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I TIPI FORESTALI DELLA LIGURIA

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RIMBOSCHIMENTI (RI)<br />

cinipide del pino, la curva evidenzia la presenza di due tipi di soprassuoli. Il primo corrisponde ai<br />

diametri fino a 25 cm (curva a campana con ampiezza molto ridotta), costituita dalla rinnovazione<br />

sia di conifere che di latifoglie in soprassuoli parzialmente danneggiati, più localmente per<br />

successione naturale; il secondo, corrispondente ai diametri maggio di 25 cm, corrispondente ai<br />

popolamenti adulti di primo impianto, coetanei ove la parte di curva a sinistra della classe 25 è<br />

stata quasi totalmente eliminata dagli incendi e dal Matsucoccus.<br />

Num piante/ ha 400<br />

Area Basim./ha 19 m2/ha<br />

Volum/ha 140 m3/ha<br />

324<br />

Frequenza (piante/ha)<br />

Destinazioni e interventi<br />

Distribuzione diametrica dei Rimboschimenti<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60<br />

Classi diametriche (cm)<br />

I rimboschimenti costituiscono la componente meno naturale dei complessi boscati delle Liguria,<br />

ma rivestono ancora oggi un riconosciuto valore di protezione del suolo sia generale delle pendici,<br />

sia locale a favore di specifiche infrastrutture. Per quelli affermati, con funzione di protezione<br />

ormai consolidata, si evidenzia anche un ruolo di produzione, benché gli assortimenti ritraibili<br />

siano di mediocre qualità.<br />

La gestione attiva dei rimboschimenti, troppo spesso rinviata e limitata a spalcature o prelievi di<br />

soggetti dominati e necromassa, è ormai indifferibile e deve essere preceduta da un’attenta<br />

valutazione delle tendenze evolutive e della vegetazione potenziale, tenendo presenti gli obiettivi e<br />

le destinazioni funzionali, con particolare riferimento alla positiva percezione di tali cenosi da<br />

parte del pubblico e quindi della suscettibilità di fruizione anche intensa con infrastrutture per<br />

alcune aree, nonché, per contro, della fragilità delle stazioni rupicole (60% dei popolamenti hanno<br />

una pietrosità e rocciosità affiorante molto abbondante) od a scarsa fertilità, ad evoluzione lenta od<br />

impedita.<br />

Un ulteriore problema circa le possibilità di intervento sono le tendenze evolutive molto lente,<br />

spesso bloccate, sia per la presenza di strati arbustivi impenetrabili che per la mancanza di<br />

portaseme delle specie edificatrici delle cenosi stabili (roverella, rovere, leccio, ecc.). Spesso la<br />

dinamica evolutiva è bloccata dall’diffusi ed intensi fenomeni erosivi a causa del tipo di substrato<br />

prevalente (ofioliti e flysh).<br />

La possibilità di permanenza delle conifere all’interno dei complessi boscati della Liguria,

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