L'albergo dei poveri - Larici
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associazione culturale <strong>Larici</strong><br />
www.larici.it<br />
LUKA. Un bel paese... la Siberia! Un paese d’oro; chi è nel pieno delle forze, ed<br />
ha ancora un po’ di testa, ci si trova come un cetriolo nel giardino...<br />
PEPEL. Dì sù, vecchio,... perchè dici sempre bugie?<br />
LUKA. Come?<br />
PEPEL. Sei fatto sordo? Perchè menti, t’ho chiesto.<br />
LUKA. Quando ho mai mentito?<br />
PEPEL. Tu menti continuamente... Lassù, secondo te è magnifico, qua è bello...<br />
Invece non è vero... Perchè menti dunque?<br />
LUKA. Credimi! Oppure vacci, persuaditi,... me ne sarai riconoscente... Perchè<br />
ti attacchi a queste parti? E... perchè sei così smanioso della verità?<br />
Convinciti: la verità... può divenire una catena, per te.<br />
PEPEL. Lasciala divenire una catena... per me è lo stesso.<br />
LUKA. Come sei curioso! Perchè ci vuoi cacciar il collo fra mezzo, da te stesso?<br />
BUBNOW. Ma che chiacchierate! Non arriverete ad intendervi. Di che verità hai<br />
bisogno, tu Wasjka? A che deve servirti? La verità sopra te stesso... la<br />
conosci già, e tutti la conoscono.<br />
PEPEL. Chiudi il becco, non gracchiare! Luka deve dirmi prima... Senti... o<br />
vecchio, esiste un Dio?<br />
LUKA (tace e sorride).<br />
BUBNOW. Gli uomini son come le schegge, che la corrente porta via... La casa<br />
rimane finita là, ma le schegge sono sparite...<br />
LUKA (sottovoce). Se tu ci credi, ce n’è uno; se non ci credi, non c’è n’è punti;<br />
tutto quello che credi c’è.<br />
PEPEL. (lo guarda muto, con profonda sorpresa).<br />
BUBNOW. Io vo a bere il thè... Venite con me alla bottega? Eh?<br />
LUKA (a Pepel). Che guardi tu?<br />
PEPEL. Così... Dì un po’, Tu credi dunque...<br />
BUBNOW. Orsù,... allora me ne vo solo (Se ne va per la porta, ove s’incontra e<br />
urta con Wassilissa).<br />
PEPEL. Tu pensi dunque... che...<br />
WASSILISSA (a Bubnow). Natalia è in casa?<br />
BUBNOW (andandosene). No.<br />
PEPEL. Ah... sei qui tu, nevvero?<br />
WASSILISSA (avvicinandosi al letto di Anna). È ancora viva?<br />
LUKA. Non disturbarla!<br />
WASSILISSA. E tu, che hai da fare <strong>dei</strong> sotterfugi, qui?<br />
LUKA. Io me ne posso anche andare... se così dev’essere...<br />
WASSILISSA (s’avvicina alla camera di Pepel). Wassjli, ho da parlar con te...<br />
LUKA (va verso la porta del cortile, l’apre e la richiude prontamente, poi sale<br />
cautamente sulla branda e di là sulla stufa).<br />
WASSILISSA (dalla camera di Pepel). Wassja, vieni qui.<br />
PEPEL. Non vengo... non voglio...<br />
WASSILISSA. Che c’è? Perchè sei così adirato?<br />
PEPEL. È la noia... Ne ho abbastanza di tutta questa baracca...<br />
WASSILISSA. E di me? Sei stufo anche di me?<br />
PEPEL. Anche di te.<br />
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