84 - LE MONTAGNE DIVERTENTI MELLO Il più grande raduno di bouldering in ambiente naturale <strong>Primavera</strong> <strong>2008</strong> BLOCCO LE MONTAGNE DIVERTENTI SPECIALE MELLOBLOCCO - 85
I L BOULDERING Andrea Pavan Il bouldering è l’arrampicata su massi; sport facile da praticare sia per la semplicità delle sue regole, sia per il costo relativamente basso dell’attrezzatura. E’ molto divertente e poco rischioso. In Valtellina ci sono molte aree in cui si possono scalare i massi, prima tra tutte la Val Masino. Per scalare i sassi sono sufficienti un paio di scarpette da arrampicata, un sacchetto con la magnesite in polvere - per avere una presa più salda - e un comune spazzolino da denti per eliminare l’eccesso di magnesite dagli appigli. Per aumentare la sicurezza esistono in commercio speciali materassi detti “crash-pad” che, posizionati a terra sotto al masso o per coprire eventuali spuntoni, attutiscono la caduta dello scalatore. Attrezzati di tutto punto non resta che recarsi in un’area boulder, che di solito non dista più di qualche minuto dalla macchina, e, scelto un masso più o meno alto, si individua il percorso più interessante e lo si prova a salire. Con un po’ di fortuna si possono notare sulla roccia le tracce bianche di magnesite che segnano gli appigli; altrimenti diventa tutto più stimolante e occorrerà un po’ di ricerca e intuizione… 86 - LE MONTAGNE DIVERTENTI MELLOBLOCCO 2007 (FOTO CLAUDIO PISCINA) Se il passaggio è semplice lo si supera in breve tempo, se non si riesce a salire non importa, si cercherà un altro masso che magari è più congeniale alle proprie capacità; l’importante è scalare sui sassi godendosi il gesto e il contesto naturale in cui sono immersi, indipendentemente dal grado affrontato. Esiste anche il lato più sportivo di questa attività: si cercano massi difficili che in un primo momento sembrano lisci e insalibili. Quasi sempre dopo un attento studio compaiono appigli e appoggi utili per raggiungere la cima del sasso. Per i massi più tosti è necessario possedere, oltre alle doti tecniche, anche doti atletiche, come la forza e la scioltezza. Per migliorare tali aspetti è necessario un allenamento a secco specifico. Altro punto di forza di questo sport è il carattere aggregante e scanzonato: quando si è un bel gruppo di amici è bello e stimolante provare assieme i passaggi e studiare attentamente la tattica migliore e i movimenti più adatti a superare un tratto ostico. Più persone provano un certo passaggio maggiori sono le probabilità di trovare la soluzione per salirlo, ma non è comunque detto che si riesca a passare! Da tenere bene a mente è che, rispetto alla scalata con la corda, nel bouldering quando si cade si arriva direttamente a terra e quindi ogni caduta deve essere ben protetta: è importante essere almeno in due quando si scalano i massi perché la persona a terra deve “parare “ lo scalatore impegnato sul passaggio. In caso di caduta deve cercare di frenarlo con le braccia distese verso l’alto e poi accompagnarlo facendolo cadere sul crash-pad opportunamente posizionato a terra. Con questo semplice ma importante accorgimento si aumenta di molto la sicurezza potendo trascorrere così belle giornate all’aria aperta e provando forti emozioni senza dover allontanarsi troppo da casa . Scalare i massi, e questo è un mio giudizio personale, lo considero un po’ “il germe dell’alpinismo”, è la forma più istintiva di arrampicata. Vedi un pezzo di roccia, un muro, o qualsiasi cosa che può essere salita e ne raggiungi la sua cima. Da questo impulso di “SALIRE” nascono poi tutte le altre forme di arrampicata, come il desiderio di cercare la difficoltà, l’altezza e il rischio fino a salire le più alte pareti e <strong>montagne</strong> della Terra, o più semplicemente può essere un piacere fine a sé stesso 1 . 1 - Per saperne di più: Andrea Pavan, Mello Boulder - Blocchi in Valtellina, Edizioni Versante Sud. Alle pagg. 84-85: boulder vicino alla S del Remenno. Foto Claudio Piscina. <strong>Primavera</strong> <strong>2008</strong> COS’È MELLOBLOCCO Nico Nic Ni NNicola ico co la l la a N NNoè oè Si può definire un grande, un grandissimo raduno di persone, un’esplosione di energia pura, di voglia di fare, di stare insieme, un appuntamento al buio. Si fissa la data, si sa che è in Val Masino, ma non esattamente dove fino a che non si apre l’amatissima “sacca”: una borsa in tela che contiene la maglietta ricordo del Melloblocco® e un’artistica mappa dei sassi della valle ad opera di Simone Pedeferri, arrampicatore, tracciatore, ma anche riconosciuto pittore. È con questa opera d’autore che il Melloblocco® propone ad ogni partecipante il campo di gioco, una moltitudine di massi adagiati nei prati della Val Masino e della Val di Mello su cui sono disegnati con sbuffi banchi di magnesite centinaia di passaggi dai più facili, anche per principianti, fino ai problemi estremi. L’anima del Melloblocco® è la spontaneità e la creatività dei singoli e dei gruppi che “costruiscono” la manifestazione, poco o nulla è preconfezionato. La gente arriva in Valle, l’iscrizione è un’attestazione di presenza: non è dovuta e non c’è un cancello d’entrata. Tanti, molti, si aggiungono man mano durante il giorno ai “Mellobocchisti” ufficiali, quelli, per intenderci, dotati della sacca della manifestazione. E ancora altri scalano in aree diverse da quelle proposte, prendono la corda e vanno sulle pareti, ma poi si riuniscono la sera, nei bar, alle feste, alle presentazioni. La formula Nei giorni della manifestazione scalata libera sui blocchi segnati sulla mappa, con speciale citazione sia degli storici passaggi dei “Sassisti” che dei nuovi passaggi scoperti per l’occasione. Non ci sono punteggi né classifica, ciascuno interpreta il gioco a proprio modo. L’organizzazione inoltre mette a disposizione un montepremi su alcuni passaggi Boulderisti allo Scivolo durante il Melloblocco 2007. Foto S.Scetti. che considera particolarmente spettacolari, tipicamente una decina, con circa metà riservata alle donne. Sono questi problemi nuovi, valutabili da medio-difficili ad estremi, vere perle del bouldering, capaci di appagare anche le esigenze dei campionissimi. Il montepremi di ciascun blocco viene suddiviso tra chi riesce a salirlo. Questi blocchi trovano enfasi sulla mappa e sul campo sono contrassegnati da ormai tipici picchetti in legno e dalla presenza di un giudice che registra le salite valide. La domenica pomeriggio il popolo dei “Melloblocchisti” si ritrova per la cerimonia di chiusura, con la premiazione di chi ha risolto i blocchi duri e il sorteggio di premi in materiale da arrampicata per tutti gli altri 1 . 1 Età minima per partecipare è 18 anni compiuti. Ma sono benvenuti i minori di qualsiasi età se accompagnati da un genitore che firmi lo scarico di responsabilità. LE MONTAGNE DIVERTENTI SPECIALE MELLOBLOCCO - 87