pgt piano di governo del territorio - Comune di Colorina (SO)
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Colorina</strong><br />
PGT<br />
Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> <strong>territorio</strong><br />
Chiesa <strong>di</strong> S.Simone Giuda – via Tumascia<br />
1.9. Componenti <strong>del</strong> sistema urbano<br />
DOCUMENTO DI PIANO RELAZIONE ILLUSTRATIVA<br />
Santuario <strong>del</strong> Divin Prigioniero – via don Folci<br />
Il controllo <strong>del</strong> rapporto tra forma inse<strong>di</strong>ativi e paesaggio risulta essere una componente cui prestare<br />
particolare attenzione e sensibilità.<br />
Le componenti in<strong>di</strong>viduate rappresentano le tipologie <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento presenti nel <strong>territorio</strong>, nonché<br />
presenti nei Comuni limitrofi.<br />
L’azione <strong>di</strong> tutela deve rivolgersi ad evitare che le nuove e<strong>di</strong>ficazioni, previste ai margini <strong>di</strong> tali sistemi<br />
o al loro interno, non né alterino il carattere intrinseco e soprattutto il rapporto con il sistema<br />
paesaggistico generale, conservando la caratterizzazione <strong>del</strong>la loro forma originaria rispetto alla<br />
collocazione orografica.<br />
1.9.1. Centri e nuclei storici<br />
Con la rivoluzione industriale si determina una visione completamente nuova <strong>del</strong>le Alpi: in<br />
contrapposizione alla città industriale e all’uso senza limite <strong>del</strong>la natura le Alpi rappresentano il<br />
mondo “sano” e “bello”, con una perfetta “armonia” tra uomo e natura: le terribili Alpi <strong>di</strong>ventano<br />
“terribilmente belle”.<br />
Infine, con il passaggio dalla società industriale alla società <strong>di</strong> servizi (verso gli anni settanta <strong>del</strong><br />
Novecento) muta ulteriormente l’immagine <strong>del</strong>le Alpi: la loro bella natura non impressiona più, ma i<br />
rilievi alpini vengono utilizzati <strong>di</strong>rettamente per produrre esperienze e sensazioni corporee (sci alpino,<br />
rafting, mountain-bike, parapen<strong>di</strong>o etc.).<br />
Da notare come tutte queste tre “immagini” siano state create da culture extra-alpine, che intendono<br />
il sistema alpino quale “opposto <strong>del</strong>la città”.<br />
Nell’età preindustriale (<strong>del</strong>la società agraria) le Alpi, intensamente popolate ed utilizzate, vengono<br />
profondamente trasformate dall’uomo (paesaggio culturale).<br />
Le “belle Alpi” non sono quin<strong>di</strong> semplice prodotto <strong>del</strong>la natura, bensì luogo d’interazione uomonatura;<br />
tale paesaggio culturale deve essere salvaguardato per non scomparire, a causa <strong>di</strong> erosioni o<br />
rimboschimenti spontanei. Va segnalata, <strong>del</strong> resto, la progressiva per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> “responsabilità” da parte<br />
<strong>del</strong>le società agrarie verso il proprio paesaggio, unitamente alla gestione permanente <strong>del</strong> paesaggio<br />
culturale (base materiale <strong>del</strong>l’esistenza).<br />
Attraverso il confronto degli stu<strong>di</strong> reperibili sulla costruzione alpina sembra impossibile una sintesi<br />
complessiva, e le pubblicazioni che trattano l’argomento <strong>del</strong>l’architettura sono poche.<br />
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