Gennaio/Febbraio 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
Gennaio/Febbraio 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
Gennaio/Febbraio 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Vecchia America<br />
HANNO ESALTATO GENERAZIONI DI RAGAZZI<br />
Nordisti & Sudisti<br />
A 150 anni dalla tragedia che ha forgiato l’America<br />
di Vincenzo Pezzolet<br />
Chi è vicino, ha compiuto o ha già<br />
più o meno ampiamente superato<br />
i secondi ‘anta ricorda<br />
un’infanzia e un’adolescenza<br />
non ancora “contaminate” dai<br />
giochi elettronici e i suoi primi “eroi” non<br />
sono stati gl’improbabili giganti d’acciaio<br />
come Goldrake e Jeeg Robot muniti di armi<br />
inverosimili e partoriti dalla fervida e un po’<br />
inquietante fantasia nipponica.<br />
Noi che abbiamo vissuto “di prima mano”<br />
il grande John Wayne e gli “spaghetti western”<br />
dell’altrettanto immenso Sergio<br />
Leone, conserviamo ancora nella memoria<br />
bambina le figure leggendarie del “far<br />
west”: Buffalo Bill, il generale Custer, Nuvola<br />
Rossa e tanti altri che facevamo rivivere nei<br />
soldatini comperati dai nostri genitori o direttamente<br />
da noi con la parca ma utilissima<br />
“paghetta”, non nello “Store” multimediale,<br />
ma più semplicemente dal<br />
giocattolaio e, a volte, anche in qualche<br />
cartoleria ben fornita.<br />
Tra questi variopinti interpreti della storia<br />
d’oltremare, fatti di pasta di gesso o di plastica<br />
(quelli di piombo erano allora rari e<br />
inarrivabili), c’erano i combattenti della<br />
Guerra di Secessione (abbiamo capito relativamente<br />
tardi il significato di questo<br />
termine, che però suonava meglio del più<br />
comune “civile”). Per cui: e vai con i generali<br />
Lee, Grant, Custer stesso e… basta,<br />
perché in fondo di quella guerra fratricida<br />
e sanguinosissima non se ne sapeva un<br />
gran che. Ci bastava individuare nei blu i<br />
Nordisti e nei grigi i Sudisti; classica bandiera<br />
USA a stelle e strisce per i primi,<br />
rossa con le stelle in campo blu a croce di<br />
S. Andrea per gli altri. Tutto qui. Ah, si: si sapeva<br />
che, non senza una certa fatica, avevano<br />
vinto i Nordisti. Conoscevamo sommariamente<br />
anche Abraham Lincoln e la<br />
faccenda degli schiavi, ma ignoravamo del<br />
tutto Jefferson Davis, Presidente della Confederazione.<br />
E tu per chi stai? Ecco la domanda<br />
fatidica. Io sto per i Sudisti. Chissà<br />
perché, pur attratto dai Nordisti come praticamente<br />
tutti (anche le uniformi erano<br />
decisamente più belle), mi dichiaravo sudista<br />
e lo sono rimasto tuttora; forse per distinguermi<br />
o forse perché qualcuno doveva<br />
pur tenere per i perdenti. E così, oltre che<br />
sudista, stavo e sto anche per gli indiani e<br />
per i troiani…ma non per i cartaginesi, sarebbe<br />
troppo! Dunque centocinquanta anni<br />
fa, mentre da noi “si compivano i destini<br />
della Patria” e il coronamento, sia pure ancora<br />
parziale, degli ideali e delle speranze<br />
unitarie risorgimentali sancito ufficialmente<br />
il 17 marzo 1861 con la proclamazione del<br />
■ Soldatini in polietilene scala 1/72: a sx “fante sudista” della ditta Esci; a dx “cavalleggero<br />
nordista” della ditta Airfix.<br />
■ Generale confederato R.E. Lee, in<br />
piombo 100 mm della ditta americana “Serie<br />
77”, dipinto da A.R. Boggia.<br />
Regno d’Italia, negli Stati Uniti d’America<br />
quell’unità, raggiunta con altrettanto sacrificio<br />
circa ottant’anni prima, stava per essere<br />
drammaticamente compromessa. Nel<br />
tempo, alle scuole superiori, abbiamo sommariamente<br />
imparato che la questione<br />
etica dello schiavismo non fu la sola né la<br />
prima ragione di quel conflitto perché accanto<br />
ai grandi principi c’erano, come sempre,<br />
motivi economici. Infatti nella seconda<br />
metà del XVIII secolo le grandi aree coltivabili<br />
a cotone, tabacco e canna da zucchero<br />
nel Sud della giovanissima repubblica degli<br />
USA, per fornire una produzione veramente<br />
competitiva con l’Europa, necessitavano<br />
di numerosi braccianti a basso costo,<br />
in conseguenza si ricorse all’importazione di<br />
schiavi provenienti dall’Africa. Nel XIX secolo<br />
la schiavitù incideva molto nello sviluppo<br />
economico e nella politica americana in<br />
quanto, ad esempio, mentre nel Nord industrializzato<br />
c’era manodopera sufficiente,<br />
mobile ed economica, il Sud continuava a<br />
servirsi degli schiavi generando un conflitto<br />
sia di ordine morale, sia di natura<br />
economica perché costituiva un freno all’imprenditoria<br />
settentrionale che tendeva a<br />
8 / gennaio - febbraio <strong>2011</strong> le Fiamme d’Argento