Metodologie e strumenti dell'Ingegneria dei Requisiti ... - MobiLab
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Tale attività confluisce in un documento di specifica <strong>dei</strong> requisiti software, appunto, per il<br />
quale vi è la possibilità di adoperare un linguaggio formale, oppure strutturato, come abbiamo<br />
precedentemente discusso. Esso potrà essere dotato di una semantica formale oppure convenzionale<br />
(dunque più intuitiva) e di una sintassi controllata.<br />
L'operazione di specifica offre, innanzitutto, la possibilità di tradurre in frasi, cioè concetti<br />
concreti, quel che sino a poco prima era solo un'idea di come il sistema software dovesse<br />
comportarsi, poi di poter comunicare e condividere tali concetti con il team di progetto e,<br />
naturalmente, con il committente.<br />
Il documento di specifica <strong>dei</strong> requisiti potrà essere eventualmente analizzato da uno strumento<br />
automatico.<br />
È, pertanto, necessario adottare un metodo che consenta di svolgere questa attività in maniera<br />
logica e graduale, così da focalizzare la nostra attenzione sugli aspetti più significativi (e, spesso, più<br />
complicati da trattare).<br />
Durante l'attività di specifica <strong>dei</strong> requisiti bisognerà assegnare a ciascun requisito un<br />
identificativo univoco, così da poter documentarne l'origine 71 più agevolmente e gestirne la<br />
tracciabilità lungo tutto il suo ciclo di vita.<br />
Bisognerà prevedere anche una gestione della versione di ciascun requisito, così da poter<br />
tracciare anche tutte le modifiche effettuate su di esso.<br />
Un requisito può essere specificato, oltre che dall'indentificativo ed dalla descrizione, anche da<br />
un insieme di attributi che ne vanno a caratterizzare:<br />
• la tipologia (funzionale o non funzionale ed, eventualmente, specificare a quele classe<br />
appartiene);<br />
• chi lo ha richiesto, la data di richiesta e dell'ultima modifica apportata al requisito;<br />
• il numero di versione, così da tener traccia dell'evoluzione subita;<br />
• l'importanza secondo il punto di vista del committente (ad esempio: obbligatorio,<br />
desiderabile, opzionale);<br />
• la priorità di implementazione del requisito, quindi rispetto al suo rilascio;<br />
• lo stato che indichi, ad esempio, se il requisito sia stato approvato, implementato, verificato,<br />
eliminato;<br />
• il criterio di accettazione;<br />
• il livello di stabilità del requisito: infatti, la specifica e lo sviluppo di un sistema possono<br />
protrarsi per lungo tempo, durante il quale le esigenze degli stakeholder possono mutare,<br />
71 Casi d'uso, input pervenuti dagli stakeholder, standard aziendali, regole di business, vincoli legislativi, ecc.<br />
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