Gennaio/Febbraio 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
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Attualità<br />
ANTICHI PROBLEMI, MA QUALI SOLUZIONI?<br />
I nostri Beni Culturali<br />
Si può ancora fare molto<br />
di Massimo Carlesi<br />
Irecenti noti avvenimenti di degrado<br />
del nostro patrimonio artistico e storico,<br />
causati molto spesso da una gestione<br />
poco accorta e affatto imprenditoriale<br />
hanno dato spunto a<br />
controverse prese di posizioni di carattere<br />
politico, ma soprattutto,<br />
come si è potuto<br />
verificare,<br />
hanno interessato<br />
cittadini le cui conoscenze<br />
specifiche in<br />
ambito storico-culturale<br />
sono modeste<br />
ma è grande il<br />
loro interesse per<br />
avvenimenti che riguardano<br />
il nostro<br />
patrimonio.<br />
L’interessamento è<br />
cosa positiva anche<br />
se fatto con chiacchiere<br />
da bar, da metro e da salotto ed è<br />
dovuto alla improvvisa presa di coscienza<br />
e riscoperta della esistenza di un nostro<br />
grande patrimonio artistico nazionale.<br />
Quello della conservazione è un importante<br />
problema che coinvolge l’immagine di tutta<br />
la cultura italiana, ma soprattutto della cultura<br />
turistica che molto dipende dal nostro<br />
esclusivo patrimonio culturale universalmente<br />
riconosciuto. Il Ministero per i Beni<br />
Culturali e Ambientali è stato istituito da<br />
Giovanni Spadolini nel 1975 per affidare<br />
ad un apposito Ente la gestione di tutto il<br />
nostro patrimonio culturale e dell'ambiente<br />
in maniera che la specifica competenza<br />
potesse assicurare un’organica tutela dei<br />
beni nazionali. Appare utile ricordare, in<br />
questo contesto, il lontano Editto del cardinale<br />
Pacca del 7 aprile 1820, fu il primo ed<br />
organico provvedimento legislativo di protezione<br />
dei beni storici ed artistici. La normativa<br />
derivata da quella vaticana, che<br />
vanta una antica tradizione di salvaguardia,<br />
data la grande rilevanza, venne considerata<br />
nell’Italia preunitaria anche al di<br />
fuori dello Stato Pontificio. Veniva disciplinata<br />
con oculatezza la conservazione, priva<br />
però del necessario concetto di ricchezza<br />
culturale di tutta la comunità; lo scopo dei<br />
provvedimenti esistenti fu prevalentemente<br />
quello di evitare la fuoriuscita dei beni artistici<br />
e antichi dai confini di ciascuno<br />
Stato. Se ripercorriamo tempi lontani, in<br />
questo centocinquantesimo dell’unità nazionale<br />
scopriamo che l’Italia per molti decenni<br />
si disinteressò quasi del tutto dei<br />
■ Museo Nacional de Arqueología Subacuática: Cartagena Spagna<br />
propri beni culturali, infatti l'art. 29 dello<br />
Statuto Albertino recitava: "tutte le proprietà,<br />
senza alcuna eccezione, sono inviolabili".<br />
Il comune pensare dell’epoca disapprovava<br />
qualsiasi ingerenza pubblica<br />
nel momento in cui essa ponesse limitazioni<br />
alle iniziative individuali e private che<br />
si scontravano con il concetto espresso<br />
circa l’inviolabilità della proprietà privata. I<br />
dati UNESCO, dal punto di vista dei beni<br />
culturali, certificano che il nostro Paese<br />
possiede più del 50 per cento del patrimonio<br />
storico-artistico mondiale e la maggior<br />
parte del patrimonio italiano è concentrato<br />
nell'Italia meridionale; va sottolineato che<br />
le tante irrisolte problematichemeridionali<br />
appesantiscono<br />
la generale situazioneprogrammatica<br />
e organizzativa<br />
lasciando il nostro<br />
meridione al di fuori<br />
delle consolidate<br />
mete turistiche del<br />
centro nord, quali<br />
Venezia, Firenze e<br />
Roma. L’Italia però,<br />
pur essendo il<br />
Paese più ricco di<br />
beni storico-artistici,<br />
è anche quello che negli anni passati li ha<br />
meno utilizzati e sfruttati turisticamente, a<br />
causa, ritengo, di una politica che potrei definire<br />
“indolente” malgrado i molti impegni<br />
presi nel senso di piani turistici, incentivi<br />
economici, agevolazioni finanziarie; mancano<br />
soprattutto strutture primarie di sup-<br />
14 / gennaio - febbraio <strong>2011</strong> le Fiamme d’Argento