marzo 2012 - Gttc.It
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<strong>marzo</strong> <strong>2012</strong> 27<br />
Le sostanze aromatiche<br />
Per quanto concerne le sostanze<br />
aromatiche, in primo luogo, dobbiamo<br />
tenere presente che sono la parte<br />
principale del caffè. Difatti, le sostanze<br />
aromatiche creano la sostanziale<br />
differenza e qualitá fra i diversi tipi di<br />
caffé, le sostanze aromatiche sono la<br />
parte alimentare del chicco di caffé.<br />
C’é una sostanziale differenza tra<br />
sostanze aromatiche fra i vari tipi.<br />
Molto interessante é analizzare ognuna<br />
di queste sostanze e verificare anche<br />
la loro presenza in diverse percentuali<br />
fra i vari tipi e riscontrarne quindi il<br />
diverso effetto sul gusto e sull’aroma<br />
di quanto verrá preparato, argomento<br />
anche questo molto complesso e<br />
ampio ma a parer mio non<br />
determinante per un’analisi del caffé<br />
e gli effetti per il consumo.<br />
Per il momento é sufficiente<br />
considerare che le sostanze<br />
aromatiche possono essere suddivise<br />
in solubili ed insolubili, il gusto finale<br />
della bevanda é formato<br />
principalmente dalle sostanze solide<br />
insolubili, per questo viene fatta la<br />
tostatura, per caramellizzare queste<br />
sostanze e permettere l’estrazione<br />
formando delle sostanze oleose.<br />
Tra le sostanze solubili c’é la caffeina.<br />
Essa riveste un ruolo molto importante.<br />
È un alcaloide, e non si caramellizza<br />
con gli altri elementi durante la<br />
tostatura, la caffeina resta solubile<br />
anche dopo la tostatura.<br />
Acqua - olii aromatici<br />
cellulosa<br />
Tutte le bevande di caffé hanno in<br />
comune questi tre elementi, anche se<br />
con un diverso rapporto. É chiaro a<br />
tutti che e complessa l’unione tra<br />
acqua e olio, molto piú semplice é<br />
l’unione tra acqua e cellulosa.<br />
Bene l’unione fra acqua e olio si<br />
chiama emulsione, piú l’emulsione é<br />
perfetta e piú abbiamo la possibilitá<br />
di gustare le sostanze aromatiche<br />
presenti, non é possibile per le nostre<br />
papille gustative percepire il gusto da<br />
olii aromatici non emulsionati.<br />
Durante l’estrazione di una bevanda<br />
al caffé (filtro, french press, vacuum,<br />
moka, aeropress, espresso, turca,<br />
ecc…) l’obbiettivo é di realizzare<br />
l’emulsione, il problema piú comune<br />
é invece di realizzare purtroppo una<br />
bevanda con una maggiore<br />
percentuale di cellulosa.<br />
La presenza di cellulosa nella bevanda<br />
crea astringenza, amaro, poco corpo,<br />
con la cellulosa nella nostra bevanda<br />
abbiamo anche una maggiore<br />
percentuale delle altre sostanze<br />
solubili e quindi maggiore caffeina e<br />
sostanze cancerogenee.<br />
Tutte le preparazioni inventate in<br />
europa dal 1600 alla fine del 1800,<br />
(caffe filtro, french press, vacuum,<br />
moka ecc…) non tenevano conto di<br />
questi problemi, ancora oggi queste<br />
tecniche anche se leggermente<br />
migliorate emulsionano solo una parte<br />
delle sostanze aromatiche diluendo<br />
invece una grossa parte di polisaccaridi<br />
ossia cellulosa, caffeina e sostanze<br />
negative prodotte durante la tostatura,<br />
che queste tecniche non siano in grado<br />
di realizzare l’emulsione fra tutte le<br />
sostanze aromatiche lo conferma il<br />
fatto che si notano tracce oleose sulla<br />
superfice delle bevande.<br />
Nel 1901 Luigi Bezzera tentó di<br />
migliorare l’emulsione, ma solo nel<br />
1947 Achille Gaggia e Carlo Ernesto<br />
Valente per la Faema nel 1961<br />
realizzano la prima macchina per<br />
un´emulsione perfetta senza cellulosa,<br />
con una minima quantitá di caffeina<br />
e sostanze cattive.<br />
Espresso = caffé “sano”<br />
Con le tecniche che siamo a<br />
conoscenza oggi fra tutte le<br />
preparazioni delle bevande al caffè,<br />
l’espresso é l’unica bevanda piú<br />
digeribile e tollerabile perché é lunica<br />
tecnica a poter garantire la massima<br />
estrazione, oltre a presentare tutte le<br />
caratteristiche del gusto e dell´aroma<br />
del caffé. Da ciò sembrerebbe sia<br />
sufficiente preparare il caffé con una<br />
macchina da espresso per avere un<br />
caffé sano. Con 7 grammi di macinato<br />
