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Bollettino Diocesano 2010_Testo.pdf - Webdiocesi

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<strong>Bollettino</strong> <strong>Diocesano</strong> Anno <strong>2010</strong> ___________________________________________________<br />

potremmo anche dire, si può uscire dalla crisi, direi con un deciso passo in avanti<br />

nella linea dell’autentico sviluppo umano. L’economia e la finanza non esistono<br />

infatti per se stesse ma sono uno strumento per raggiungere il fine che è e rimane<br />

sempre la persona umana e la sua piena realizzazione nella dignità.<br />

In altre parole si tratta come si può vedere del compito, della missione dell’Europa<br />

come l’abbiamo delineata poco fa. Il compito e la missione dell’Europa in questa<br />

situazione è trovare il dialogo integrando fede e razionalità moderna, razionalità e<br />

dimensione religiosa trascendente. Proprio la crisi economica è un caso di applicazione, di<br />

concretizzazione del fatto che due correnti culturali separate devono incontrarsi: il positivismo<br />

economico e il mercato da una parte, l’etica che è interna alla razionalità e al pragmatismo<br />

economico dall’altra. Gli ultimi avvenimenti del mercato, in questi ultimi due, tre anni, hanno<br />

mostrato proprio la necessità intrinseca dell’etica per l’’agire economico.<br />

Questo modo di fare e di orientare l’attività dell’uomo, quindi anche l’economica e<br />

la finanza, nella “Caritas in veritate” ha un nome. Esso supera, va oltre e completa<br />

la “solidarietà”: è, fratellanza. La solidarietà in fondo ci fa “sodali”, mentre la<br />

fratellanza indica chiaramente un legame “fraterno”, un vincolo tra gli esseri umani<br />

ben più forte. E la fratellanza è generosa, di per sè e non fa calcoli, permette spazi<br />

di gratuità che non sono possibili quando i soli fini ricercati sono l’efficacia e il<br />

profitto. Efficacia e profitto da una parte, logica della gratuità dall’altra non si<br />

contrappongono però irrimediabilmente. Non è un dualismo insormontabile.<br />

Anzi, nell’integrazione dei due versanti sta forse la novità da saper cogliere in<br />

questo momento congiunturale. La novità, come dice il s. Padre, sarebbe d'introdurre<br />

una logica che fa della persona umana, e in particolare delle famiglie e delle persone realmente<br />

bisognose, il centro e il fine dell'economia. (È ciò che ricorda il Papa nel suo più recente<br />

intervento, del 12 giugno scorso, alla Banca di sviluppo del consiglio d’Europa. E<br />

proprio parlando ad una Banca con finalità sociali, egli dice che realtà di questo<br />

tipo dovrebbero precisamente rispondere all’ideale della fratellanza ed esplorare<br />

spazi in cui la fratellanza e la logica del dono si possano esprimere.)<br />

Amore e verità insieme dunque: una forza dinamica che rigenera i vincoli<br />

interpersonali e che offre una novità reale nel nuovo orientamento della vita<br />

economica e finanziaria.<br />

Sicuramente per uscire dalla crisi sono necessari tutti gli accorgimenti difficili e<br />

complicati di una razionalità economica concreta che ha i suoi meccanismi e le sue<br />

dinamiche. Si richiedono diversi livelli di intervento, da quello delle imprese,<br />

delle banche e della finanza. Indispensabile è poi il livello più propriamente<br />

politico nazionale ed internazionale. Ma tutto dovrebbe mettersi in atto, perchè sia<br />

un vero passo in avanti nella civiltà, provando ad integrare pienamente nel<br />

processo economico l’etica e cioè la dignità della persona umana creata a immagine<br />

e somiglianza di Dio, sapendo che questo significa allargare gli spazi della<br />

razionalità e non invece rinunciare ad essa.<br />

Alla fine comunque, e concludo, bisogna parlare anche delle persone, di noi tutti e<br />

di ciascuno, della responsabilità di ognuno. Una nuova Europa, un’Europa degna<br />

del suo patrimonio di umanità e di cultura, che sia in grado anche in questa<br />

congiuntura storica di indicare la strada dell’autentico sviluppo umano, richiede<br />

uomini e credenti davvero forti: “.... uomini che, attraverso una fede illuminata e vissuta,<br />

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