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sgabello e senza una parola com<strong>in</strong>ciò prendere patate da una busta di<br />
plastica. Afferrò rapidamente il coltello, e <strong>in</strong> poche mosse sbucciò tutte<br />
le patare buttandole <strong>in</strong> una scodella piena di acqua. L’uomo versò la paprika.<br />
Cicárdi li osservava fisso senza potersi trattenere dal domandare, come<br />
se le parole appena dette non si fossero sentire, farete lo spezzat<strong>in</strong>o? Sì,<br />
rispose l’uomo, gulasch. È per le guardie civili di Szentes. Arrivano tra<br />
poco, da Kaszó.<br />
Cicárdi guardò la moglie che a bocca aperta fissava il Dráva, grigio e mosso<br />
dalla pioggia. E ora che vuole Lali, questo butta giù tutto quello che trova,<br />
non pensa che a mangiare, pensò tra sé la Cicárdi. Come se lei non glieli<br />
cuc<strong>in</strong>asse a casa. Solo spezzat<strong>in</strong>i e gulasch. Vengono qua per festeggiare<br />
come si deve i ventic<strong>in</strong>que anni, e a lui non glie ne frega niente. Pioggia di<br />
merda. Nemmeno fumare sa di niente.<br />
Se ci fossero due porzioni <strong>in</strong> più, disse Cicárdi con una voc<strong>in</strong>a. Pagando,<br />
ovvio.<br />
L’uomo si guardò <strong>in</strong>torno calcolando mentalmente la quantità del cibo e il<br />
numero delle guardie civili. Verranno <strong>in</strong> tanti e si abbufferanno, ma chissà,<br />
forse ne rimangono due. Ce la possiamo fare, credo. Cuc<strong>in</strong>o sempre di più,<br />
e non avanza mai niente.<br />
Si avvic<strong>in</strong>ò un motoscafo con a bordo due uom<strong>in</strong>i grassi. Uno manovrava<br />
il motore, mentre l’altro, <strong>in</strong> fondo alla barca, teneva un barile piuttosto<br />
grande, tirato su perché non rotolasse.<br />
Che c’è di buono, Egon? La carne si vede col lum<strong>in</strong>c<strong>in</strong>o, eh? gridarono di<br />
nuovo. L’hai presa al solito posto?<br />
Sghignazzarono tutti. quello che era al timone rise così forte che la barca<br />
si mise a sciabordare sull’acqua.<br />
Egon si tirò gli occhiali sulla fronte e si alzò dal pentolone per rispondergli<br />
a tono.<br />
Stai attento Árpi con quella barcaccia. Ricordati che il mese scorso è affogato<br />
il palombaro.<br />
Chi? Il bulgaro? gridò l’uomo del barile.<br />
Bulgaro è il cazzo di tuo padre. Ora anche Egon rideva, e con una forchetta<br />
brandì un pezzo di carne per tirarlo ai due sulla barca. questo è per voi,<br />
Béla, che ci fate con quel barile?<br />
Letame, caro Egon, letame, gridò Béla, mentre Árpi non faceva che scrollare<br />
la testa. questo coglione non ha ancora imparato a stare <strong>in</strong> piedi, e<br />
porta la merda <strong>in</strong> una botte.<br />
La Cicárdi guardò il marito di sottecchi, cercava di <strong>in</strong>dov<strong>in</strong>are cosa pensasse<br />
lui di quello spettacolo. A lei <strong>in</strong> realtà non dispiaceva un tocco rus-<br />
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