solo i primi venti o trenta millilitri di<br />
liquido estratto in un tempo da venti<br />
a trenta secondi é un’espresso e quindi<br />
la massima estrazione genuina che si<br />
puó estrarre dal caffé. Da venti a trenta<br />
millilitri per venti a trenta secondi per<br />
la notevole differenza di quantitá delle<br />
sostanze aromatiche presenti fra tutti<br />
i tipi di caffé coltivati.<br />
Il caos<br />
Questa semplice premessa é<br />
indispensabile per comprendere il<br />
caffé e quello che consumiamo da<br />
questo gustoso prodotto..<br />
Negli ultimi trenta-quarant’anni le<br />
conoscenze e di conseguenza la<br />
trasformazione di questa derrata, sulle<br />
coltivazioni, sulle lavorazioni, sulla<br />
tostatura e confezionamento sono<br />
migliorate enormemente, quello che<br />
non é migliorata o addirittura è<br />
peggiorato é proprio l’informazione ai<br />
consumatori che lo preparano per se<br />
stessi o per terzi.<br />
Da qui il caos piú assoluto, quali sono<br />
le conseguenze per il fisico con il suo<br />
consumo, quanto ne posso consumare<br />
giornalmente senza problemi<br />
all’organismo, come si prepara, ecc…<br />
Quello che si riscontra proprio tra i<br />
consumatori e gli addetti, oggi é il caos<br />
piú assoluto, si pubblicano libri, si<br />
scrivono articoli, si commenta e si<br />
sperimentano nuove e vecchie tecniche<br />
di estrazione, l’incredibile é nel fatto<br />
che oggi l’informazione moltiplica la<br />
disinformazione, ignorando proprio gli<br />
elementi base del caffé.<br />
Falso<br />
È falso pensare che posso cambiare<br />
l’estrazione a mio piacere, estraendo<br />
piú o meno liquido, se l’espresso é la<br />
perfetta emulsione fra oli aromatici<br />
del caffé e l’acqua, ogni caffé ha un<br />
valore di quantitá di emulsione<br />
assoluto che non posso aumentare o<br />
diminuire a piacimento, per questo<br />
motivo non esiste un espresso lungo<br />
o piú corto, esiste l’espresso e basta.<br />
Con una maggiore quantitá di liquido,<br />
dopo l’emulsione delle sostanze<br />
aromatiche, vengono estratte parti di<br />
cellulosa, maggiore caffeina e sostanze<br />
potenzialmente dannose, con una<br />
errata estrazione dovuta ad una<br />
sbagliata dose o un’errata<br />
granulometria del caffé o altro,<br />
estraggo maggiori quantitá di cellulosa,<br />
caffeina e sostanze negative.<br />
Disinformazione<br />
Non é possibile dichiarare la quantitá<br />
di bevanda che si può assumere al<br />
giorno se non é specificato il processo<br />
di estrazione e la tipologia del caffé.<br />
Non é possibile dichiarare la quantitá<br />
di caffeina se non é specificato il<br />
processo di estrazione e la tipologia<br />
della materia prima.<br />
Non é possibile nominare un’espresso<br />
una bevanda realizzata con valori di<br />
estrazione diversi. Non é possibile fare<br />
un’estrazione con lo stesso caffé con<br />
un sapore piú intenso o meno intenso<br />
cambiando la dose o la quantitá di<br />
liquido durante l’estrazione.<br />
Non é possibile fare un’espresso<br />
ristretto se non si cambiano i parametri<br />
di tostatura e temperatura della<br />
macchina da espresso.<br />
Prendere bevande al caffè, con<br />
presenza di sostanze oleose in<br />
superficie, bere espressi sottoestratti<br />
o sovraestratti e conseguente<br />
assunzione di polisaccaridi o cellulosa<br />
é dannoso al nostro corpo, subentrano<br />
problemi all’apparato digerente, si<br />
prolunga il tempo della digestione e si<br />
rischia danni seri.<br />
La novitá<br />
La preparazione espresso,<br />
correttamente estratto, ha un valore<br />
di caffeina massimo del 10% del<br />
quantitativo totale di caffeina presente.<br />
Il caffé espresso correttamente<br />
estratto é la bevanda al caffé con il<br />
sapore piú intenso e quello ad essere<br />
piú tollerato dall’organismo.<br />
Per realizzare una bevanda al caffé<br />
con il gusto meno intenso e/o con la<br />
maggiore quantitá di liquido da<br />
un’espresso correttamente estratto,<br />
è possibile diluirlo con l’aggiunta di<br />
acqua calda. Il caffé espresso<br />
correttamente estratto viene digerito<br />
in un tempo massimo da 10 a 15<br />
minuti a secondo del soggetto che lo<br />
consuma, anziano o giovane,<br />
uomo o donna.