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14 | <strong>VIC</strong> • TEATRO •<br />
Carmen 2000<br />
Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />
Al Sistina debutta ad ottobre un adattamento moderno della Carmen di Bizet. Ne<br />
parliamo con il coreografo Luciano Cannito, che ha aggiornato la trama dell’opera<br />
trasferendola ai giorni nostri. L’intervista con un autore molto prolifico ed attento alle<br />
nuove tendenze della danza è un’occasione per approfondire un fenomeno che<br />
sta riportando l’arte del ballo all’attenzione del pubblico italiano e soprattutto dei<br />
giovani.<br />
di Giuliano Giulianini<br />
Il balletto ispirato alla Carmen di<br />
Bizet che apre la stagione teatrale<br />
del Sistina è un buon esempio della<br />
rinnovata capacità della danza di<br />
conquistare nuovi spazi e nuovo<br />
pubblico. Un “classico” trasposto<br />
dalla lirica al balletto e dalle<br />
atmosfere gitane dell’800 alla cruda<br />
realtà delle migrazioni dei nostri<br />
giorni: arte e attualità si uniscono<br />
per rappresentare passioni e<br />
tragedie senza tempo.<br />
Cannito, in che cosa consiste il<br />
nuovo allestimento della “sua”<br />
Carmen?<br />
La struttura drammaturgica dell’opera<br />
di Bizet è stata trasformata e trasferita ai<br />
giorni nostri: Carmen non è una sigaraia<br />
dell’800 in Spagna, ma una profuga<br />
che sbarca a Lampedusa; Don Josè<br />
non è un gendarme ma un maresciallo<br />
dei Carabinieri; e il torero Escamillo è<br />
diventato uno scafista che trasporta<br />
Carmen fino alle coste dell’isola. Il<br />
balletto è strutturato un po’ come un<br />
film: le scene si incastrano l’una nell’altra<br />
con quelli che al cinema sarebbero<br />
stacchi netti e dissolvenze. Questo tipo<br />
di linguaggio, vicino al pubblico di oggi,<br />
abituato a vedere storie raccontate in<br />
maniera dinamica, essenziale, è forse il<br />
motivo del successo dell’opera.<br />
Che può dire degli altri aspetti<br />
dell’allestimento: regia, scene,<br />
costumi?<br />
Regia e coreografia le curo io; i costumi<br />
sono di Marja Hoffmann. Il disegno<br />
luci, opera di Carlo Cerri, un genio, è<br />
molto importante, perché contribuisce<br />
notevolmente alla struttura dello<br />
spettacolo, per il motivo che spiegavo<br />
prima: la narrazione “cinematografica”.<br />
La colonna sonora, nonostante sia<br />
quasi interamente di Bizet, è stata in<br />
parte creata da Marco Schiavoni che