Bollettino Diocesano 2010_Testo.pdf - Webdiocesi
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___________________________________________________________ La parola del Vescovo<br />
Spirito Santo e quindi possiamo veramente dire che non abbiamo paura; che<br />
niente e nessuno ci può intimidire; che nessuna situazione ci fa scoraggiare. Anzi:<br />
siamo convinti che, a cominciare da noi stessi, è sempre possibile la conversione e<br />
il cambiamento, perchè la Grazia di Dio è all’opera anche in questi nostri tempi.<br />
E proprio all’annuncio del vangelo della Speranza è dedicata la Lettera pastorale a<br />
cui facevo riferimento e che si intitola: “Annunciare il Vangelo della Speranza nelle<br />
famiglie e tra i giovani”. È breve e non penso sia faticosa da leggere. Vi chiedo<br />
perciò di farlo con attenzione. Leggetela e discutetela insieme. È l’impegno<br />
pastorale specifico di quest’anno. Questa Lettera Pastorale vuole essere un invito a<br />
riflettere e confrontarsi insieme sulla realtà delle nostre famiglie e dei nostri<br />
adolescenti e giovani, vere e proprie “nuove” povertà dei nostri giorni. Ce ne<br />
rendiamo ben conto. C’è, è vero, tanto di buono nelle nostre famiglie e nei nostri<br />
ragazzi e giovani. Lo dobbiamo saper vedere e ringraziarne il Signore. Ma queste<br />
realtà sono anche nervi scoperti della chiesa e della società, punti nevralgici che si<br />
presentano spesso doloranti e confusi. E vanno insieme, famiglie e giovani. Una<br />
realtà chiama l’altra ed ognuna è necessaria all’altra, ha bisogno dell’altra. Lo<br />
squilibrio di una parte si ripercuote sull’altra parte e viceversa. Per questo<br />
dobbiamo pastoralmente affrontare insieme le due questioni, con la chiara<br />
consapevolezza che non parliamo prima di tutto degli “altri”, ma parliamo di noi,<br />
delle nostre famiglie e dei nostri ragazzi.<br />
La lettera pastorale che vi ho scritto è anche uno sprone a pregare, un accorato<br />
appello alla preghiera costante, fiduciosa e concorde, perchè soltanto da lì, da una<br />
preghiera autentica, fatta in comunione con gli altri e a partire da un serio impegno<br />
di vita, possono venire le idee giuste e il coraggio di prendere le decisioni dovute. È<br />
ancora San Paolo a dirci dell’importanza essenziale della preghiera compiuta nel<br />
modo giusto: “Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al<br />
cielo mani pure, senza collera e senza contese.”<br />
Con questa Lettera Pastorale si conclude anche il nostro itinerario pastorale 2005 –<br />
2011 che aveva l’obiettivo di farci consapevoli di dover essere “pronti a rendere<br />
ragione della speranza che è in noi”. Se vi ricordate, questo itinerario pastorale era<br />
stato preceduto dalla mia prima lettera pastorale “Discepoli del Signore” ed era<br />
stato seguito dall’altra lettera pastorale “La Speranza in noi” tutta dedicata alla<br />
formazione. Con questa ultima lettera: “Annunciare il vangelo della Speranza nelle<br />
famiglie tra i giovani” si chiude un ciclo, aprendoci però alle prospettive del<br />
prossimo decennio che nella Chiesa Italiana sarà dedicato all’urgenza educativa.<br />
Carissimi, oltre all’impegno nel leggere e approfondire la mia Lettera Pastorale, tre<br />
sono ancora i punti del nostro programma annuale. Li cito soltanto: - la lettura e<br />
meditazione del libro biblico, la cosiddetta “lectio divina” che quest’anno si farà<br />
sulla I lettera di San Giovanni Apostolo, a partire dal prossimo avvento; - poi la<br />
partecipazione alle catechesi mensili, l’ultimo mercoledì di ogni mese da ottobre ad<br />
aprile a San Romano. Dopo aver affrontato i comandamenti del Signore e l’anno<br />
scorso i sacramenti, quest’anno parlerò del Credo che professiamo ogni domenica;<br />
- infine la preparazione alla giornata mondiale della gioventù che si svolgerà con il<br />
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