marzo 2012 - Gttc.It
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Caffeina: odio o amore?<br />
L’ultima ricerca condotta negli Stati Uniti<br />
mostra il legame tra la sostanza chimica e la riduzione<br />
del rischio di depressione nelle donne<br />
di Ilaria Pezzotti<br />
Negli ultimi anni sono state<br />
affermate e pubblicate tante cose<br />
sui benefici o effetti negativi del<br />
consumo di caffè ed in particolare<br />
dell’alcaloide che caratterizza la<br />
peculiarità della bevanda, ovvero la<br />
caffeina.<br />
Alcune sono frutto di studi<br />
comprovati e quindi veritieri, altre<br />
sono solo dicerie o luoghi comuni.<br />
La caffeina è una sostanza naturale,<br />
un alcaloide, il cui effetto più<br />
conosciuto è la sua capacità di agire<br />
come uno stimolante e ritardare<br />
temporaneamente la fatica. Molte<br />
persone dicono di essere<br />
dipendenti. Secondo le definizioni<br />
accettate e il parere della maggior<br />
parte delle autorità scientifiche, la<br />
caffeina non crea dipendenza.<br />
La cessazione improvvisa<br />
dell’assunzione dell’alcaloide, può<br />
provocare in alcuni individui<br />
emicrania, affaticamento e<br />
sonnolenza. Questi sintomi di solito<br />
durano più di un giorno e possono<br />
essere prevenuti riducendo il<br />
consumo di caffeina a poco a poco.<br />
Un altro luogo comune è che la<br />
sostanza aumenta il rischio di<br />
malattie cardiache.<br />
Numerosi studi lo smentiscono. In<br />
individui sensibili all’alcaloide, c’è<br />
stato un leggero aumento<br />
temporaneo della pressione<br />
arteriosa. Tuttavia, questo<br />
incremento è simile a quello causato<br />
dalle attività quotidiane come salire<br />
le scale.<br />
Alcune persone inoltre credono che<br />
la caffeina provochi il cancro.<br />
Ci sono prove scientifiche che<br />
dimostrano il contrario.<br />
Due grandi studi condotti in<br />
Norvegia e le Hawaii e l’analisi di<br />
13 studi con più di 20.000 soggetti<br />
hanno concluso che non vi è alcun<br />
legame tra il consumo regolare di<br />
caffè o tè e il rischio di sviluppare<br />
un tumore.<br />
Ancora, le donne in gravidanza o<br />
che desiderano una gravidanza<br />
dovrebbero evitare la caffeina.<br />
Gli effetti delle bevande contenenti<br />
caffeina nei fattori riproduttivi sono<br />
stati analizzati in molti studi. I dati<br />
indicano che il consumo moderato<br />
di caffeina è sicuro per una donna<br />
incinta e il feto.<br />
Studi recenti suggeriscono che la<br />
caffeina può essere utile nel<br />
trattamento delle reazioni allergiche,<br />
grazie alla sua capacità di ridurre<br />
la concentrazione di istamina, che<br />
sono sostanze che aiutano il corpo<br />
a rispondere ad un allergene.<br />
Dopo decenni di ricerca, la comunità<br />
scientifica non ha dimostrato che<br />
vi è un nesso tra consumo moderato<br />
di caffeina e rischi per la salute.<br />
Ciò significa che possiamo<br />
continuare a consumare tè, caffè e<br />
altre bevande contenenti l’alcaloide<br />
con un minimo di buonsenso e<br />
moderazione.<br />
Uno degli studi più recenti ha messo<br />
in luce un altro aspetto che fino ad<br />
oggi non era stato ancora associato<br />
all’amata tazzina, ovvero la<br />
connessione tra il chicco e lo stato<br />
d’animo della persona.<br />
La ricerca è stata condotta dal<br />
professore Michel Lucas, della<br />
Harvard School of Publich Health<br />
ed è stata pubblicata con il titolo di<br />
“Caffè, caffeina e rischio di<br />
depressione tra le donne” il 26<br />
settembre 2011 sulla rivista<br />
scientifica “Archives of Internal<br />
Medicine”.<br />
È emerso che le donne che bevono<br />
più di due tazze di caffè al giorno<br />
hanno il 20% in meno di probabilità<br />
di sviluppare la depressione. Mentre<br />
<strong>marzo</strong> <strong>2012</strong><br />
quelle che consumano bevande che<br />
non contengono l’alcaloide<br />
sembrano non essere immuni al<br />
rischio di forme depressive.<br />
È stato analizzato un campione<br />
vasto e rappresentativo di più di<br />
50.000 donne adulte, per un<br />
periodo di dieci anni.<br />
Anche se lo studio è molto accurato<br />
e ben strutturato, medici e psicologi<br />
sono intervenuti sostenendo che<br />
deve essere approfondito prima di<br />
potere affermare con esattezza che<br />
il rischio di alterazione dello stato<br />
d’animo diminuisce con l’aumento<br />
del consumo di caffeina. Difatti,<br />
esperti in materia nutrizionale hanno<br />
evidenziato che il fatto di non<br />
sviluppare forme depressive è legato<br />
essenzialmente allo stile di vita.<br />
Coloro che hanno uno stile di vita<br />
salutistico, ovvero svolgono attività<br />
fisica regolare ed hanno<br />
un’alimentazione varia e sana, sono<br />
spesso impegnati in diverse attività<br />
ed hanno quindi bisogno (o almeno<br />
lo sentono) di bevande a base di<br />
stimolanti per essere sempre lucidi<br />
ed in movimento. E quindi l’utilizzo<br />
di caffeina è più una conseguenza<br />
che una causa.<br />
Mentre coloro che sono poco attivi<br />
e sedentari possono cadere spesso<br />
in depressione e non sentono il<br />
bisogno di caffè in quanto non sono<br />
motivati a muoversi.<br />
Probabilmente a breve la ricerca<br />
verrà rinforzata con altre<br />
argomentazioni e dimostrazioni e<br />
se ci sarà un ulteriore supporto a<br />
favore della tesi magari i medici<br />
cominceranno a prescrivere le<br />
bevande a base di caffeina.<br />
L’unica certezza che abbiamo e che<br />
non potrà mai essere smentita è<br />
che uno stile di vita attivo e sano fa<br />
molto bene alla salute del corpo ma<br />
anche della mente e quindi al<br />
benessere generale dell’individuo.<br />
Perciò concludiamo: andate al bar<br />
e ordinate pure la vostra amata<br />
tazzina ma non dimenticate di<br />
farlo di corsa