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16 | <strong>VIC</strong> • Rubrica a cura di Federico Giannini | Foto G. Giulianini • Vivi il Centro | <strong>Settembre</strong> 2009<br />
ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO<br />
Adriano Angelini è il presidente dell’Associazione Tridente Centro Storico che<br />
da anni si occupa di gestire tutte le attività necessarie per tutelare, recuperare e<br />
migliorare le strutture e i servizi (strade, parcheggi, mercati, patrimonio artigianale) dei<br />
rioni del centro storico della città di Roma grazie ad una stretta collaborazione con<br />
l’amministrazione e la pubblica sicurezza.<br />
Emergenza Tridente<br />
La chiusura del San Giacomo, il caro affitti per i negozianti, la carenza di parcheggi<br />
e tutori dell’ordine che frena il commercio e lascia spazio all’abusivismo:<br />
problemi e soluzioni per la zona del Tridente, esposti dal rappresentente di una<br />
associazione del territorio.<br />
Presidente Angelini la sua associazione annovera<br />
molti residenti ed operatori commerciali in una<br />
delle zone più prestigiose della città. Quali sono<br />
le problematiche legate al vostro rione e alla<br />
convivenza tra queste due categorie di cittadini?<br />
L’Associazione, formata da 500 iscritti, è composta<br />
da circa il 70% di residenti e il 30% di commercianti.<br />
A nostro avviso i problemi che attanagliano il centro<br />
storico sono numerosi; in questa sede mi limito ad<br />
esporre i principali: parcheggi, vivibilità, sicurezza e<br />
abusivismo commerciale.<br />
Cominciamo dai parcheggi.<br />
Il problema dei parcheggi è ormai cronico e da diversi<br />
anni mancano nel solo Tridente circa 2000 posti auto.<br />
Grazie al Municipio siamo riusciti a recuperare un<br />
centinaio di posti per i residenti, ma la situazione è<br />
ancora precaria. Per i commercianti invece chiediamo<br />
le strisce blu in varie zone, come piazza Augusto<br />
Imperatore. Inoltre grazie alla collaborazione con<br />
l’assessore ai lavori pubblici Yuri Trombetti e con il<br />
presidente del I Municipio Orlando Corsetti stiamo<br />
studiando un piano di bus-navette gratuite per<br />
raggiungere l’area del Tridente, una soluzione per<br />
risollevare l’economia della zona, pesantemente<br />
affossata dalla crisi.<br />
Capitolo sicurezza.<br />
Per quanto riguarda la sicurezza noi chiediamo<br />
un maggior dispiegamento di tutori dell’ordine,<br />
in particolar modo dopo le due di notte, senza<br />
ricorrere a ronde di vario genere poiché riteniamo<br />
che i provvedimenti adottati contro la movida, senza<br />
questo ulteriore sforzo, saranno inutili.<br />
Ultimo punto da lei citato: l’abusivismo<br />
commerciale.<br />
Il problema dell’abusivismo commerciale colpisce<br />
soprattutto i piccoli negozi, con gravi danni economici.<br />
Per questo problema basterebbe far applicare la<br />
legge e multare non solo gli abusivi, ma anche i<br />
clienti. Queste sono solo alcune delle tematiche che<br />
stiamo affrontando per rilanciare il centro storico;<br />
ma stiamo affrontando numerosi altri problemi come<br />
l’O.S.P, l’occupazione di suolo pubblico, l’AMA, i<br />
posteggiatori abusivi, le licenze ecc.<br />
La sua denuncia sul caro affitti nella zona del<br />
Tridente ha avuto un notevole riscontro sulla<br />
cronaca di Roma di importanti quotidiani<br />
nazionali. Tanti contratti sono in scadenza,<br />
esiste realmente il rischio di far sparire le attività<br />
storiche del cuore della Città?<br />
Si, il rischio è reale. Gli affitti nel giro di pochi anni<br />
sono aumentati in maniera spropositata. Solo per<br />
fare due esempi a piazza San Lorenzo un negozio di<br />
circa 100 mq è stato affittato per una cifra superiore<br />
ai 30.000 euro al mese, mentre i negozianti di via<br />
del Corso si sono visti chiedere tre volte l’affitto<br />
precedente. Questo inevitabilmente comporterà uno<br />
stravolgimento della geografia dei negozi nell’area<br />
del Tridente. Inoltre questa situazione aumenterà<br />
sicuramente problemi come il riciclo di denaro sporco.<br />
Per far fronte a questo aumento ingiustificato degli<br />
affitti, molte attività si sono viste costrette a licenziare<br />
personale pur di andare avanti.<br />
La vostra associazione si è battuta per scongiurare<br />
la chiusura dell’ospedale San Giacomo. I fatti<br />
sono da tutti conosciuti, come è andata a finire?<br />
Le conseguenze della chiusura dell’ospedale sono<br />
sotto gli occhi di tutti: sono enormemente cresciuti<br />
i problemi degli altri pronto soccorso romani<br />
(capienza, ritardi nell’assistenza e disagi vari). Noi<br />
avevamo predetto questa situazione sin dal 2004, ma<br />
nessuno degli amministratori locali ci ha creduto. Il<br />
nuovo ambulatorio di via Antonio Canova è un totale<br />
fallimento e un ulteriore sperpero di denaro pubblico<br />
come dimostra il fatto che non possono essere