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Verbale Consiglio comunale dd. 7/8/2008 - Comune di Nago Torbole

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maggioranza in cui c’era anche l’Assessore ai Lavori pubblici; l’Urbanistica, che faceva<br />

capo a Lei, non è mai stata toccata perché… A quanto pare, poi, gli Assessori adesso<br />

devono scriversi le cose, e in effetti quando si <strong>di</strong>cevano non contavano niente: adesso<br />

bisogna scriverle dentro la stessa Giunta! In ogni caso, signor Sindaco, non <strong>di</strong>a via del<br />

Suo: faccia il Sindaco <strong>di</strong> tutti e non continui a dare agli altri le Sue colpe.<br />

Sull’Urbanistica Lei deve prendersi e assumersi tutte le colpe, anche quelle del Suo<br />

immobilismo <strong>di</strong> quattro anni, perché non può continuare a dare la colpa anche a chi non<br />

ce l’ha, compresa la vecchia Amministrazione 2002 o quello che è, perché ha fatto un<br />

Piano Regolatore <strong>di</strong>sastroso, tant’è che in otto varianti, che ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> saper fare,<br />

non ha toccato niente che vada nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> ridurre i volumi o <strong>di</strong> pianificare al<br />

meglio. E questo nonostante i sorrisini del Vice Sindaco, veramente capace <strong>di</strong><br />

mascherare poi sempre il tutto! Perché non fate allora delle azioni in quella <strong>di</strong>rezione?<br />

Voi siete capaci solo <strong>di</strong> girare le colpe e <strong>di</strong> voltare sempre le cose, ma mai <strong>di</strong> assumervi<br />

un minimo delle vostre responsabilità!<br />

SINDACO: Siamo capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>re le cose come sono!<br />

MORANDI GIANNI: Da due anni l’Urbanistica è in capo a Lei, Vice Sindaco, questo<br />

problema glielo ho fatto presente a <strong>di</strong>cembre, nel frattempo ha fatto tre varianti, ma non<br />

l’ha mai preso in considerazione. Queste cose non solo sono scritte, sono a<strong>dd</strong>irittura<br />

registrate negli atti pubblici, eppure le ha letteralmente snobbate, quin<strong>di</strong> non si <strong>di</strong>ca che<br />

non le ho dette, perché se non le ho dette da Assessore le ho detto almeno da Consigliere<br />

– lo preciso, visto che vuole essere così puntiglioso - e nonostante questo non sono state<br />

prese in considerazione. Le si prenda allora in considerazione, si <strong>di</strong>a risposta su questo<br />

oppure mi si <strong>di</strong>ca che mi sono sbagliato, visto che sono passati otto o <strong>di</strong>eci mesi dalla<br />

prima approvazione del P.U.P. 2000 e che già allora, in questa sede, lo avevo<br />

evidenziato, presente l’architetto Brighenti, anche Lei caduta dalle nuvole, quin<strong>di</strong> faccia<br />

qualcosa!<br />

SINDACO: Va bene, dai, an<strong>di</strong>amo avanti, c’è qualcun altro che vuole intervenire sul<br />

punto n. 7? Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Faccio presente che è la prima volta che prendo la parola su<br />

questo punto, e magari anche l’ultima, lo faccio comunque presente visto che qualcuno<br />

tiene il conto; è la prima volta, anche se si tratta della seconda adozione, per <strong>di</strong>re che<br />

questa, almeno a detta del nostro Gruppo, è la peggiore variante delle otto viste fino<br />

adesso, e non per l’agriturismo piuttosto che per il deposito degli attrezzi agricoli o<br />

altro. Partiamo allora dal quarto punto, visto che, almeno secondo la nostra lettura, il<br />

<strong>di</strong>scorso risulta abbastanza chiaro <strong>di</strong>cendo la valutazione del C.T.A. così: “Quanto<br />

proposto nella variante adottata va inteso come contributo al fine dell’approvazione del<br />

Regolamento sopra citato. Conclusioni: ciò premesso, si propone <strong>di</strong> subor<strong>di</strong>nare<br />

l’approvazione della variante al Piano Regolatore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong> alla<br />

mo<strong>di</strong>fica dei relativi contenuti, secondo le osservazioni <strong>di</strong> merito sopra esposte”, e le<br />

uniche osservazioni che si fanno sono relative al punto n. 4, bastava quin<strong>di</strong>… insomma,<br />

se si fosse anche in ritardo non sarebbe colpa dell’Amministrazione, perché giustamente<br />

è l’Amministrazione provinciale che <strong>di</strong>ce: “Vabbè, cerchiamo <strong>di</strong> stabilire sul territorio<br />

criteri omogenei per tutti i capanni <strong>di</strong> campagna (li chiamo così per semplificare)”, il<br />

che non è neanche un’idea malsana, purché fatta in tempi accettabili. Se quin<strong>di</strong> non si<br />

può domani mattina o quando sarà approvata dalla Giunta provinciale, non sarà certo<br />

colpa dell’attuale Amministrazione; si perderà in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso politico per aver<br />

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