanaria. La terza fase iniziò invece nel 1579 quando l'interno<br />

e l'esterno della pieve subirono una completa riorganizzazione a seguito <strong>di</strong> un ulteriore<br />

elevazione delle murature ed un prolungamento delle navate verso est 54 .<br />

Durante l’interpretazione ed il confronto dei dati desunti dall’analisi delle suddette strutture<br />

verrà tenuto in considerazione anche il castello della Brina, eretto, verso la metà del XI<br />

secolo, per il volere del Vescovo <strong>di</strong> <strong>Luni</strong> a <strong>di</strong>fesa e controllo della strada che, proveniente da<br />

Sarzana, proseguiva verso la Pianura Padana e attualmente in corso <strong>di</strong> scavo dall’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa sotto la <strong>di</strong>rezione scientifica del Prof. M. Milanese.<br />

50 VECCHI 2006, pp. 72-83.<br />

51 Si veda VECCHI 2004.<br />

52 Le notizie storiche più antiche riguardanti il "burgus Sarzanae" risalgono 1084 in un documento del monastero<br />

dell'isola del Tino. CONTI 1963, pp. 3-26<br />

53 Si veda BONORA 1975, pp. 123-148<br />

54 MARMORI 2006, pp. 58-71. PISTARINO 1965.<br />

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